Tutto sommato, “il giudizio è positivo“. Ad un anno e mezzo dal suo arrivo a La7, Urbano Cairo promuove se stesso. “Abbiamo preso un’azienda tecnicamente fallita, azzerato le perdite e mantenuto tutti conduttori più importanti” ha dichiarato l’editore in un’intervista al Giornale. Ora, il suo obiettivo è quello di aprire la rete a nuovi innesti, ma soprattutto quello di far crescere l’interesse del pubblico. Per il momento, infatti, gli obiettivi d’ascolto preventivati per i talk show del canale non sono stati raggiunti e su questo fronte la strada è ancora in salita.
Lo stesso Giovanni Floris deve migliorare le proprie prestazioni, ma al riguardo Cairo è fiducioso:
Cairo: possibile evoluzione per DiciannoveQuaranta di Floris
“Sono sicuro che farà benissimo, come già sta dimostrando alla conduzione di Otto e Mezzo temporaneamente al posto di Lilli Gruber e con diMartedì, un programma di qualità che sta guadagnando consensi strada facendo (….) Su DiciannoveQuaranta – ha proseguito l’editore – stiamo ragionando per vedere le sue possibili evoluzioni. Voglio consentire a Floris di esprimersi non solo con diMartedì”.
Dunque, la striscia quotidiana affidata all’ex conduttore di Ballarò potrebbe subire cambiamenti in vista di un’eventuale nuova messa in onda, in seguito al ritorno di Lilli Gruber alla guida di Otto e Mezzo. Secondo quanto dichiarato da Cairo, la giornalista ancora convalescente “tornerà entro fine mese“.
Urbano Cairo: ascolti La7 e talk show
Sulle pagine de Il Giornale, l’editore ha poi parlato di ascolti e talk show, respingendo una corrispondenza diretta tra calo di share e palinsesti ricchi d’approfondimento. “La7 ha nel suo dna gli approfondimenti, sia al mattino che in prime time” ha detto Cairo. Poi la frecciata alla concorrenza:
“Senza parlar male di nessuno, Canale5 non fa talk show eppure nel mese di settembre tra le 21 e le 24 ha perso tre punti di share“
Urbano Cairo: La7 e nuovi canali
Un occhio ai conti economici, l’altro agli ascolti. Lo sguardo di Cairo, però è proiettato anche al futuro editoriale, per il quale l’editore avrà a disposizione “cinque o sei canali tematici oltre a La7 e La7d che possiamo affittare a terzi o lanciare noi“. Al riguardo, il top manager ha spiegato:
“Abbiamo comprato un nuovo multiplex pagando con puntualità 31,6 milioni allo Stato grazie ai quali è stato ribassato il canone che devono versare Mediaset e Rai (mi aspetto una cassa di champagne da Berlusconi e Gubitosi)“.
Ora, ad acquisto fatto, i contenuti delle reti dipenderanno dalla fantasia dell’editore.
1. sboy ha scritto:
9 ottobre 2014 alle 11:41