Un nuovo baby talent sbarca su La5. Da oggi, ogni domenica alle ore 13.30, arriva Tra Sogno e Realtà, show di Sunshine Pictures dedicato ai giovani di età compresa tra i 5 ed i 16 anni, appassionati di canto, danza, recitazione, musica e arti varie che competono per aggiudicarsi una borsa di studio. Al timone del programma, Emanuela Folliero, che guiderà i sei appuntamenti in day-time e la finalissima del concorso in prima serata a dicembre. A selezionare i tanti ragazzi in gara, una giuria formata dall’attrice Simona Borioni, dal ballerino Josè Perez e dal paroliere e autore tv Fabrizio Berlincioni.
Abbiamo incontrato la conduttrice che ci ha detto qualcosa in più sul programma cogliendo l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa…
Video intervista a Emanuela Folliero
Emanuela, cosa distingue Tra Sogno e Realtà dagli altri baby talent in circolazione?
Ci sono delle discipline in più. Ci sono bambini, ad esempio, che suonano strumenti come violino, pianoforte, arpa. Hanno già un loro percorso e partecipano al programma come fosse una recita scolastica. Questo è lo spirito. Poi ci sono le arti varie, come le danze aeree, e le crew, una cosa nuova che va molto nei programmi americani. Questo è un buon momento per le crew: ce ne sono tre/quattro con bambini dai 6 ai 4 anni. In una zona del sud dell’Italia c’è questo maestro bravissimo che fa loro da mentore aiutandoli a dedicarsi a qualcosa. Il dedicarsi a qualcosa, che sia canto, ballo, musica, porta i ragazzini sin da piccoli lontani da quelle che potrebbero essere brutte frequentazioni. Lo dico anche da mamma. La competizione esiste ma il grado dipende dai genitori.
Questo rimanda alle polemiche sui bambini in tv.
Nessuno si mette a prendere in giro o a sfruttare bambini. Negli altri programmi non so ma credo sia la stessa cosa anche per loro; quando si parla di minori anche mettere in piedi una struttura è impegnativo perchè hai tantissimi vincoli, giustamente. Non si sfrutta niente, gli dai un momento di divertimento. Ho un bambino di 7 anni che una volta fa la recita, una volta la capoeira… Lì vedi dei bambini competitivi e altri meno.
Faresti mai partecipare tuo figlio ad un baby talent?
Un baby talent deve farlo un bambino con una passione sfrenata per una cosa. Il mio ce l’ha per hip hop, pallacanestro, capoeira, e si diverte. Chi è venuto ha una sola passione e i genitori li iscrivono perchè vogliono essere iscritti. E’ una sana competizione perchè vedi che, dinanzi alla sconfitta, c’è che ci rimane male e chi è del tutto disinteressato perchè si è divertito. Hanno il futuro nelle loro mani e lo sanno. I genitori dicono: “vai divertiti”; e con me di là sono tesissimi.
Ormai sei sempre di più un volto de La5.
Sono da tanti anni a Mediaset, adesso si sono aperte queste nuove opportunità e non è che uno diventa il volto di una rete o di un’altra, dipende dai programmi. Ho avuto la fortuna di farne più di uno su La5, mi trovo bene con Marco Costa e mi sento una professionista che fa dei programmi che vanno là dove devono andare.
Nuovi progetti all’orizzonte?
Dovrei fare il nuovo “Sai cosa Mangi?”. Ad un certo punto della carriera devi fare le cose che più ti assomigliano, quelle che fai bene, senza starti a studiare niente, a limite le approfondisci. La passione per i bambini vieni da sè; salute e benessere sono cose che mi sono interessate da sempre, cucina e cinema pure. Se mi chiedi, invece, di fare lo sport, la pallacanestro… anche no!
O i balletti con Paolo Limiti…
I balletti con Paolo Limiti… Anche lì vanno bene se mi posso prendere in giro, altrimenti no. Poi voglio dire una cosa: per chi è da tanti anni in televisione come me, leggere critiche come “ah lei fai solo queste cose, le mini produzioni”… ma ragazzi meno male che ci sono, sono da quasi 30 anni che sono in televisione, ho avuto la fortuna di fare delle prime serate importanti e ho la fortuna di fare anche delle piccole produzioni ma non per questo uno è meno o ti devono puntare il dito contro. Non capisco quando mi dicono queste cose, su internet, sui blog; sono cattiverie gratuite di persone cattive per contratto.
Cosa ti dà fastidio di preciso? Potrebbe essere anche positivo se qualcuno dicesse: “peccato che Emanuela faccia cose piccole, perchè meriterebbe di più”.
Dicono “la regina delle telepromozioni” o “la regina delle mini produzioni” in modo non positivo. Ho 50 anni e ho sempre fatto il mio lavoro seriamente. Ogni lavoro anche se durasse 3 minuti è un lavoro importante. Se fossi anche ricchissima continuerei a farlo, guarda caso non lo sono perciò sono una che fa un lavoro e che ha bisogno anche di farlo.
1. Summer ha scritto:
8 novembre 2015 alle 13:25