Poliziesco, action, melò e commedia. C’è un po’ di tutto in Sfida al Cielo – La Narcotici, il nuovo capitolo della serie prodotta per Rai Fiction da Goodtime. Come nella prima stagione, dal titolo Caccia al Re, premiata da una media di circa 5 milioni e mezzo di spettatori e il 21% di share, la regia è affidata a Michele Soavi, che da dietro la macchina da presa ha firmato il successo di fiction come Nassiriya – Per non dimenticare, Adriano Olivetti – La forza di un sogno, e 3 capitoli della saga del capitano Ultimo. In sede di presentazione della serie, il regista ha definito Sfida al Cielo un romanzo di formazione:
“Una storia di attualità che quando è stata scritta ha anticipato in qualche modo le vicende di Mafia Capitale, ma che è soprattutto un romanzo di formazione. Per la scrittura della sceneggiatura gli autori si sono avvalsi dell’aiuto dei poliziotti, ma c’è stata una forte collaborazione anche da parte del ministero dell’Interno che ci ha aiutato parecchio. Questo per mantenere una forte realismo nella fiction.”
Protagonisti di questo secondo capitolo, in onda il lunedì e il martedì per le prime due settimane, ed in seguito solo di martedì, Raffaella Rea nei panni del vice questore Daria Lucente, e Stefano Dionisi in quelli di Ivano Consanti, il capo dei narcotrafficanti ribattezzato “l’ottavo re di Roma”. Al loro fianco Libero De Rienzo, Thomas Trabacchi e Massimo Poggio.
Sfida al Cielo – La Narcotici: anticipazioni terza puntata – 3 marzo 2015
Le strade di Daria e di Marco si incrociano. Due diverse indagini – quelle sul narcotraffico e quella sull’usura – conducono allo stesso uomo, il Pugile: Massimo Conioli. Daria, però, vuole Marco fuori dalle indagini perché non corra rischi. Ma Marco non molla: se Conioli è implicato nella morte di Daniele, è un motivo in più per restare. Intanto, attraverso il caso tragico di una quindicenne finita in coma per uso di Blu Ice, la Squadra Narcotici scopre un giro di spaccio all’interno di un liceo romano. La pista conduce a una donna, Antonia, attraverso la quale i nostri risalgono a qualcuno di più importante.
Contattato Manolo tramite Carlo, Ivano gli chiede di organizzargli una fuga dal carcere. Nessuno dei due, però, immagina che Manolo sa che è stato Carlo a uccidere suo fratello. Zeno, intanto, raggiunge il padre nel suo nascondiglio. Facendo leva sugli affetti, il Pugile lo convince a stare dalla sua parte e gli ordina di ritirare un carico di droga in arrivo all’aeroporto di Ciampino. Zeno, a sua volta, chiede aiuto a Marco, che informa subito Daria. Forse è un’idea folle, ma se riescono a far passare il carico possono arrivare al Pugile. Ma non tutto andrà come previsto.
1. a.fred ha scritto:
28 febbraio 2015 alle 13:05