Quest’anno non si è rimboccato le maniche e conduce, ormai, giacca sempre indosso ma senza sgabelli e gnocche di turno. Questa tutta la revolution attuata da Lamberto Sposini ne La Vita in Diretta. Poca cosa? Non diremmo.
Dopo un anno interlocutorio, per la stagione 2009/2010 il buon Lamberto ha deciso di rinnovarsi, in sordina ma con fare sornione, come suo solito. Via, quindi, i trespoli di Cucuzziana memoria con su appolaiata una De Grenet alle prese con le difficoltà di crescere solo il suo bambino (e trovare un altro grande amore) o una Prati libera – e chissà per quanto - dagli impegni del Bagaglino (e pronta, anche lei, a trovare un altro grande, giovane amore). E dentro, allora, qualche poltrona concessa in comodato d’uso dal buon Vespa, che tanto ci ricordano una certa bislacca dirimpettaia …
Il rotocalco del pomeriggio di Raiuno sembra aver, infatti, imboccato la strada di successo percorsa da circa un anno da Pomeriggio Cinque. Poco gossip, se non nostrano, ché costa meno. E tanti “tema del giorno” che infiammano ospiti, pubblico in studio e pubblico da casa, mentre il conduttore lascia correre per qualche minuto, giusto il tempo di prendere le distanze da urla imperanti e riprendere le fila del discorso lasciato (sempre) a metà, per ridare, poi, l’appuntamento ad un altro giorno, stesse facce e stesse discussioni. A reti unificate, però!
Ormai, siamo arrivati anche al punto che a La Vita in Diretta “prendono in prestito”, oltre gli ospiti, pure i temi, appunto. Emblematico quanto accaduto solo pochi giorni fa, quando con una sorta di effetto staffetta, stile “trenta ore per un trans”, la Bislacca, antesignana della problematica, finisse di parlare “sul 5″ di cambi di sesso con uno psicologo al seguito e Sposini attaccasse “sull’1″ con lo stesso argomento e la benedizione finale di un prete (qui il nostro commento a riguardo).
E dicevamo anche di ospiti in prestito, perché se a Pomeriggio Cinque possiamo godere dell’apporto (?) di una Pettinelli o di un Meluzzi mentre a La Vita in Diretta di una Izzo o di un Don Mario, c’è anche chi il pomeriggio preferisce passarlo sempre tra amici. In televisione. Parliamo, ad esempio, di Vladimir Luxuria e Vittorio Sgarbi, che, giusto per riposarsi da bislacche fatiche, ogni tanto cedono alle sirene di Sposini e fanno qualche capatina sul primo canale. Il risultato è quello di un concentrato continuo delle stesse notizie: alluvioni, trans, amorazzi, anoressia, violenza sulle donne.
A questo punto, onde evitare l’effetto deja vu, suggeriremmo al buon Lamberto di tenersi, se vuole, le comode poltrone, ma di tornare, a volte, alla vecchia formula, quando “questo pomeriggio ci sarà con noi la bella …” e via la discesa di quei quattro gradini della starlette del caso, tronfia dello spazio conquistato per quelle due orette e passa di fila e sorridente come la migliore delle Wanda Osiris. E accavallamenti/scavallamenti su scomode sedute, tali da rendere ex veline ed ex isolane delle novelle Sharon Stone. Anche quello era il bello e la cifra più originale della tua diretta, Sposini. Non solo tu.
1. chris83tp ha scritto:
10 ottobre 2009 alle 13:03