14
gennaio

FATTI UNICI: IL TEATRO RESTA (ADATTO AL) TEATRO, ANCHE SE FA SORRIDERE IN TV

Fatti Unici - Paolo Caiazzo e Maria Bolignano

Fatti Unici ha portato il teatro nella seconda serata di Rai 2 e, lungi dal lasciarlo sul suo piedistallo, ha cercato di adattarlo il più possibile al tubo catodico. In primis con l’intervento di una doppia regia – Lello Arena in sala e Sergio Colabona alla regia televisiva – e poi con una grande cura nella scenografia che, ad un primo sguardo, somiglia più a quella delle serie tv piuttosto che a quella minimalista del palcoscenico.

Fatti Unici: bravi Paolo Caiazzo e Maria Bolignano

Maria Bolignano e Paolo Caiazzo, i due protagonisti principali delle storie, sono due eccezioni nello scarno e talvolta banale panorama della “risata” italiana contemporanea: hanno dalla loro la presenza scenica, la comicità naturale nelle espressioni del volto nonché nelle movenze, e quella competenza tecnica nel calcare il palcoscenico che è una garanzia. Attorno a loro attori meno noti e volenterosi che si impegnano, ma qualche volta un po’ troppo, finendo per enfatizzare a dismisura.

Fatti Unici: il lento racconto teatrale nella seconda serata di Rai 2

I loro atti unici, della durata di circa un’ora ciascuno, raccontano storie buffe che si spostano più volte dal commissariato di polizia in cui lavorano alla casa in cui vivono, una specie di comune popolata da un’umanità varia e al limite della verosimiglianza. Nel corso del racconto si sorride e qualche volta, grazie ad alcune singole battute indovinate, si ride anche, ma il tono resta comunque quello lento ed approfondito del teatro, che per il telespettatore televisivo è un mondo lontano e qualche volta addirittura estraneo.

Per fortuna l’orario di messa in onda aiuta, perchè la seconda serata è per sua natura più calma e riflessiva: una comicità come quella di Fatti Unici non sarebbe mai sopravvissuta per esempio in prime time, dove al massimo funzionano i mini sketch stile Made in Sud o lo Zelig che fu, che aiutano a creare un certo ritmo. Mentre, con la notte che avanza, il programma ha anche superato il 7% di share.

Un esperimento all’avanguardia da apprezzare, dunque, pur con tutti i limiti del caso.



Articoli che potrebbero interessarti


Una parola di troppo
Una parola di troppo: Magalli fa il vigile cinico


Il Circolo degli Anelli
Il Circolo degli Anelli è «medaglia d’oro» in tv


Simone Schettino
Made in Sud 2020: i comici


Volevo fare la Rockstar - Valentina Bellè e Giuseppe Battiston
Volevo Fare la Rockstar: una favola nuova, che fa il pieno di contraddizioni

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.