Alla vigilia Malika Ayane era “terrorizzata” al pensiero di ritrovarsi davanti ad una platea così vasta e, manco a dirlo, è proprio lei a detenere il record di spettatori. Il picco d’ascolti della prima serata, pari a quasi 16 milioni di spettatori, è coinciso, infatti, con il suo arrivo sul palco dell’Ariston. Al Festival di Sanremo 2015 Malika ha portato Adesso e Qui – Nostalgico Presente (qui il testo), brano – di cui è coautrice – che racconta di un amore in difficoltà, un po’ appannato, fra ricordi e nostalgie. Una tematica, quella del tempo, che ricorre anche nel nuovissimo album, Naif.
La cantautrice non si dichiara nostalgica (“sicuramente è uno stato interessante in cui trovarsi ma in generale non sono nostalgica, cerco di andare avanti“), ma pronta a vivere il presente:
“Ogni giorno è il giorno più bello della mia vita. In questo momento mi sento il più possibile di raccogliere quello che vivo nel momento in cui lo vivo“.
Non è un caso, forse, che per la serata di Sanremo dedicata alle Cover abbia scelto di cantare Vivere di Vasco Rossi:
“E’ una canzone che a me affascina molto, mi emoziona tanto. Sono passati 25 anni dall’inizio degli anni 90 ed è il momento giusto per iniziare una riscoperta del repertorio italiano più contemporaneo“.
Tornando alla gara, Malika ammette di non essere un’”artista da televoto” perchè:
“Ci sono due tipi di pubblico. Uno è quello da tifoseria e penso ad Emma che quando abbiamo fatto insieme il concerto a Taormina, con Laura Pausini, non riusciva ad entrare all’aeroporto perchè volevano pezzi di pelle probabilmente. Io sono una che incontra un fan per la strada e questo si ferma a chiacchierare sulla materia del mio lavoro. E’ una cosa che a me piace tanto perchè è interessante”.
Ad incuriosire il pubblico, quest’anno, ci pensa anche l’apparecchio ortodontico che Malika sfoggia con grande serenità:
“Mi stupisce che procuri tutta questa curiosità. I denti se li curano solo quelli che non fanno i cantanti famosi? Non capisco. Leggevo anche ieri del dito puntato contro Uma Thurman; sinceramente non capisco che cosa vada bene. Se una cerca di attenersi ai canoni di bellezza più standardizzati non va bene perchè cede ad una debolezza che è conseguente ad un’impostazione di uno standard altissimo. Se vai sull’umanità e chiedi di essere una persona come tutte le altre non va bene… Diciamo che siamo sempre sbagliati“.
Sul finire dell’intervista, invece, Malika ci confessa un insospettabile progetto televisivo nel quale le piacerebbe cimentarsi:
“Mi piacerebbe fare un programma per ragazzi. Trovo che ci sia un momento, tra i 12 e i 17 anni, in cui l’intrattenimento non sia ben focalizzato su quella fascia. Non un talent, di talent non ne mancano, e va bene così, quello che manca sono gli strumenti che fanno capire ad un ragazzino perchè vuole fare il cantante o l’attore (…)”.
Un Amici quando era un talk?
“Qualcosa del genere però con più contenuti: dal cinema alla letteratura alla musica stessa, per dialogare con una generazione che si mostra molto intelligente. Non possiamo passare da Peppa Pig ad Amici; in mezzo che informazioni diamo ai nostri ragazzi?“.