8
aprile

UNA BUONA STAGIONE: ENNESIMA FICTION “GIA’ VISTA”

Una buona stagione - Ricardo Dal Moro

Prendete il tanto apprezzato filone della saga familiare, il profumo del mosto ed il fascino della vita di campagna stile Le tre rose di Eva, ma senza tutto quel sangue (siamo sempre su Rai1). Aggiungete un protagonista bello, coraggioso e parzialmente dannato e dei paesaggi a metà fra Un passo dal cielo ed un film di Rosamunde Pilcher. Mescolate tutto con molta, molta lentezza e otterrete la nuova fiction di Rai1 Una buona stagione (tutto sui personaggi) o almeno la sua prima puntata (stasera la seconda – qui le anticipazioni).

Certo è presto per i giudizi definitivi, ma se il buongiorno si vede dal mattino, questa fiction sembra fare del già visto il suo marchio di fabbrica. La storia del “figliol prodigo” scappato in Germania dopo aver causato la scomparsa di un parente stretto, e poi tornato per salvare ciò che resta dell’azienda di famiglia, l’abbiamo vista praticamente uguale nel recentissimo La mia bella famiglia italiana, coproduzione italo-tedesca con protagonista Alessandro Preziosi, andata in onda sempre sulla prima rete della tv pubblica lo scorso febbraio. Il burrascoso rapporto fra l’impulsivo Andrea (Ricardo Dal Moroqui maggiori info sull’attore) ed il più debole e austero fratello maggiore Jacopo (Alessandro Bertolucci), in Una buona stagione, ricorda quello fra i due fratelli Danieli di Rosso San Valentino, tanto per citare una delle “fonti” più recenti.

Se in Rosso San Valentino si voleva ricreare uno storico profumo e solo la protagonista bistrattata da tutti era in grado di farlo, in Una buona stagione solo il protagonista “maledetto” Andrea è in grado di preparare il misterioso vino che il fratello stava creando prima di morire a causa sua. Per il resto, nella nuova fiction Rai non manca nessuno degli ingredienti del più classico dei melò: c’è l’incontro casuale fra un lui e una lei che poi saranno legati dagli eventi della storia (Andrea Masci e la spavalda Marianne si incontrano in strada per via dell’ “originalissimo” espediente della gomma bucata, poi lei si scopre essere la figlia della futura acquirente della tenuta Masci). C’è anche il povero bambino orfanello talmente dolce e carino da risultare antipatico (il piccolo Gabriele Caprio, già protagonista proprio in Rosso San Valentino).

E poi gli immancabili flashback dei protagonisti, per chiarire il non detto, la figlia/nipote adolescente in crisi ed in love e la matriarca/patriarca della famiglia forte e sensibile, quasi sempre interpretata da un volto storico del cinema o della tv, in questo caso Ottavia Piccolo, tanto per dare l’impressione di un certo spessore recitativo. Ciò che non è stato detto è facile da immaginare, fra segreti, triangoli amorosi e qualche lacrima.

Una Buona Stagione: poca emozione

E’ vero che non sempre scarsa originalità è sinonimo di scarsa qualità o scarsa presa sul pubblico, spesso ai telespettatori piace essere “rassicurati” da ciò che già conoscono, a patto che li si sappia divertire e/o emozionare. Ma in Una Buona Stagione, per ora, di emozione se ne è sentita ben poca. Niente passioni travolgenti, nessuna vena noir, recitazione poco coinvolgente (forse anche perché buona parte dei protagonisti è doppiata), una generale lentezza nel ritmo narrativo ed un colpo di scena finale (Paolo è figlio di Andrea e non del defunto Riccardo) facilmente intuibile, che nemmeno la sceneggiatura ha saputo valorizzare.

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5 Commenti dei lettori »

1. Michele87 ha scritto:

8 aprile 2014 alle 19:15

Diciamo anche che questa era una di quelle serie lasciate in soffitta, realizzata anni fa, durante la pessima direzione Saccà e dunque era una fiction antecedente all’era Andreatta che dei miglioramenti, seppur minimi, li ha effettivamente portati alla fiction targata Rai (anche se siamo ancora ben lontani dalla sufficienza a mio avviso)



2. simonevarese ha scritto:

9 aprile 2014 alle 08:48

Mamma che noia questa fiction! La settimana scorsa l’ho “guardata” facendo mille altre cose sul cellulare e ieri sera alle 22 già dormivo. E’ lentissima, per nulla stimolante!!! Settimana prossima non metterò neanche per sbaglio su Rai1. Zzzzzzzzzz….



3. Marco89 ha scritto:

9 aprile 2014 alle 14:56

Prima della gestione Andreatta c’è stato Del Noce, non Saccà, che se non erro ha ricoperto la carica fino al 2008.
Questa fiction è stata quindi prodotta prima del 2008, anche prima dell’era Del Noce? 6 anni fa? Mi sembra molto strano.



4. marghe ha scritto:

10 aprile 2014 alle 17:27

No, la fiction se non erro è stata girata tra la primavera e l’estate scorsa



5. Marghe ha scritto:

10 aprile 2014 alle 17:29

Impossibile più di 1 -1 e mezzo fa



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