E’ guerra aperta tra Morgan e Sky. L’ormai ex giudice di X Factor, in occasione della presentazione del Brianza Rock Festival, di cui è direttore artistico, ha tuonato duramente contro il talent show, reo – stando a quanto dichiarato da lui stesso all’Ansa – di non averlo ancora pagato. La replica di Sky non si è fatta attendere, precisando in una nota che il suo compenso è stato liquidato ma al tempo stesso pignorato da Equitalia. Il botta e risposta si infiamma.
Morgan attacca: “X Factor non m’ha pagato”
“Mi piacerebbe che i titoli fossero: ‘X Factor non ha pagato Morgan’“, tuona il cantautore, che ha alzato un polverone contro il programma che l’ha visto giudice in sette edizioni su otto:
“Il talent show, ma soprattutto X Factor, è la tomba della creatività. Chiunque ha talento non faccia un talent show”. E, nello specifico, aggiunge che il programma “è uno stratagemma per far firmare un contratto discografico a tutti quelli che si iscrivono. Sappiate ragazzi che quando vi iscrivete anche solo per la prima audizione voi avete già firmato un contratto discografico, voi siete legati mani e piedi per sempre a una casa discografica che non vi farà avere successo”.
Sky silura Morgan: “compenso pignorato da Equitalia”
Quella di Sky, insieme a Fremantlemedia (casa di produzione di X Factor), più che una smentita è una vera e propria controffensiva. Nella nota diramata si specifica che “Sia Sky, sia Fremantlemedia hanno interamente liquidato la quota di spettanza della società Edizioni Però (società che gestisce i diritti d’immagine del pirata, ndDM)” e che “La quota di spettanza dell’artista è stata invece sottoposta a pignoramento da parte di Equitalia Nord Spa, per il soddisfacimento di un credito di oltre 300.000 euro vantato dalla società di riscossione nei confronti dell’artista. Sia Fremantlemedia, sia Sky, avendo ricevuto intimazione da parte di Equitalia Nord, hanno quindi provveduto e provvederanno a versare quanto dovuto alla suddetta società, estinguendo così ogni debito nei confronti di Morgan”.
Sky e Fremantlemedia, inoltre, precisano che nel contratto stipulato con Morgan era presente una clausola che prevedeva, in aggiunta al compenso, un bonus legato al rispetto dei suoi impegni con la produzione. Bonus che non è stato corrisposto…
“perché Morgan ha tenuto più volte pubblicamente una condotta incompatibile con i principi basilari di professionismo (disertando, ad esempio, un’intera giornata di registrazione del cosiddetto Bootcamp, che è andata in onda con soli tre giudici presenti, e lasciando in diretta una delle puntate della fase Live di X Factor), nonché adottando dei comportamenti incresciosi anche dietro le quinte“.
La nota prosegue rimarcando che le dichiarazioni di Morgan “appaiono del tutto prive di fondamento e diffamatorie”. Ma alla rabbia, inevitabile, si unisce anche molta delusione:
“Ciò sorprende e amareggia una volta di più un gruppo di lavoro che negli anni ha fatto tutto il possibile per aiutare e supportare l’artista nella propria complicata vicenda umana e professionale, andando molto al di là di quanto normalmente avviene nei rapporti tra emittente, produttori e artisti, con pazienza infinita. Almeno fino ad oggi”.
Morgan contrattacca: “cercano di demolirmi come avvenuto nella scorsa edizione”
La contro-replica di Morgan – affidata ad un post pubblicato sulla sua pagina Facebook – sono litri e litri di benzina sul fuoco:
“Trovo che i loro insulti siano la cifra del livello basso che rappresentano. A quelli rispondo dicendo che quella macchina in Italia si è quasi interamente retta sulle mie idee e sulla mia competenza, possono demolirmi o cercare di farlo quanto a loro pare, come è avvenuto per tutta l’estenuante scorsa edizione. Possono costruire una mia immagine pubblica deviata e sgradevole, possono rovinarmi la reputazione quanto vogliono e lo fanno e continuano, si chiama mobbing [...] La cosa che invece voglio sia chiara è che la decadenza di quel format ormai irrecuperabile usa dei giovani artisti prendendoli in giro da subito, castrando loro qualsiasi iniziativa di carattere artistico costringendoli ad eseguire come soldatini qualsiasi imposizione senza diritto di replica allo scopo di un preordinato progetto di usa e getta e il 99,9% dei casi più ‘getta’ che ‘usa’. Dico: se avete la sensazione di possedere un briciolo di talento sappiate che lì metterete la parola fine alla vostra potenzialità, se proprio non resistete, almeno munitevi di avvocato (da subito) e fate valere i vostri diritti, non dico di artisti, ma almeno di persone comuni, perché altrimenti vi prendono per il c…“.
1. io88 ha scritto:
20 maggio 2015 alle 11:08