Un talk che sa stare “sul pezzo”, sempre. Dove si parla, volendo si discute pure, si argomenta soprattutto, ma non si urla. Una trasmissione quasi prettamente politica ma tutt’altro che noiosa; e converrete con noi che anche soltanto questo meriti un plauso ad occhi chiusi. Ma gli occhi li apriamo eccome, perché, come si usa dire, “vedere per credere”. E a vederla, L’aria che tira Stasera, si ha la sensazione… di ogni mattina.
Voi direte: allora L’aria che tira è sempre la stessa? Sì. Ma è proprio questo il più grande pregio del programma di La7, passato (anche) nel prime time del lunedì senza perdere la propria identità rafforzata giorno dopo giorno. Un’identità vincente targata Myrta Merlino, capace di destreggiarsi tra tweet, agenzie, collegamenti ed ospiti spesso fin troppo ingombranti con l’autorevolezza di chi ha dalla sua le qualità per stare in video, di chi con semplicità e schiettezza sa arrivare al telespettatore anche meno informato. E sarà per questo che non ci sorprende sentirla ancora oggi spiegare al pubblico a casa cos’è un hashtag.
L’aria che tira Stasera ha acceso molto di più della vespetta nel promo del programma. Ha messo al centro dell’attenzione il pensiero comune, che non è quello di chi la politica la fa ma di chi la subisce, in positivo o in negativo che sia. E mentre altri più blasonati talk si perdono tra le file delle poltrone del Parlamento, a capire chi fa cosa e chi sta con chi, L’aria che tira è come se scendesse nelle piazze (senza cedere a facili populismi però), tra i comuni cittadini, ad immortalare dal loro punto di vista scandali, successi ed insuccessi vari della politica (e non solo quella). E lo fa, questo è il bello, trattando argomenti ed ospitando personaggi che ritroviamo un po’ ovunque nel panorama televisivo italiano. Tanto per ricordare che conta il come si fanno le cose, più che con chi.
Nato senza pretese, possiamo dire, sempre senza pretese, che L’aria che tira Stasera merita senza alcun dubbio il podio tra le trasmissioni del genere viste in stagione. Un genere che quest’anno definire contaminato è poco; il che accresce la riuscita della maga Merlino. Myrta, s’intende.
1. MisterGrr ha scritto:
10 giugno 2014 alle 13:27