“Mediaset bluffa. La Juve solo a pagamento non è legale. E voglio vedere come faranno a rinunciare agli introiti della pubblicità in chiaro“. Parlava così, qualche settimana fa, Fabio Caressa in occasione della presentazione dei palinsesti di SkySport per la stagione tv 2015/2016. Una stagione che, come noto, non vedrà la Champions League sui canali della pay tv, bensì su quelli di Mediaset, che si è assicurata l’esclusiva della prestigiosa competizione sportiva fino al 2018.
A far discutere, però, è la strategia “acchiappa-abbonati” adoperata dai vertici del Biscione per quanto riguarda le partite in Champions della Juventus, la squadra che notoriamente vanta il maggior numero di tifosi, quindi anche di telespettatori. Mediaset ha deciso che, almeno per l’intera fase a gironi, tutti i match dei bianconeri da settembre a dicembre (in totale sono sei) saranno trasmessi solo a pagamento sui canali Premium. Quest’anno, dunque, non avere un abbonamento significa non guardare la Juventus in coppa.
Il “calendario”, giocoforza, vien da sé: in chiaro – di martedì o di mercoledì, a seconda della programmazione (che verrà stabilita una volta avvenuti i sorteggi dei gironi) – Mediaset trasmetterà un match a giornata soltanto della Roma (o della Lazio qualora dovesse superare i preliminari) su Italia 1, senza scomodare più l’ammiraglia Canale 5.
Tornando alle parole di Caressa, viene da chiedersi se l’exploit auspicato nella campagna abbonamenti sarà sufficiente per le casse del Biscione al punto da “rinunciare agli introiti della pubblicità in chiaro” (con o senza la Juventus fa una bella differenza, sia in termini economici che di auditel), in considerazione anche dell’oneroso sforzo sostenuto per assicurasi l’esclusiva dell’ex Coppa dei Campioni.
Risultato? Più abbonati Premium e meno spettatori sulla generalista. Uno smacco per Sky, un rischio per Mediaset… ma anche una gioia per la Rai (in particolare Rai 1): c’era una volta su Canale 5 il mercoledì da leoni.
1. Matteo ha scritto:
23 luglio 2015 alle 17:58