Pupetta – Il Coraggio e la passione. Il Capo dei capi. L’onore e il rispetto. Baciamo le mani. Sangue caldo. Il peccato e la vergogna. Tutte fiction che raccontano il crimine dal punto di vista dei criminali, che ne indagano le debolezze, ne mettono in scena le “ragioni”. Tutte fiction in cui lo sbirro è il nemico che pretende di fermare l’ascesa, la vendetta, il riscatto del protagonista. Tutte fiction Mediaset.
Berlusconi accusa la Rai di fare pubblicità alla Mafia
Eppure Silvio Berlusconi, che di Mediaset è fondatore, non lo sa. O forse non ci ha pensato quando, in occasione della conferenza stampa sulle politiche per la cultura svoltasi nella sede di FI mercoledì 7 maggio 2014, ha espresso il suo desiderio di veder detassate le imprese che si occupano di cultura affermando quanto segue.
“Non si tratta di fare pubblicità alla mafia come fa la tv pubblica, noi (di Mediaset, ndDM) questo non lo facciamo, noi facciamo fiction per promuovere l’Italia. Noi esportiamo i film”.
Le fiction sulla mafia targate Mediaset
Parole che sembrano dimenticare la storia recente di Canale 5, nella quale a farla da padrone nell’ambito della serialità sono state soprattutto le produzioni Ares Film e Taodue, nelle quali viene raccontata la malavita da angolazioni diverse ma sempre con la lente d’ingrandimento. E che hanno finito per innalzare ad icone personaggi violenti, come il Tonio Fortebracci interpretato ne L’Onore e il rispetto da Gabriel Garko, o la Rosy Abate cui presta il volto Giulia Michelini in Squadra Antimafia.
Un percorso netto, quello intrapreso dal Biscione, che nella scorsa stagione televisiva ha raggiunto una delle sue tappe più “alte” con la trasposizione in fiction di una vera storia di criminalità, quella che ha avuto per protagonista Assunta Maresca: con coraggio e con passione Teodosio Losito ha tirato fuori dai trascorsi della donna aneddoti e situazioni dipingendola in sceneggiatura quasi come un‘eroina d’altri tempi. Cosa che ha scatenato numerose polemiche e non è piaciuta neanche alla Maresca, coinvolta perfino nella conferenza stampa di presentazione della fiction.
Ora, lungi da noi voler difendere mamma Rai, ma a tanto non è mai arrivata. E la mafia l’ha raccontata, sì, ma dal punto di vista di chi ne è stato nemico o vittima, in una sorta di denuncia mediatica. Basti pensare a Giovanni Falcone – L’uomo che sfidò Cosa Nostra o al recentissimo Per amore del mio popolo – Don Diana. A cosa si riferiva allora Berlusconi con le sue parole? A quali titoli faceva riferimento? Se ne avete idea, o sospetto, fatecelo sapere.
1. Federico ha scritto:
9 maggio 2014 alle 13:52