Dalla Lombardia alla Sicilia, come viene amministrata la più importante stazione appaltante d’Italia? Report ritorna in carreggiata su Rai3 ed inaugura la nuova stagione parlando di strade e autostrade. In prime time, il programma di Milena Gabanelli ripartirà con un’inchiesta sull’Anas, la società pubblica di proprietà del ministero dell’Economia e vigilata dal ministero dei Trasporti che gestisce 25.000 chilometri di asfalto. Al centro dell’approfondimento, la gestione dell’Ente nazionale per le strade diretto dal 2006 da Pietro Ciucci.
Report riparte dall’Anas
Le telecamere di Report, in particolare, documenteranno la situazione del viadotto Scorciavacche – in Sicilia – inaugurato a Natale con tre mesi d’anticipo, senza collaudo, ma chiuso una settimana dopo a seguito del crollo della rampa d’accesso. Un caso emblematico, che il programma affronterà a partire da alcuni interrogativi: perché, ad esempio, i collaudatori si sono dimessi prima dell’inaugurazione? Al centro dell’attenzione, anche la Statale Maglie Leuca, in Puglia, dove Anas ha affidato l’appalto a un consorzio di imprese, ma gli esclusi hanno vinto il ricorso al Consiglio di Stato e adesso Anas ha dovuto passargli l’appalto: così, 44 km attendono di essere rifatti da quindici anni.
Il viaggio su strada degli inviati di Milena Gabanelli proseguirà in Umbria, dove gli operai che hanno costruito di un tratto di strada non ancora terminato dicono che le ditte avrebbero messo meno cemento del dovuto nella volta di una galleria. La stessa cosa che è successa nella costruzione della Salerno – Reggio Calabria, eterna incompiuta finita anche nell’inchiesta Grandi Opere.
Report: le nuove inchieste
Non solo Anas, però. La prima puntata della nuova stagione di Report documenterà – con filmati esclusivi – presunte sperimentazioni clandestine effettuate nel reparto di emodinamica del Policlinico di Modena. L’inchiesta, a cura di Sigfrido Ranucci e dal titolo “Gli amici del cuore”, parlerà delle accuse mosse dal sostituto procuratore Marco Nicolini al responsabile dell’emodinamica del Policlinico di Modena, il professor Massimo Sangiorgi, e al Primario di Cardiologia Maria Grazia Modena. Accuse di esperimenti sull’uomo finalizzati a scoprire gli effetti clinici dei farmaci, effettuati senza l’autorizzazione dell’azienda e del Comitato Etico.
Secondo le accuse, i medici avrebbero sottoposto i pazienti a trattamenti invasivi, impianti di stent, palloni medicati, senza informarli del carattere sperimentale del trattamento. Dietro le sperimentazioni ci sarebbe stata la mano delle aziende farmaceutiche che versavano soldi attraverso le onlus che il professor Sangiorgi aveva fondato. Secondo Sangiorgi, però, le sue non sono sperimentazioni ma semplici registri di raccolte dati. Nel corso dell’intervista esclusiva rilasciata a Report, il professore ha affermato che onlus come le sue sono presenti in tutti gli ospedali pubblici d’Italia.
Il tribunale per ora, accogliendo l’ipotesi della Procura, l’ha rinviato a giudizio con l’accusa di corruzione, truffa e falso, e ha condannato la professoressa Maria Grazia Modena a quattro anni in primo grado, in un processo che si è svolto con il rito abbreviato. A partire da questo caso, stasera Milena Gabanelli rifletterà sui rapporti tra medici e case farmaceutiche e su come avviene la ricerca in un Paese che non investe più soldi pubblici. Appuntamento alle 21.45 su Rai3.
1. PAOLO RAPANELLI ha scritto:
13 aprile 2015 alle 12:07