Abbiamo portato Grande Fratello 14 dall’analista, anzi a dire il vero è lui che è passato a salutarlo.

-          P: Buongiorno!
-          T: Buongiorno Grande Fratello 14, benvenuto, si accomodi.
-          P: Oh, grazie.
-          T: Allora, cosa ci fa ancora qui? Non ci eravamo salutati settimana scorsa?
-          P: Sì, sì, sono passato solo per salutarla. Io ho finito.
-          T: Ha finito con la terapia?
-          P: Ho finito con la trasmissione, giovedì ho eletto vincitrice Federica. Ora vado in ferie.
-          T: Ho capito. Bene, allora buone vacanze ed a presto!
-          P: A presto!
-          T: … a presto!
-          P: A presto!
-          T: Per iniziare veramente le sue vacanze deve alzarsi ed uscire da questo studio!
-          P: Ah, certo.
-          T: Mmm. Vuole forse dirmi qualcosa?
-          P: NO, no, no. Cosa glielo fa pensare?
-          T: Beh, forse il fatto che mi saluta ma non esce. Comunque, nel caso avesse qualcosa da dirmi, io la ascolterei.
-          P: Ah, ok, grazie. Beh forse, allora, visto che insiste tanto, ne approfitterei.
-          T: Mmm. Mi dica.
-          P: Temo che mi mancheranno i miei concorrenti, i miei opinionisti, la mia conduttrice, il mio studio, il mio pubblico.
-          T: Pubblico?
-          P: Non è stato molto, lo so, ma mi mancherà. Mi mancheranno tutti! La Marcuzzi che come ogni anno nella fase iniziale pare impacciata e timorosa, come se fosse la prima volta mentre in realtà è la nona! Ma poi si fortifica e quando finalmente diventa padrona del palco, la trasmissione finisce. Mi mancheranno gli opinionisti, così scombinati! Da due personalità tanto opposte fra loro e tanto lontane dallo stile del programma come Claudio Amendola e Cristiano Malgioglio ci si aspettava che interpretassero chissà quale ruolo studiato ad arte. Invece il loro successo è emerso quando hanno iniziato ad essere semplicemente loro stessi, perché proprio quella loro lontananza dal reality nip è la chiave giusta, quella che crea contrasto e li legittima ad occupare quel ruolo.
-          T: E dei suoi concorrenti che mi dice?
-          P: Beh, che le dico? Certo alcuni dei miei fratelli maggiori sono stati più fortunati di me in fatto di concorrenti. Non so, per esempio alcuni personaggi del Grande Fratello 3 e 4 fecero discutere allora e sono celebri ancora oggi. I miei concorrenti parevano una sfilza di casi umani, ognuno col suo trauma nascosto, ma proprio per questo come si fa a non volergli bene?
-          T: Capisco. E non crede che proprio questo cozzi nettamente con l’identificazione dello spettatore? Come fa lo spettatore medio ad identificarsi o semplicemente a sentirsi vicino a personalità con una storia tanto particolareggiata?
-          P: Ma c’erano anche personaggi con storie normali, comuni.
-          T: Ok, ma quel che le domando io è se la scelta di concorrenti con storie personali più “piatte” e personalità più forti non potrebbe essere più attrattiva del contrario. Credo che siano le personalità forti a creare discussione, a catturare l’attenzione dello spettatore ed a costringerlo a schierarsi.
-          P: Forse. Per fortuna almeno le storie d’amore non sono mancate! Altrimenti che Grande Fratello sarei? Ne andrebbe della mia credibilità in famiglia!
-          T: Eh eh eh, per fortuna! Su questo possiamo stare tranquilli, lei è un po’ il Grande Fratello dell’amore.
-          P: NO, NO! Io sono il Grande Fratello dei segreti!
-          T: Ahhh, è vero.
-          P: Ho orchestrato molti segreti, in molte modalità diverse. All’inizio i segreti riguardavano gli ospiti settimanali, cioè persone che entravano nella casa per una sola settimana sotto mentite spoglie. Poi i segreti hanno iniziato a riguardare il legame tra questi ospiti con alcuni concorrenti nella casa. Alla fine i segreti riguardavano il meccanismo di gara.
-          T: Questi ultimi più che segreti, sono stati scherzi.
-          P: Beh, si, in effetti. Ma quasi tutti i segreti/scherzi sono riusciti!
-          T: Mmm, lei crede?
-          P: Credo, credo. Lei non crede?
-          T: Non importa quel che credo io. Le domando se lei ha la percezione che il meccanismo degli scherzi e dei segreti abbia funzionato, senza alla lunga stancare il pubblico ed i concorrenti, sempre meno creduloni.
-          P: La mia percezione? Mah, diciamo che tecnicamente sono riusciti, cioè non mi sono mai fatto palesemente scoprire. Ecco forse andrebbero dosati meglio, sì, questo è possibile.
-          T: Allora Grande Fratello 14, da quello che mi ha parlato in queste settimane mi pare di capire che lei abbia adottato uno stile di vita day by day. E’ partito indefinito, solo nel corso delle puntate ha messo a fuoco la sua identità e la sua direzione. Ha sempre navigato a vista, focalizzandosi sul qui ed ora, ma mancando di una visione d’insieme.
-           P: Sono stato sul pezzo!
-          T: Sì, è stato sul pezzo, ma forse un abbozzo più dettagliato della strada da percorrere non sarebbe stato male. Credo che a lei sia mancato il coraggio. Il coraggio di osare, di prendere una direzione e seguirla con forza. Attenzione, questo non significa incaponirsi senza fare i conti con i feedback, ma significa semplicemente ragionare prima di partire, studiare e prepararsi per prendere delle decisioni meditate. Dov’è stato il coraggio di essere se stesso prendendo le distanze dal solco tracciato dai suoi 13 fratelli?
-          P: Distanze? Coraggio? Me stesso?
-          T: Sì. Distanze.
-          P: Io avevo la social room! Oddio, in effetti il feeling che si è creato fra la Marcuzzi e la Tortorella è minimo, mai una volta che facessero un discorso con domande e risposte sincronizzate! E malgrado gli invitati in social room, poi così social non erano, sono stato il più social tra i miei fratelli!
-          T: E’ vero, allora riparta da lì! In vacanza ci rifletta su.
-          P: Ok, ci penso su. Allora a, a presto.
-          T: Arrivederci.

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