7
luglio

SCIOPERO DOPPIATORI: ECCO PERCHE’ LE SERIE TV SONO RIMASTE SENZA VOCE

Sciopero doppiatori 2014

Sciopero doppiatori 2014

Aggiornamento dell’8 luglio 2014: si ferma lo sciopero

Si ferma lo sciopero dei doppiatori e dei lavoratori del settore, anche se la trattativa rimane aperta in vista rinnovo del contratto (scaduto nel 2011), ma riprende la regolare attività lavorativa. Sembrava non esserci spiraglio nella vertenza che va avanti ad oltranza dal 12 giugno scorso, oggi dopo una lunga giornata e un tavolo al quale hanno preso parte rappresentanti dei sindacati, degli attori, delle categorie, dell’Aid e dell’Anica si è deciso per lo stop pur mantenendo la trattativa aperta. Ma gli umori sono decisamente cambiati e si può forse parlare di ottimismo come ha fatto notare rispondendo al telefono all’ANSA Massimilano Giuliani, direttore di doppiaggio, docete, doppiatore, attore e dialoghista da oltre 30 anni, anche se ”occorre vigilare e non abbassare la guardia, ma dice proviamo ad essere propositivi per una volta anche se in questi anni la situazione è stata quella che tutti conosciamo”.

Ricapitolando in questi 3 anni di mancato rinnovo, come raccontato più volte in queste settimane dagli attori interpellati dall’ANSA, da Luca Ward a Fiamma Izzo, è cresciuto nel settore sia il lavoro sottopagato, sia il lavoro nero. Un capitolo a parte riguarda i fonici di doppiaggio, che lavorano fianco a fianco con i doppiatori “ma sono meno tutelati, guadagnano poco e vengono considerati l’ultima ruota carro”. I ripetuti tentavi delle controparti di rallentare la trattativa hanno con il prolungare del tempo abbassato le tutele e i compensi dei doppiatori, trascurando così anche la qualità dei prodotti. La necessità di regole all’interno del settore è un elemento ineludibile non solo per salvaguardare le professionalità del doppiaggio, ma anche hanno spiegato più volte gli attori per costruire un argine concreto alla crisi che attraversa il settore. Ricapitolando se il 2 luglio sembrava chiusa qualsiasi trattativa con uno prolungamento dello sciopero oltranza il giorno successivo, l’apertura pur mantenendo, come di prassi, lo stato di agitazione della categoria, le segreterie dei sindacati coinvolti avevano di fatto già per sospensione, tenendo in considerazione la disponibilità da parte dell’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive) per la riapertura del tavolo di trattativa che si è svolta oggi. Oggi la decisione di due incontri al mese: i primi due già calendarizzati per il 14 e 17 luglio. (ANSA)

Articolo del 7 luglio 2014 - In Italia c’è la casta dei politici, quella dei poteri forti e infine quella dei… doppiatori. Una battuta, quest’ultima, un po’ luogo comune e un po’ no: che il mondo del doppiaggio sia bazzicato – quantomeno ad “alti livelli” – dai soliti noti – e da figli e parenti dei soliti noti – è cosa nota; va però detto che, per quanto riguarda le produzioni minori – sia cinematografiche che televisive – la situazione è leggermente diversa e piuttosto eterogenea. E non è un caso che recentemente anche il mondo del doppiaggio si sia reso protagonista di un imponente sciopero, che doveva concludersi il 2 luglio ma, invece, prosegue fino a data da destinarsi.

Alla base, come spesso accade, il nuovo contratto nazionale, proposto in seguito alla scadenza del 2011 da Anica, che “svilisce e dequalifica” la “catena produttiva” in Italia. Fino ad oggi funzionava sostanzialmente così: ogni giornata di lavoro era divisa in 3 turni da 3 ore, ogni figura professionale (sono quattro: attore, direttore di doppiaggio, assistente e dialogista mentre i fonici lavorano direttamente per le società di doppiaggio) veniva pagata per gettone di presenza, sommata ad una enumerazione per riga.

