28
novembre

TEO TEOCOLI A DM: CON TEO IN THE BOX MI SONO VISTO VECCHIERELLO. DOVEVO FARE CHE FUORI TEMPO CHE FA, MA POI…

Teo Teocoli

A settant’anni compiuti, Teo Teocoli si rimette in gioco. Da stasera, sabato 28 novembre, il popolare comico debutterà in prime time su Rai3 come protagonista di Teo in the box, un’avventura in quattro puntate targata Endemol. Ogni settimana, Teocoli verrà chiuso in una scatola e catapultato in un luogo a lui ignoto, che scoprirà solo quando la cassa si aprirà: davanti a lui, un mondo tutto da scoprire, contesti sociali singolari e situazioni insolite. Nella prima puntata, l’attore si troverà su una nave da crociera. A caratterizzare il racconto sarà la chiave ironica propria del comico tarantino, la stessa che anche noi usiamo per dare il la alla nostra chiacchierata.

Teo, hai settant’anni: cosa ti è venuto in mente di accettare questa sfida?

Sono un settantenne e con uno sputino arrivo ai settantuno. Però questo artisticamente non conta. Dipende da quello che tu hai nel cuore e dalla voglia di cimentarti in cose nuove. Ci ho pensato un attimo e ho detto: perché no? Proviamo questa avventura. Dopo aver fatto tredici anni di teatro e aver girato dieci volte l’Italia, ho deciso che avrei voluto divertirmi con questa cosa, che peraltro non è l’unica. Proprio ieri, infatti, ho finito di girare un film con Fausto Brizzi dove sembra che io sia andato molto bene e il regista si è complimentato.

Hai incontrato qualche difficoltà fisica in questa avventura?

Non tanto, perché fisicamente sono a posto. Mi sono visto un po’ vecchierello, nel senso che questa è un’uscita da una cassa, senza trucco, con luci naturali e vestiti miei personali. Completamente all’avventura. Lì per lì non mi son visto tanto carino, con la pancetta, ma in definitiva penso che quello fosse lo scopo: essere buttato in un posto che non conosci e mostrarti per come sei nella vita. Se avessi avuto il trucco, se fossi stato bello pettinato e vestito bene avrei dato la sensazione di una bufala. Invece sono uscito così com’ero e non mi sono visto bellissimo (ride, ndDM).

C’è una situazione che ti ha colpito in particolare?

Nella prima puntata, ambientata sulla nave da crociera più grande del mondo, sono entrato in una Jacuzzi con un ananas riempito di liquore e ad un tratto sono arrivate due signore americane un po’ appesantite che mi hanno stritolato nella vasca. Sentivo questi sederi che si allargavano e io ero schiacciato in mezzo. Per far qualcosa, ho offerto l’ananas a una delle due, la quale ha preso la cannuccia e con una sola succhiata ha finito il cocktail. Volevo sparire sott’acqua ma non mi sembrava giusto fare lo spiritoso, quindi sono rimasto lì e ho subito queste due donnone enormi che mi guardavano e ridevano. Mi avranno preso per un deficiente.

Come location, la prima puntata non ti è andata male…

Ero sulla nave più grande del mondo, con sedici ponti e seimila ospiti. Una città galleggiante dove c’era da sbizzarrirsi tra casinò, karaoke, musica jazz e balli sudamericani. Chiaramente io lì mi sono buttato a pesce, perché erano balli che mi piacevano, e in uno di questi locali ho visto una signora molto anziana – sugli 85 anni – e per far lo spiritoso le ho chiesto: ‘bailamos?’. Questa ha cominciato a ballare meglio di una ragazzina e alla fine, quando io mi sono fermato per stanchezza, lei continuava. E’ stata una delle cose che mi ha stupito di più. Da dove saltava fuori?

Inizialmente il protagonista del programma doveva essere Fabio Volo. Poi sei arrivato tu: ti sei sentito una seconda scelta?

Prima, seconda o terza scelta non importa. So che Fabio Volo ha rifiutato, evidentemente non aveva voglia o non se la sentiva. E’ un ragazzo. Io da giovane non ero mai sicuro di quello che facevo, quindi a volte le scelte erano dovute a uno stato d’animo o al divertimento. Quando me l’hanno chiesto non sapevo che Fabio – che peraltro è un amico – fosse stato la prima scelta ma quello non mi interessa. Anche se sono una seconda scelta, vediamo se riesco a superare la prova. Io penso di esserci riuscito.

Perché Fabio Fazio non ti ha invitato a Che tempo che fa per presentare il programma?

Penso che lui farà qualcosa, ne parlerà o farà passare un piccolo trailer. Io ho lavorato tanti anni con Fazio e non sono mai andato a promuovere qualcosa. Quando vado da lui faccio altro, racconto sempre storie inverosimili, mi diverto a improvvisare dei balletti e mi piace tirarlo in mezzo dicendo anche fesserie che lo mettono in agitazione. Siccome lui al sabato ha tutti questi ospiti che promuovono i loro lavori mi sembrava giusto non esserci. Il fatto di andare lì a promuovere mi sembrava molto strano. Anzi, io avrei dovuto partecipare a questa prima fase di Che fuori tempo che fa ma poi ha scelto un’altra persona…

Non dirmi che è Fabio Volo!

No, Fabio Volo sarebbe stato una beffa. Credo abbia scelto Frassica. Ma Fabio Volo è perfetto per questo tipo di lavoro, perché è scanzonato, pieno di iniziative, quindi se avesse fatto lui una cosa piuttosto che l’altra mi sarebbe andato benissimo.

Di cosa parla il film che hai appena concluso?

Io sarò un maratoneta di settant’anni fissato per la corsa cui alla fine verrà un coccolone: un classico! Però, in cuor suo, pensa che a novembre a New York ci sarà una cosa a cui non può mancare, la maratona. Forse sarà proprio lì che ci lascerà le penne. Vedremo… Il film uscirà a marzo con la regia di Fausto Brizzi. Per me è una seconda giovinezza.

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