Gli inglesi sono in attesa del secondo figlio di William e Kate, pronto a venire al mondo a brevissimo, e ci si domanda se sarà maschio o femmina, come si chiamerà e altre curiosità del genere. Semplici curiosità, però, perchè la spasmodica attesa che ha accompagnato la nascita del primogenito George, ufficiale erede al trono, ha appagato il pubblico, in genere, amante delle “vicende reali” al pari di quelle delle star.
The Royals: ogni martedì sera su Fox Life
Ma se i Windsor si distinguono per l’eleganza e lo stile bon ton di abiti ed usanze, di reali ne stiamo conoscendo altri di genere molto diverso: parliamo della famiglia Henstridge, protagonista della serie tv The Royals, in onda tutti i martedì sera su Fox Life. Loro, con tutti gli eccessi che mettono in scena, con le invidie, le lotte e i pubblici dispetti che si scambiano, agli abitanti di Buckingham Palace sembrano fare il verso, per metterli in ridicolo o smascherarli.
C’è il re buono che vorrebbe abolire la monarchia per sentirsi libero e dare la libertà ai propri figli, ma per questo è odiato a morte dal fratello bisessuale e represso; c’è la regina ambiziosa, dal cuore di pietra, che ai privilegi non vuole rinunciare ed è in eterna competizione con la figlia giovane e bella. Giovane, bella… e drogata, sempre strafatta di ecstasy, perennemente in pose sconvenienti sui giornali e senza vergogna, gemella di colui che un giorno diventerà il re d’Inghilterra. Ovvero Liam, un ragazzino per niente pronto a quella responsabilità e in bilico tra senso del dovere e voglia di vivere.
The Royals: provocazioni ed eccessi nella famiglia reale
Il grande assente è il primogenito prematuramente scomparso, colui che non abbiamo mai conosciuto, il migliore a detta di tutti, colui che riscattava moralmente la sua famiglia ma che ormai è perso per sempre. The Royals si apre proprio con questo espediente narrativo ormai caro alle serie tv: la morte di una persona cara che riunisce ma in un certo senso distrugge una famiglia.
E l’immagine che viene fuori di questa famiglia è davvero terribile, senza speranza, fatta solo di mediocrità umana e sete di potere: ognuno pensa solo a se stesso e quasi mai ai suoi cari. Figuriamoci dunque ai sudditi – è questo poi il succo della narrazione – considerati solo dei mezzi da abbindolare per continuare a godere dei propri privilegi. Dietro questa patina menefreghista si nasconde poi la paura di non essere all’altezza, la debolezza umana che però, anche nei momenti più drammatici, non crea empatia nello spettatore.
La regina Elisabetta, ammesso che l’abbia guardata, sarà inorridita per i toni provocatori, che rendono questa serie una soap dell’eccesso dove gli accenni di romanticismo lasciano il tempo che trovano. Ma gli attori sono perfettamente calati nella parte, la “regina” Elizabeth Hurley in primis, e con l’aiuto degli ottimi dialoghi rendono le puntate piacevoli da vedere, qualche volta anche accattivanti.
Ma, per il momento, niente di più.
1. guido ha scritto:
30 aprile 2015 alle 16:13