- Terapeuta: Buongiorno a tutti. Inizio col dirvi che quel che oggi faremo è un esperimento complesso, un tentativo di dialogo e di confronto fra due vicini di casa con qualche problemino di convivenza. Signor Ballarò e signor DìMartedì benvenuti in questa terapia di coppia.
- Ballarò: Buongiorno a lei.
- DiMartedì: Buongiorno, sono pronto.

- T: Prima di iniziare, vi presenterò alcune semplici regole inviolabili, le quali dovranno essere accettate da entrambi. Primo: si inizia a parlare solo quando l’altro ha concluso. Secondo: è obbligatorio predisporsi all’ascolto sincero di ciò che l’altro dice. Terzo: io non sarò l’alleato di nessuno, sarò equidistante da entrambi a garanzia di perfetta neutralità. Accettate?
- B: Sì.
- D: Sì, e farò del mio meglio.

- T: Bene. Cominciamo. Vuole raccontarmi qualcosa di lei, signor Ballarò?
- B: Sì, ok. Io sono un talk show politico di RaiTre con un’esperienza più che decennale, pensi che sono nato nel 2002. Vado regolarmente in onda il martedì, in prima serata. Da un paio di edizioni mi conduce Massimo Giannini, ma per le prime 12 edizioni mi ha presentato Giovanni Floris, l’attuale volto di DiMartedì. Ecco tutto.
- T: Ok, grazie. Ora tocca a lei DiMartedì, si presenti.
- D: Va bene, io sono DiMartedì, vado per l’appunto in onda il martedì sera, in prima serata su La7. Mi conduce Floris, ma al mio interno ospito anche il comico Maurizio Crozza che ogni settimana cura la mia copertina ed altri professionisti, come il sondaggista Nando Pagnoncel…
- B: Anche noi abbiamo la sondaggista!
- T: Ah, Ballarò le ricordo la regola numero uno, lasciar finire l’altro!
- B: Ok, volevo solo aggiungere una cos…
- T: Lei ha avuto il suo spazio, forse non l’ha gestito al meglio, ma ora è il turno di DiMartedì.
- D: Sì, aggiungo solo che io mi occupo di attualità politica. Cerco di mantenere sempre viva l’attenzione dell’ascoltatore nonostante i temi si ripetano e per fare ciò alterno diversi linguaggi con diversi contenuti. Passo dalle interviste ai dibattiti, dai servizi giornalistici ai sondaggi.
- B: No, beh, ora posso intervenire? Anche noi ci occupiamo di attualità politica, l’ho detto che siamo un talk show. Inoltre anche noi lavoriamo, ovviamente, sul ritmo, proponiamo diversi registri e pensi che spostiamo pure gli arredi per creare dinamismo. Ahh, e poi abbiamo anche l’area social.

- T: Sì, ok. Andiamo con ordine. Proviamo ad andare oltre gli ascolti ed i contenuti, anche perché mi pare di capire che non siate poi così diversi. Passiamo al motivo per cui siete qui? Parta lei Ballarò.
- B: Sì. Io sono qui perché da quando c’è DiMartedì sto subendo molti danni. Per esempio tutti mi dicono che sono in crisi e che sono finito. Gli ascolti sono calati. Lui ha occupato il mio giorno di programmazione e invita i miei stessi ospiti. E poi ci si mette pure Renzi a dire che siamo meno interessanti delle repliche di Rambo!
- T: Ballarò, se ben ho capito lei incolpa il suo competitor su La7 della crisi che sta attraversando?
- B: Lui mi ha rubato l’accoppiata Crozza- Floris, costringendomi così a trovare in fretta e furia un nuovo presentatore. Giannini fa quel che può, ma si vede che sente il peso di gestire una casa che non è stata costruita per lui, su di lui.
- T: E’ stato molto chiaro, grazie. Cosa sente di dover rispondere a riguardo DiMartedì?
- D: Mi sento investito di un’importanza che non pensavo di avere per Ballarò, anche perché l’ha sempre negata. Dico però che Ballarò è stato fortunato ad essere l’unico talk del martedì sera e ad avere l’accoppiata Crozza-Floris per anni, ma nulla di ciò gli è dovuto. Semplicemente, ora ci sono anch’io ed occupo uno spazio lavorando con impegno. Anzi, forse dovrebbe pure ringraziarmi.
- B: Sì, certo ringraziarti. Per cosa? Per aver scopiazzato il mio logo? Per esserti portato via pure quella camminata avanti- indietro di Floris o per aver scelto delle poltrone molto simili alle mie?

- T: Signori tranquilli. Avete esposto apertamente le vostre ragioni. Ciò che vi chiedo ora è di provare ad ascoltare l’altro. È davvero tutto sbagliato quel che il vostro competitor vi sta dicendo?
- B: Abbastanza!
- D: Sì, mi pare di sì.
- T: Vi ricordo la regola numero due, sforzatevi di ascoltare l’altro. Ballarò, lei davvero crede che tutti i suoi problemi attuali siano da additare a DiMartedì?
- B: Beh, forse, in fondo, no. La crisi auditel dei talk politici è un virus che sta infettando tutti noi talk. Se Floris e Crozza se ne sono andati è perché qui non stavano più bene, o perché là potevano avere di più. Ma il martedì poteva evitarselo, ci sono altri sei giorni della settimana per andare in onda!
- T: è già qualcosa. E lei DiMartedì, non trova nulla di vero nelle parole di Ballarò?
- D: Mah. Forse. Riproporre Floris e Crozza al martedì è stata certamente una strategia per rubare pubblico e poi il progetto generale, in effetti, è un po’ simile.

- T: Bravi, grazie. Credo di aver compreso. È evidente che siete molto simili ma parte dei vostri problemi di convivenza sono dati anche dall’attuale epoca di generale sovraffollamento dei talk. Dicendo che siete simili vi sto invitando a riflettere sul fatto che entrambi siete stelle nella galassia, una galassia molto ricca di altre stelle, ma nessuno di voi due è il sole. A questo dovreste pensare, non a chi abbia copiato l’altro, ma al fatto che voi non siate altro che due, come tanti, tra i tanti.
- B: Ma io sono il più anziano, io sono stato il primo.
- T: Ed invece ora è solo un talk tra i tanti. Accettarlo non è facile, lo so.
- D: Dovremmo forse arrenderci?
- T: No. Non sto dicendo che siete finiti. Anzi, potreste diventare il sole già da domani. Ma la realtà di oggi ci dice che non siete niente di più che stelle nella galassia. E finché non accetterete questa realtà, non potrete cambiarla. Come dice Jung “Ciò che rifiuti persiste, ciò che accetti può essere cambiato”.
Alla prossima seduta.

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