Passano i giorni ma il polverone sollevatosi in seguito alla bestemmia e al countdown sbagliato andati in scena durante la serata in diretta del 31 dicembre di Rai1 “L’Anno che verrà”, non accenna a placarsi.
Dopo la sospensione dell’addetto al controllo degli sms, dopo la presa di posizione del Vaticano oltre che di diversi politici, dopo l’avvio da parte del direttore generale Rai Campo Dall’Orto di una indagine interna, ecco un nuovo capitolo che si aggiunge alla vicenda: il Codacons fa sapere che lunedì presenterà un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura di Matera. Alla Corte dei Conti verrà chiesto se “è giusto e congruo lo sforzo economico della rete a fronte di quanto accaduto durante la diretta”. In realtà, fa sapere il Corsera, la regione avrebbe coperto i costi per 460.000 euro netti più l’ospitalità alberghiera (costata pare intorno ai 130.000 euro).
Alla Procura invece l’associazione che tutela i diritti dei consumatori chiederà di “verificare se il countdown anticipato possa configurare ipotesi penalmente rilevanti come quella di truffa aggravata a danno dei telespettatori che il 31 dicembre scorso hanno assistito alla trasmissione, e se il conteggio sia stato artatamente anticipato ai fini dell’audience”. A questo proposito le indiscrezioni del quotidiano di via Solferino avvalorano la tesi della “furbata” e indicano Antonio Azzalini come responsabile dell’accaduto.
Per quanto riguarda, invece, il capitolo sms con bestemmia spuntano le prime dichiarazioni del tecnico di Rai Com che quella sera era addetto al controllo degli sms, tale Francesco C.. Racconta al quotidiano “La Repubblica”: “Ho fatto un errore, posso dire anche grave. Per almeno tre ore ho tolto dal video cento sms impresentabili: insulti, cori razzisti, inni alla jihad e decine di bestemmie, il centunesimo ci è scappato”. Non solo, da qui sarebbe nato anche uno scaricabarile tra Rai1 e la direzione commerciale.
Quello che sosterebbe Rai Com è che l’ultima verifica sui testi fosse compito della redazione dello show “come avviene in tutte le trasmissioni, c’è scritto pure sul regolamento“. Da Rai1 negano con decisione. E pensare che i due rispettivi direttori, Luigi De Siervo e Giancarlo Leone, qualche mese fa erano dati per certi in tandem come vice direttori generale…
Come se non bastasse anche il Vaticano ha deciso di dire la sua; ieri infatti sulle pagine dell’Osservatore Romano (organo di stampa ufficiale della Santa Sede), è apparso un breve articolo dal titolo “Fuori controllo”. In esso si legge di come “agli occhi di molti, anche adibiti al controllo di sms inviati, la bestemmia ormai è considerata irrilevante, se non accettabile. E l’episodio mostra come la televisione, pubblica o privata che sia, per acquisire una dimensione social a tutti i costi rischi di divenire uno strumento fuori controllo. Con l’alibi dello share”.
[Giovanni Rossi]
1. Giuseppe ha scritto:
3 gennaio 2016 alle 18:56