Cicciolina non è soltanto il nome di una delle pornostar più conosciute al mondo, nè si può ridurre il soprannome di Ilona Staller al facile collegamento con il suo personalissimo record, quello di prima porno attrice ad aver avuto una poltrona in un parlamento.
Cicciolina è anche, e soprattutto, un marchio, che in passato ha fruttato guadagni alla diva del film per adulti legati ai suoi film, alle sue apparizioni e ai suoi scandali, studiati e, c’è da scommetterci, costruiti ad arte per attirare l’attenzione dei media, strumento che la Staller ha saputo sempre usare con enorme maestria. E se attualmente questo marchio è più un cult, una sorta di paradigma del porno declinato in chiave nostalgica, non si può dire che la Staller ci abbia messo, su quelle possibilità di guadagno, una pietra sopra. Fa notizia, dunque, la richiesta di risarcimento avanzata a Sky, rea secondo la procace Ilona, di aver usato senza autorizzazione la sua immagine per la fiction Moana, in onda il prossimo dicembre.
La serie, incentrata sulla figura di Moana Pozzi, tocca da vicino, infatti, anche la figura di Cicciolina, che alla vigilia della messa in onda parla di utilizzo illeggittimo del suo personaggio, interpretato nella finzione televisiva dall’affascinante Giorgia Wurth. “Abbiamo intrapreso un procedimento legale presso il tribunale di Roma” – ha spiegato Luca Di Carlo, il rappresentante legale di Ilona Staller – “Facciamo causa perchè c’è stato un utilizzo illegittimo del personaggio di Cicciolina, del nome e dell’immagine di Ilona Staller in relazione alla miniserie Moana. Tutto questo in assenza di autorizzazione e liberatorie da parte della Staller che ha il diritto esclusivo sul personaggio da lei inventato e registrato presso l’Ufficio Italiano Brevetti“.
Non una persona dunque, non una carriera da difendere. Piuttosto un personaggio, inventato e registrato come brevetto; un marchio, appunto, qualcosa che dimostra pienamente il potere lucrativo del mondo della pornografia, ma anche, permettetici di dirlo, la genialità di una donna capace di pensare, e poi realizzare, cose che molti avrebbero creduto impossibili (l’ingresso nel Parlamento Italiano su tutte).
A questo punto la parola passa a Sky, e alla tanto chiacchierata produzione della serie, che potrebbe rispondere alle accuse o aspettare che sia la giustizia a decidere. In ogni caso la Staller ha dimostrato di essere ancora una volta un’ottima imprenditrice di se stessa: il marchio Cicciolina è di nuovo sotto i riflettori.