La prima cosa che è “saltata all’orecchio” nella puntata d’esordio di Questo nostro amore 70 è stata la nuova sigla. O meglio, la mancanza della canzone di Rita Pavone che aveva dato il titolo alla fiction ed accompagnato la prima stagione, archiviata frettolosamente per fare spazio al nuovo.
Questo nostro amore 70: la società diventa protagonista
Il che, nostalgia a parte, è stato giusto. Perchè a distanza di due anni la fiction con Neri Marcorè ed Anna Valle – qui le anticipazioni della seconda puntata in onda questa sera – si presenta molto diversa, non più incentrata sulla storia d’amore dei protagonisti e sul loro desiderio di essere una famiglia ma sulla società che li circonda, sulle dinamiche giovanili e sulle vite dei singoli personaggi, tutti presi a combattere una battaglia contro o a favore dell’emancipazione. Aspetti che aiutano a riassorbire la fiction nel progetto del fu Raccontami: Questo nostro amore, infatti, all’inizio doveva esserne proprio il terzo capitolo.
Se il viaggio di Vittorio ed Anna nella prima stagione era animato dalla voglia di costruire, di formare legalmente la famiglia di fatto, qui sembra animato dalla voglia di smontare: tutto è messo in discussione, ogni certezza lavorativa ed emotiva così come ogni convenzione sociale, in un’epoca in cui la libertà di espressione trovava finalmente spazio. Centrale, invece, come e più di prima, è la figura della figlia Benedetta, l’Aurora Ruffino di Braccialetti Rossi, che si è fatta donna con tanto di figlio a carico e nessun compagno.
Questo nostro amore 70: la rivoluzione in atto
La grande sorpresa sta nel fatto che il padre di quel bambino, Marco Vittorio, non sia Bernardo, primo grande e unico amore di Benedetta. La loro storia resta ancora importante nella narrazione, ma non quanto il concetto di modernità, di rivoluzione che aleggia nei dialoghi e nello stile di vita. Per chi non ha vissuto quell’epoca, la domanda sorge spontanea: ma davvero il mondo cambiò così in fretta? Davvero un padre come Vittorio, che nel 1967 non voleva neanche che la figlia cambiasse pettinatura, nel 1970 avrebbe vissuto con tanta serenità la sua condizione di madre single? Davvero il 1968 stravolse gli italiani quasi in un attimo?
1. grilloparlante ha scritto:
4 novembre 2014 alle 16:44