Sono i superfavoriti. Nessuno, tra gli altri Campioni in gara al Festival di Sanremo 2015 -che si concluderà stasera- riesce a scalfire la loro prima posizione nella classifica dei bookmaker. Il trio de Il Volo, in gara con “Grande Amore”, è osannato dal pubblico, meno dalla critica, ma, come raccontano in un’intervista a La Repubblica, non sembrano preoccuparsene:
“Le critiche ci fortificano, siamo curiosi e alcune ci divertono. All’estero non ci sono pregiudizi, siamo stati ospiti della Pausini al Madison Square Garden a New York, è stato bellissimo. Il belcanto piace a tutti”.
Sulla loro vittoria, data quasi per certa, però, non si vogliono esprimere: “No, non facciamo pronostici”.
Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto hanno tra i 20 e i 22 anni, si sono conosciuti a Ti lascio una canzone, il programma con Antonella Clerici, e, da allora, hanno spiccato letteralmente il volo. Si sono esibiti con Barbra Streisand e Placido Domingo, ma non volevano mancare sul palco dell’Ariston (dove sono stati ospiti nel 2010, “quando non eravamo il Volo”, dopo il successo del varietà della Clerici), perché “Sanremo è il palco più importante. Molti pensano che ci dedichiamo solo al classico invece facciamo anche pop. In genere gli artisti diventano famosi in Italia e vanno all’estero, a noi è successo il contrario”.
La musica che propongono è “melodica” perché è quella che “conquista il mondo – spiegano al quotidiano – Il vintage è di moda, i giovani con noi possono ascoltare canzoni che non hanno mai sentito”. Forse è proprio per questo che i loro fan sono “persone di tutte le età”. Uno dei complimenti più belli ce l’ha fatto una signora di 80 anni venuta al Radio City Music Hall a New York con la figlia e la nipote: “Unite tre generazioni”.
Festival di Sanremo 2015, vincitore: Nek in ascesa per i bookmaker e suonatissimo in radio
Chi, invece, è in ascesa nella classifica dei bookmaker – attualmente è in terza posizione, subito dopo Il Volo e Malika Ayane (qui la nostra intervista) – , ed è suonatissimo in radio, è Nek, vincitore anche della serata delle cover con il brano “Se telefonando”. Una vittoria che gli è valsa, come racconta in un’intervista a Il Messaggero, una telefonata di Maurizio Costanzo: “Ho cercato di cantarla nel migliore dei modi – dice al quotidiano - Carlo Conti aveva chiesto di trovare una chiave importante e provare una lettura diversa delle cover. Mi ha fatto molto piacere la telefonata di Maurizio Costanzo, che subito dopo la vittoria mi ha fatto i complimenti”.
Il cantante, in gara con “Fatti avanti amore”, diciotto anni dopo “Laura non c’è” (“quella è la canzone che mi ha cambiato la vita. La canterò sempre, per me rappresenta quello che per Sting è Message in a bottle”) è contento di questo suo ritorno a Sanremo: “Lo ammetto – dice Nek – sto avendo parecchi segnali sul gradimento della canzone che è suonatissima in giro”. Salire realmente, sul gradino più alto del podio, “Nel mio caso cambierebbe ben poco – continua – In realtà è già come se avessi vinto. Lo vedo da come reagisce la gente sui social network. Ho letto una frase che mi è piaciuta moltissimo, postata da qualcuno: sei tu la nostra voce. E ho scoperto che, a farmi complimenti, non sono solo dei fan abituali. La cosa mi riempie il cuore. Ma non disdegno il premio, tutt’altro. So, però, che la gara vera comincerà lunedì”.