Sciopero Doppiatori: cosa prevederebbe il nuovo contratto

Come spiegato da Anad, Associazione nazionale attori e doppiatori, il nuovo contratto prevederebbe invece – oltre ad un sistema di fasce di pagamento copiato dall’estero – sessioni lavorative da 4 ore (divisibili anche per 2) con la possibilità per le società di doppiaggio di pagare un gettone per 4 ore, in cui ai doppiatori può essere chiesto di occuparsi fino ad un massimo di 3 produzioni differenti. Il tutto, che ridurrebbe il numero di impiegati (un doppiatore potrebbe essere usato contemporaneamente per un cartone, un film e un programma televisivo), permetterebbe alle società di risparmiare anche sulle ore di straordinario dei fonici (i meno tutelati e pagati), che fino ad oggi guadagnavano anche dalle pause. A favore, ovviamente, Anica, mentre si sono dichiarate contrarie sia Anad che Aid – Associazione Italia Doppiaggio, fondata da alcune società in contrasto con Anica – che vorrebbero invece ripartire dal contratto nazionale attuale.

Sciopero Doppiatori: gli effetti sulle serie tv. Salve le soap di Canale 5

Lo sciopero ha avuto ripercussioni anche sulla programmazione televisiva, che almeno su pay tv continua ad essere “viva” con le nuove serie dagli States. E così Premium è stata costretta a ricorrere ai sottotitoli per Mike & Molly, The Middle e The Mentalist, quattro episodi rispettivamente della quarta, quinta e sesta stagione, Revolution – due episodi finali della seconda stagione – e Grimm – sei episodi per la terza stagione. Sky, invece ha optato per lo slittamento di New Girl e Modern Family mentre le novità True Blood 7 e Leftovers sono trasmesse con i sottotitoli. Per il cinema, invece, per ora è saltato l’atteso trailer di Hunger Games – Il canto della rivolta, proposto solo in lingua originale con i sottotitoli. Per le soap di Canale 5 (Beautiful, Il Segreto e Cuore Ribelle) invece non ci dovrebbero essere problemi, visto il ritardo nella messa in onda italiana.



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4 Commenti dei lettori »

1. Drew ha scritto:

7 luglio 2014 alle 15:31

Speriamo si arrivi ad una soluzione, non tutti amano la soluzione sottotitoli (sicuramente la versione originale allarga il ventaglio di voci perchè in Italia, per quanto bravi, alla fine sono sempre i soliti noti che si sentono ovunque), specie i meno giovani o anche chi magari non ci vede bene (specie magari ad ore serali) o semplicemente chi trova antipatico spostarsi tra le righe di scritte e l’immagine.

E soprattutto speriamo che anche i canali Premium trasmettano gli episodi doppiati quando saranno disponibili



2. Lax ha scritto:

7 luglio 2014 alle 16:20

Scrivi anche che lo sciopero ha penalizzato i precari del settore, gliene frega una mazza ai nomi famosi dello sciopero o ai loro figlietti!! Tanto stanno riempiendo Roma di corsi di doppiaggio milionari dove non fanno lavorare NESSUNO!!Ma stanno lucrando ovunque uno schifo!! Poi cominciassero a rifiutare di fare più cose in tre ore st’ingordi, e te lo dico perchè ci lavoro, stanno facendo passare la cosa come se loro poverini fossero costretti a fare film, tf e altro in 3 ore!!Sono i primi a mettersi d’accordo con i direttori di doppiaggio, complici, di andare in più sedi e farsi più di 500 euro in tre ore!!!SVEGLIATEVI SCRIVETE QUESTO!!!!



3. colorcloe ha scritto:

7 luglio 2014 alle 20:34

Io lavoro 8 ore al giorno per 400 euro al mese dopo una laurea conseguita nei tempi e col massimo dei voti e mi si vengono a lamentare loro che anziché tre ore dovranno lavorare 4 stando seduti su una sedia? Ma andassero a lavorare per davvero… Mah…



4. fra ha scritto:

30 luglio 2014 alle 22:37

I doppiatori italiani sono una casta !!! Sono sempre le stesse voci… fate lavorare anche gli altri ingordi…!

E comunque i film e le serie tv sono molto meglio in lingua originale ! Impariamo sto ca..o d’inglese!



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