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dicembre

PAOLO ARUTA E’ IL PRIMO BOSS IN INCOGNITO (3^ STAGIONE)

paolo aruta boss in incognito

Paolo Aruta

La terza stagione di Boss in Incognito, al via stasera alle 21.15 su Rai2, con la nuova conduzione di Flavio Insinna, vede nei panni del primo boss Paolo Aruta, imprenditore che porta con sé la storia ed il volere del socio Geppi.

Boss in incognito: chi è Paolo Aruta

Paolo Aruta è figlio di genitori campani impegnati nel ramo dell’abbigliamento, ma nonostante questo è da sempre appassionato di cucina e ristorazione. Nel 2003 fonda con il socio Gennaro Marotta, detto Geppi, la catena di ristorazione napoletana Fratelli la Bufala – pizzaioli emigranti, che mira ad offrire il gusto della vera pizza napoletana ai buongustai di tutto il mondo. Molto presente sui social network (già in luglio aveva rivelato sulla propria pagina Facebook la sua partecipazione a Boss in Incognito), ad oggi Paolo Aruta si presenta su Linkedin come amministratore delegato della Emme Sei S.p.A., società che detiene il marchio dei Fratelli la Bufala – pizzaioli emigranti e gestisce oltre 100 ristoranti, da Napoli a Miami. Attorno all’origine del marchio dei Fratelli la Bufala è stata costruita una leggenda che attribuirebbe l’inizio dell’attività ai tre fratelli la Bufala, la quale però è, per l’appunto, solo una bufala. In occasione della partecipazione al programma di Rai2, Aruta ha inserito nel menù dei suoi ristoranti il menù del boss, che rimarrà disponibile fino al termine della trasmissione, in febbraio.

Nella prima puntata di Boss in incognito non ci sarà spazio solo per raccontare la storia di un’azienda che ce l’ha fatta, ma si avrà modo di approfondire anche le vicende umane del boss. Paolo Aruta, infatti, ammette di partecipare allo show di Rai2 perché mosso dalla volontà di Geppi, il socio scomparso nel giugno 2014. Geppi Marotta, co-fondatore dei Fratelli la Bufala, socio ed amico di Aruta aveva per primo creduto nel progetto di Boss in incognito ed aveva spronato lo stesso Paolo a mettersi maggiormente in gioco. A causa della forte notorietà di Paolo Aruta tra i suoi dipendenti, soprattutto fra quelli italiani, la sua missione in incognito si è svolta nella sede di Londra, dove ha vestito i panni di cameriere, piazzaiolo e cuoco.

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3 Commenti dei lettori »

1. Francesco ha scritto:

22 dicembre 2015 alle 12:19

Ho seguito la trasmissione. Ridicolo premiare e promuovere chi sta a londra e si ostina a parlare l’italiano e soprattutto chi grida e tratta male i dipendenti davanti ai clienti, a Londra, parlando l’italiano.
Ma che esempio di integrazione diamo a chi va all’estero….questa!!!!
credo che sia tutto falso e costruita la trasmissione



2. pasquale autiero ha scritto:

22 dicembre 2015 alle 15:11

Anche io ieri ho visto la puntata e avrei voluto dare, nel mio piccolo, tre suggerimenti al Signor Aruta che spero possa leggermi.

1 – l’immagine che i bagni vengano puliti da un Cameriere è quanto di più deleterio in termini di rispetto per tale professione.

2 – Farli pulire con addosso lo stesso abbigliamento con il quale poi serve ai tavoli e si avvicina al cibo, va contro tutte le norme di igiene. Se io fossi un ispettore sanitario e assisterei ad una cosa simile, penso che gli farei parecchio male.

3 – I numeri 1 e 2 messi insieme, fanno parecchio danno all’immagine dell’azienda, perchè come l’ho notato io, lo avranno notato altri milioni di persone.

Saluti
Pasquale



3. Giovanni ha scritto:

5 gennaio 2016 alle 16:36

Lui aiuta ragazzi difficili e che hanno difficolta’ nella vita,ed e una persona umile che si e’ fatta da solo, ma poi da lavoro a moltissimi italiani …..TEN O COR NAPULITAN



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