Partiamo da un presupposto: Enzio Miccio è un vero ciocco di legno. E verrebbe pure da chiedergli: ma come ti vesti a Ballando con le stelle? Il famoso wedding planner di Real Time, tuttavia, ci mette, come buona parte dei concorrenti, tutto l’impegno possibile per portare a termine le coreografie.
Certo, i limiti sono evidenti, ed è per questo che alcuni giudizi che premiano Enzo solo per movimento di bacino e ironia (la Smith, per dire, gli ha dato un 8) risultano un po’ troppo azzardati. Da questo punto di vista è condivisibile la posizione di Gullermo Mariotto che, rispetto ai restanti giudici del programma, ha preso le distanze con un 4. Peccato, però, che a supportare una votazione così scarsa non siano state nè la coreografia nè le capacità del ballerino. A non andar giù allo stilista venezuelano è il personaggio Enzo Miccio.
Tutta colpa di un atteggiamento poco maschile, che stravolge la bellezza della coppia e la “cavalierosità”. “E’ una questione di piacere e a me non piace”. Insomma, imitare – o per meglio dire, omaggiare – la Carrà non è ammissibile durante la coreografia, soprattutto se a farlo è la figura maschile che, a sentire Mariotto, può essere sì ironica, ma deve mantenere al tempo stesso quel suo status virile.
“Non so come prendere tutto questo. Vedere lui che fa la Carrà mi stravolge il senso della bellezza della coppia, maschile, la cavalierosità ecc. Questo relativismo non è proprio quello che piace a me. E’ un fatto di piacere: ti può piacere o non ti può piacere. E a me non piace”.
A supportare moralmente il ballerino ci ha pensato Fabio Canino che si preoccuperà, così ha promesso, di difendere il wedding planner nelle prossime puntate. E su internet intanto si è scatenato il putiferio, con i fan del volto di Real Time che hanno anche parlato di “omofobia”. Di omofobia probabilmente non si tratta (saremmo al limite del controsenso!), ma a nostro parere di cattivo gusto e poco tatto. Peraltro non è chiaro come Miccio, che è così poco virile di suo anche fisicamente, possa mai trasformarsi nel dio greco voluto da Mariotto. Consigliamo per questo al giudice di adattarsi al contesto e concentrarsi maggiormente sui passi: sia mai che riesca a dare un giudizio più coerente.
1. federico ha scritto:
13 ottobre 2014 alle 13:11