“Ripartiamo molto soddisfatti. Abbiamo un progetto di diversi anni su La7“. Giovanni Floris guarda avanti e ostenta fiducia (in una conferenza stampa non potrebbe accadere diversamente). Stasera il conduttore alzerà il sipario sulla seconda edizione di diMartedì, approfondimento della rete terzopolista dedicato ai temi della politica e dell’economia. A una settimana di distanza dal debutto del competitor di Rai3 Massimo Giannini, stasera in prime time il giornalista affronterà i temi caldi dell’attualità con due ospiti al vertice delle istituzioni. E, spesso, delle polemiche.
diMartedì: la nuova stagione
I protagonisti più attesi della prima puntata di stasera saranno, per l’esattezza, la presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, ed il primo cittadino di Roma, Ignazio Marino, da settimane nella bufera per questioni legate all’amministrazione della Capitale. Ad aprire la trasmissione sarà, anche quest’anno, il comico Maurizio Crozza (che tra le sue nuove imitazioni ha anche quella dello stesso Marino), mentre la sigla di apertura sarà interpretata eccezionalmente dal trombettista Fabrizio Bosso.
Scatta intanto il pronostico sugli ascolti, che hanno pur sempre il loro importanza e il loro significato. Al riguardo, Floris si è lasciato andare ad un’ammissione durante la conferenza stampa di presentazione della stagione. Davanti ai colleghi, il giornalista ha spiegato:
“L’anno scorso è stata un’impresa più complessa del previsto. Non pensavamo di partire così bassi di ascolti nella prima puntata, ma neanche di crescere così tanto nelle successive. Lo shock ci è servito perché abbiamo messo in moto i cervelli“
Quest’anno come andrà il debutto? Il competitor di Rai3 Massimo Giannini si è attrezzato per la sfida: dopo l’esordio di settimana scorsa (quando Ballarò ottenne il 6.74% di share senza concorrenza), stasera il giornalista intervisterà Roberto Saviano.
diMartedì: Floris invita Renzi
Floris, intanto, scalda i motori e gioca al rialzo. Con Giannini “ci siamo sentiti, tifiamo tutti e due per la Roma e siamo rimasti amici” ha assicurato il conduttore di La7. All’inizio della stagione, il giornalista ha ricevuto gli elogi dei vertici dell’emittente di Urbano Cairo (“il suo percorso è stato quello di un fondista” ha detto l’AD Marco Ghigliani in riferimento ai risultati in progressione) e ha rilanciato l’appello a Matteo Renzi: “come presidente del Consiglio è invitato di default“ ha chiosato.
1. Luna ha scritto:
15 settembre 2015 alle 18:41