14
ottobre

TV SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI: ‘MA COME TI VESTI?’ DALL’ANALISTA

Enzo e Carla

Enzo e Carla

- Terapeuta: Salve, benvenuto.
- Paziente: Buongiorno. Grazie.
- T: Prego, si accomodi.
- P: Ma dove scusi, su questa modesta seggiolina tutta traballante? Non c’è una chaise longue?
- T: No. C’è una comune sedia, non la gradisce?
- P: Insomma, mi adeguo.
- T: Allora, lei è?
- P: Io sono Ma come ti vesti?.

- T: Ok, Ma come ti vesti? vuole dirmi qualcosa di sé per presentarsi?
- P: Ma certo cara, io sono il celeberrimo programma di Real Time in onda il mercoledì in prime time da ben 9 edizioni. Mi occupo del recupero di quegli uomini ma soprattutto di quelle donne prigionieri del cattivo gusto, li salvo raccontando loro le tendenze della moda.
- T: Ho capito. Precisamente, come realizza tutto ciò?
- P: Vede cara, io raccolgo le video-richieste d’aiuto di amici e parenti del protagonista di puntata, un esemplare infettato dal cattivo gusto, e poi invio sul luogo del misfatto Enzo e Carla, i miei esperti del fashion, ne avrà certamente sentito parlare.
- T: Mmm. E poi?
- P: E poi lo invitiamo al loft
- T: Loft?
- P: Sì, loft, il nostro quartier generale.
- T: Ahhh, mi scusi, continui pure.
- P: Poi chiediamo al nostro protagonista di mostrarci i suoi abiti e diamo consigli su come fare del buon shopping. Cara, lei non ha idea di quali abomini dello stile io abbia visto: pinocchietto e tute!
- T: Le tute sono davvero così pessime?
- P: Per carità! Ma cara, certo! Mai tute fuori dalla palestra, non lo sa?

- T: No! No! Mi sto lasciando fuorviare. Restiamo concentrati, come prosegue una sua puntata?
- P: Prosegue con il momento dello shopping. Evviva! Dapprima la protagonista di puntata da sola gira per negozi, comprando per lo più abiti inguardabili, poi arrivano Enzo e Carla ed insieme provano finalmente outfit molto glam. Poi, trovate le giuste combinazioni di nuance e saccheggiate le più segrete dispense del fashion, si torna al loft dove la protagonista perfeziona il make up e l’acconciatura, fino alla sfilata finale.
- T: E succede sempre tutto in quest’ordine?
- P: Con maniacale accuratezza, cara. Ma ogni puntata raccontiamo, anche se solo marginalmente, una storia umana diversa, spesso di persone di provincia ed, ovviamente, avulse alla moda.
- T: Ah, così da far ben risaltare il confronto fra le parti.
- P: Effettivamente le differenze fra chi è fashion echi no si notano, sono percettivamente palesi.

- T: Ho capito. Ma come ti vesti? mi pare, da quello che mi ha appena detto, che nel corso di una sua puntata si assista ad una doppia parabola, una per Enzo e Carla ed una per il protagonista.
- P: Sicuramente il protagonista vive una parabola emotiva verso la consapevolezza, da totale ignaro ad esperto del buon gusto, da sembianze mortificanti alla messa in risalto dei propri punti di forza.
- T: E’ vero. Enzo e Carla invece partono dallo schifo, espresso con parole negative al limite dello scherno, arrivano alla disperazione, dovuta al protagonista che non segue i loro consigli, e culmina nella felicità estrema nel momento in cui il protagonista di puntata diviene d’improvviso consapevole di ogni aspetto della propria immagine e della moda.
- P: E’ vero, ed è sempre una gran emozione assistere a questa parabola.
- T: Proprio qui vorrei farla riflettere, può alla lunga essere davvero emozionante sempre la stessa parabola?
- P: Cosa intende?
- T: Dico solo che l’emozione è per sua natura improvvisa, non metodica. Ad ogni ripetizione di qualunque cosa della vita, l’emozione decresce. Del resto non è così anche per la moda?! Le collezioni si susseguono continuamente per restare sempre attuali, no?
- P: Ohu! Cara, le sue parole mi addolorano ma non posso che confermarle.

- T: Non è mia intenzione addolorarla. La invito solo a riflettere sul suo meccanismo. Credo inoltre che anche il suo linguaggio possa ulteriormente allontanarla dalla realtà.
- P: Linguaggio? No, cara, io mi esprimo con grande appropriatezza di linguaggio.
- T: Certo, è vero, ma vede io penso che lei si sia ormai costruito un personaggio, quello dell’esperto dello stile, tanto frivolo quanto tecnico. Le grottesche gag di inizio puntata che cercano di inserire nel mondo reale Carla ed Enzo, le loro gestualità al limite della macchietta ed i vagiti sbigottiti con cui si esprimono rappresentano un sitcom /factual riuscitissima. Nell’accoppiata Enzo-Carla l’uno fa da spalla all’altro ed il partecipante, in minoranza numerica, si deve affidare totalmente ai loro dictat. Forse, però, questo è un modo di fare che all’inizio attira ma alla lunga allontana.
- P: Ah! Orrore! Mi sta dando della meteora?
- T: Non oserei mai. Intendo solo dire che lei vuole proporre ed imporre una visione della moda fatta di tacchi vertiginosi e abiti mozzafiato, ed all’inizio questo attira, così come attira tutto ciò che luccica. Ma poi si deve aggiungere sostanza al luccichio, altrimenti si affievolirà sempre più la cerchia di persone interessata al mero luccichio. Il rischio è di aver usurato il target di riferimento, senza essersene creato uno nuovo.
- P: Ho bisogno di Bollicine.
- T: La diagnosi è chiara: disturbo ossessivo compulsivo da macchietta fashion in crisi di target.
- P: Tornerò, e le dimostrerò che si sbaglia.
- T: Ne riparleremo, non abbia fretta, per ora arrivederci.
- P: Arrivederci.



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1 Commento dei lettori »

1. IL MIO REALITY ha scritto:

14 ottobre 2015 alle 14:18

Il programma va forte per la simpatia di Miccio #capivatelo #sapevatelo #carlopignatelliisnotdead #outfitèentratanellessicograziealoro #luongoamatola



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