Strano ma vero, nel mondo delle logiche globali risorgono le culture territoriali e l’informazione si tinge dei colori lingustici più tipici di ogni zona. La Lega mette il primo tassello al mosaico della sua rivoluzione culturale cominciando proprio dai telegiornali il restyling economico e sociale del nostro paese.
Bona serada a toc, con questo saluto bergamasco Tg Nord Nazione, testata giornalistica di TelePadania, ha deciso di lanciare la nuova tendenza, o per lo meno rilanciare quel prototipo del cambiamento vagheggiato per il Nord dalle camicie verdi, proponendosi come vessillo del dialetto nella tv, dando realizzazione concreta ai desideri dei ministri Zaia e Castelli (leggi qui per ricordare i particolari del loro intervento nel dibattito politico-culturale a propositò dell’identità veicolata dalla lingua).
Il progetto, iniziato a metà settembre, ha basi serie e prevede il finanziamento di tale rilancio culturale attraverso la destinazione di parte del fondo regionale a sostegno delle industrie della comunicazione. I modelli di riferimento, espliciti anche nel discorso del giornalista pioniere dell’innovazione presso i cittadini, sono i tg in lingua cimbra e mochena delle valli trentine ma anche le produzioni sovvenzionate dagli enti locali di Sicilia e Sardegna.
Non è però la solita esclusiva trovata padana perché il paese è pieno di esempi di tg locali dialettali ed è proprio nel segno della rivendicazione che i tarantini hanno chiesto di riconoscere il loro primato nella messa in onda di un telegiornale interamente in una lingua diversa dall’italiano. Sette anni or sono da quando Tg Nuestre ha iniziato a trasmettere il notiziario seguendo completamente le intonazioni linguistiche del proprio territorio.
Basti guardare i video dei servizi del tg pugliese per comprendere quanto ormai sia entrato nell’orizzonte culturale, tanto che la gente non fa assolutamente fatica a essere intervistata in tarantino e rispondere in italiano, raramente a controbattere in dialetto stesso per il pregiudizio sociale che attribuisce poco prestigio alle varietà non standard della lingua. Peculiarissimo il servizio-reportage sulla notte di Santa Cecilia che racconta, rigorosamente in dialetto, tutto il folklore: dalle pettole ai presepi.
Sulla stessa lunghezza d’onda linguistica, e dunque pronti a smentire il primato nordico anche Tg Montaguto e le gag di una rete veneta nel Tg Bronse.
Regione che vai, tg dialettale che trovi insomma…
- Video TG Nuestre (Taranto)
- Video Tele Padania
1. giulia ha scritto:
20 ottobre 2009 alle 13:05