E’ riuscito nella storica impresa di “strappare” una seconda serata di Rai1 a Bruno Vespa, e con Petrolio, dal prossimo 25 agosto, promette di raccontare i fatti in maniera chiara e oggettiva. Parliamo di Duilio Giammaria che, intervistato da DavideMaggio.it in occasione della presentazione dei palinsesti Rai della prossima stagione, racconta di aver puntato con Petrolio sul gioco di squadra, affidandosi a collaboratori di livello.
Duilio Giammaria nuovo conduttore di…?
Nuovo conduttore di Petrolio, in onda su Rai1 il lunedì sera dal 25 agosto.
Hai portato a casa un risultatone che nessuno si aspettava, non solo per quanto riguarda l’apprezzamento del programma, ma anche perché la prossima stagione una delle seconde serate di Rai1 non sarà condotta da Bruno Vespa, ma sarà occupata da Petrolio. Un’attestazione di stima!
Certamente. Un’attestazione di stima che prendiamo con grande responsabilità. Avete visto, lo slogan di quest’anno della presentazione dei palinsesti era creatività, innovazione e connessione, che per noi saranno le parole guida di un programma che vuole riconnettere il più possibile il paese reale, il paese che ce la vuole fare, e cerca le risorse per ripartire. Una conferma anche della linea editoriale di Rai1.
Senti la responsabilità?
Moltissima. Tutti quelli che fanno televisione dovrebbero sentirla. Fare tv è uno dei mestieri più difficili del mondo. Voi tra l’altro lo sapete benissimo, E’ un mestiere che richiede creatività, produzione, mettere insieme le cose. Noi abbiamo una squadra complicatissima ma molto robusta. Guidata da Ludovico Di Meo, da Daniele Cerioni, da registi e collaboratori di grande livello. La responsabilità c’è, ma c’è anche il coraggio di farcela.
Quanto senti la mancanza di Elisa Isoardi?
Ride (ndDM). Tantissimo! Come si fa a non sentire la mancanza di Elisa Isoardi, una delle ragazze più brillanti e più belle che abbiamo in televisione.
A condurre Petrolio però sarai da solo.
Sarò solo, ma con una squadra importante. Petrolio è un lavoro di squadra, lo sapete tutti che la televisione non si fa da soli. Certo, poi uno ci mette la faccia, la propria identità, ma la squadra c’è ed è bella sostanziosa, piena di bellissimi collaboratori.
In quanto tempo viene realizzata una puntata di Petrolio?
Fai il conto che abbiamo già iniziato realizzarle. La redazione è già a lavoro, sembra un ufficio della CIA, con le scatole di cartone, un import-export senza alcuna identità. Ci vogliono mesi per fare una serie di puntate. Perché per fare un vero approfondimento che non sia legato al talk, ala chiacchierata del giorno, devi lavorarci molte settimane prima.
Qual è l’ingrediente vincente di Petrolio, quello che fa la differenza?
L’ingrediente forte secondo me è quello dell’assertività. Noi non siamo un programma che mette insieme l’opinione degli altri. Noi partiamo da una linea di racconto che speriamo possa condurre lo spettatore e noi stessi non dico verso la soluzione, perché la televisione non ha mai risolto i problemi del mondo ma quantomeno li ha ordinati. Noi vogliamo ordinarli in maniera tale che emerga una sorta di verità oggettiva dei fatti.
In bocca al lupo!
Crepi!
Video dell’intervista a Duilio Giammaria
1. anto ha scritto:
11 luglio 2014 alle 14:58