Al termine della prima (lunga) puntata di Colorado targata Luca e Paolo, la sensazione dominante è quella di aver assistito ad un programma costituito da due ingredienti gustosi, che però non creano una reale amalgama tra loro conservando un forte sapore proprio. Come nella pasta col pesce il rischio maggiore è che la pasta sappia di pasta ed il pesce di pesce, così Luca e Paolo e Colorado sono rimasti ottimi ingredienti di un piatto ma ancora separati nel gusto finale.
Bizzarri e Kessisoglu si presentano coerenti con il proprio stile di sempre, fatto di battute brevi e spesso autoreferenziali o legate al programma che stanno conducendo. Come da pieno cliché del conduttore di cabaret, non tralasciano di lamentarsi “ironicamente” del proprio cast di comici attraverso frasi scherzosamente offensive o denigratorie. Nonostante il duo comico non rinunci mai nel corso della serata alla propria personalità artistica, essi ne dosano l’esuberanza per mettersi al servizio del programma.
Dal canto suo, Colorado, si presenta con altrettanta coerenza. Infatti, al di fuori di piccoli aggiustamenti nella scenografia e nel cast, che conta qualche new entry, il varietà comico di Italia 1 si ripropone identico alla versione Ruffini – Del Bufalo della scorsa primavera. Sin dalle prime inquadrature riaffiora l’identità chiara e semplice dello show cabarettistico, che si tiene il proprio stile, il medesimo cast storico, ed ovviamente lo stesso linguaggio.
Il problema sorge nei punti di contatto fra i conduttori e l’anima del programma, poiché il contatto ancora non c’è. Gli spostamenti di Luca e Paolo dalla sfera di conduttori a quella di intrattenitori, fortunatamente pochi e brevi, sono i momenti meno originali della serata, costituiti dall’ennesima parodia di Italia’s got talent, C’è posta per te o Quinta Colonna. In qualità di spalle comiche, ruolo per sua natura delicato e non facile, Luca e Paolo si destreggiano con bravura, ma il rischio che i dialoghi a tre voci creino confusione è sempre alto. Allo stesso tempo si fa notare l’assenza di un carismatico volto femminile.
Non è detto, comunque, che siano proprio le caratteristiche che ad oggi rendono difficile il mixaggio delle personalità di show e conduttori quelle che consentiranno nel lungo periodo di consolidare un binomio identificativo per entrambe le parti.