Maddalena Corvaglia ha vinto anche la seconda puntata di Si può fare!, stracciando letteralmente un’impacciata Federica Nargi nella prova della Pole Dance. L’ex velina bionda, incurante dei lividi sul corpo causati dalle prove, avrebbe di sicuro continuato la sua scalata alla vittoria scegliendo altre prove di resistenza fisica, nelle quali eccelle, ma la produzione probabilmente non voleva una vincitrice annunciata. Carlo Conti l’ha così “costretta” ad esibirsi la prossima settimana in un sensuale Burlesque, che poco le si confà. Una forzatura che non solo non si può fare, ma non s’aveva da fare.
Si può fare!: Pippo Baudo gioca al maniaco sessuale
Ma non è stata questa l’unica nota stonata emersa nella puntata andata in onda ieri sera, nella quale il tono dello spettacolo è calato rispetto all’esordio, come pure gli ascolti, che però hanno fatto registrare un buon 18.63%. A fronte di prove più divertenti rispetto a quelle della prima puntata, il clima di irriverenza che tanto ci era piaciuto è sfociato in una sorta di caciara con continue battutine sessuali che dopo un po’ stancano e lasciano il tempo che trovano.
Re di questo andazzo è un insolito Pippo Baudo, che per il suo ruolo di giurato ha deciso di tenere un profilo molto diverso da quello del conduttore paterno e rassicurante che tutti abbiamo imparato a conoscere negli ultimi cinquant’anni: in Si può fare! viene fuori come il caro vecchio Fantozzi alla vista delle signorine, confuso tanto da non riuscire a ricordare il nome di Karin Proia, bramoso dinanzi alle grazie della Nargi, invitato dal conduttore a voltarsi durante il numero di Burlesque forse per evitargli l’infarto. Complice di Baudo in questa deriva è la pur simpaticissima Amanda Lear, che la scorsa settimana l’aveva già inquadrato come “maniaco sessuale” e che ha elogiato le “chiappe pazzesche” dei ballerini di flamenco e, dinanzi ai giochi di magia in cui andavano e tornavano colombe bianche ha sentenziato “anche a me piacerebbe far sparire certi uccelli“.
Si può fare!: la comicità forzata di Marco Columbro e quella riuscita di Sergio Friscia
Altro personaggio fuori fase in Si può fare! è Marco Columbro, che con la partecipazione a questo show tenta il rilancio professionale ma fa troppi e continui sforzi per risultare simpatico e farsi notare, come nel suo numero di magia che voleva essere comico ma ha finito per provocare tristezza nei cuori dei telespettatori e della giuria. Idem Massimiliano Ossini, che tenta in tutti i modi di fare battute che però nessuno capisce e coglie al volo. E tristezza l’ha provocata anche lo scherzo che Carlo Conti e Karin Proia hanno fatto alla giuria e al pubblico: l’attrice, colpita da un forte mal di gola, ha affrontato in playback la prova lirica facendo credere che la voce fosse sua quando era della Callas.
Ad animare davvero gli studi della Dear c’è però Sergio Friscia, esplosivo e coinvolgente, che in questo programma è per Carlo Conti la spalla comica che Gabriele Cirilli è stato in Tale e Quale show, ma con una presenza più misurata e contenuta rispetto all’attore di Sulmona. Sempre impeccabile Yuri Chechi, ieri sera coinvolto da Carlo Conti in un’esibizione estemporanea perfettamente riuscita.
Quanto alle esibizioni dei vip, il livello di preparazione è rimasto costante rispetto alla prima puntata, con picchi interessanti come i cambi d’abito della Hessler e i numeri di magia di Catherine Spaak, ed altri bassissimi, tipo la penosa prova lirica di Andrea Lo Cicero. I dodici concorrenti si impegneranno di più per la prossima puntata, le cui prove si preannunciano più artistiche? E svanirà questo clima alla Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda?
1. Stono2746 ha scritto:
10 maggio 2014 alle 13:05