La condanna per abuso d’ufficio inflitta ad Augusto Minzolini continua a far discutere. Anche e soprattutto a Viale Mazzini. Del resto, la decisione dei giudici – che hanno dato ragione alla ‘demansionata’ Tiziana Ferrario – appare quantomeno inconsueta, perché emessa da un tribunale penale e non del lavoro. Ieri la vicenda è approdata anche in CdA, dove il consigliere Arturo Diaconale (in quota centrodestra) ha espresso il proprio disappunto.
Come riporta Il Giornale, Diaconale in Consiglio ha messo in guardia i direttori di testata e di rete, invitandoli alla cautela in caso decidessero eventuali spostamenti di ruolo e di carica per redattori e conduttori. Non è detto che la vicenda non possa ripetersi - ha aggiunto il Consigliere, quasi ad evidenziare un rischio per l’azienda – visto che la sentenza costituisce un precedente.
Intanto Tiziana Ferrario ha espresso la propria soddisfazione per la sentenza ed ha replicato ad Augusto Minzolini, che nelle scorse ore aveva ricordato di aver proposto alla giornalista un ruolo altrettanto prestigioso come quello di corrispondente.
“Minzolini sta dicendo un sacco di bugie. Io ora sono corrispondente da New York perché due anni fa me lo ha proposto il nuovo direttore, Mario Orfeo. Minzolini mi tolse il lavoro senza propormi niente, lasciandomi dietro una scrivania senza alcun incarico per molto tempo” ha attaccato la giornalista sull’Huffington Post.
La sua versione, però, sembra non tornare del tutto. L’ex direttore, infatti, ha spiegato di aver offerto varie proposte alla collega (tra cui la corrispondenza da Madrid) sentendosi però dire sempre di no. “Sarei ancora in quella condizione se non fosse stato cacciato via per l’uso scorretto delle carte di credito” ha ribattuto la Ferrario.
Di certo la gestione dei ruoli a Saxa Rubra spettava al direttore, ed è questo l’aspetto che più fa discutere rispetto ad una condanna per abuso d’ufficio. In Rai, un’altra voce autorevole si è schierata a favore di Minzolini: quella di Bruno Vespa. Il conduttore di Porta a Porta, che dal 1990 al 1993 fu direttore Tg1, ha definito la decisione una “follia”. E ha twittato così:
@AugustoMinzolin può piacere o no. Ma condannare a 4 mesi di carcere un direttore che sostituisce una conduttrice è pura follia.
— Bruno Vespa (@BrunoVespa) 16 Dicembre 2015
1. Giuseppe ha scritto:
17 dicembre 2015 alle 18:55