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BRACCIALETTI ROSSI: UNA STORIA CHE EMOZIONA SENZA ATTERRIRE IL PUBBLICO

Braccialetti Rossi

Braccialetti Rossi

Il successo di Braccialetti Rossi, fiction partita domenica scorsa in prima serata su Rai 1 con uno share del 20.02% e pronta a tornare questa sera con la seconda puntata (clicca qui per leggere le anticipazioni) sembrava piuttosto scontato. Del resto, i bambini sono un tema universalmente coinvolgente e se poi li racconti malati, fragili ma indomiti e molto più forti degli adulti se messi a contatto con le difficoltà della vita, allora ti appresti a vincere facile.

Braccialetti Rossi: un buon cast e una trama non scontata promuovono l’esordio

Ma riuscire ad emozionare il pubblico senza atterrirlo, nonostante la voce narrante sia quella di un bimbo finito in coma per aver seguito un consiglio dell’amorevole madre e in apertura si organizzi una festa per una gamba da amputare, causa tumore, non era poi così ovvio. Il rischio di finire nel pietismo e di “sfruttare” apertamente il dolore riflesso era dietro l’angolo e il successo dei numeri poteva non rispecchiare quello delle idee.

La fiction prodotta da Carlo Degli Esposti (qui la nostra intervista), invece, stando a quanto visto nella puntata d’esordio, è riuscita a sfuggire alla banalità e al sensazionalismo che una scenografia quale un ospedale pediatrico poteva scatenare. Merito di una scrittura nuova che mette al centro i bambini ma non li presenta affatto tutti buoni e vittime degli eventi, ma ne delinea anche di odiosi e fastidiosi, come Davide. Che quando lo vedi cascare al suolo dopo aver offeso tutti i compagni senza motivo ti sfugge un inopportuno ben ti sta, salvo poi scoprire che ha un padre più insopportabile di lui e nessuna madre che lo aiuti a non imitarlo.

Un racconto in cui l’unica licenza poetica concessa è quella degli incontri tra la vita e la morte che vedono il piccolo Rocco, in coma da otto mesi, confrontarsi con chi rischia di morire. Per il resto una narrazione ancorata alla realtà quotidiana, alle dure vicende dei giovani, protagonisti assoluti della trama, e agli inevitabili sensi di colpa degli adulti che stanno loro intorno, figure di contorno che però hanno tutte un loro senso. Tutti ruoli ben delineati ed affidati ad un cast convincente con pochi nomi noti, soprattutto tra le nuove leve che si mostrano però all’altezza della aspettative.

In che modo i sei membri del gruppo creato da Leo e Vale (qui l’intervista al suo interprete, Brando Pacitto) interagiranno tra loro e quale sarà il destino dei giovanissimi ricoverati? E’ questo ciò che il pubblico di Rai 1 vuole ora sapere: l’evoluzione di una storia che emoziona, raccontata con la semplicità della vita vera e dalla quale, però, almeno per fiction, non ci si aspettano brutte sorprese. I protagonisti, benché gravemente malati, devono salvarsi e preservare ciò di cui tutti abbiamo bisogno, ovvero la speranza. Sarà così?

Braccialetti Rossi: tutto sulla fiction di Rai 1

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BRACCIALETTI ROSSI – INTERVISTA AL PRODUTTORE CARLO DEGLI ESPOSTI

BRACCIALETTI ROSSI – VIDEO INTERVISTA A LEO (CARMINE BUSCHINI)

BRACCIALETTI ROSSI – VIDEO INTERVISTA A VALE (BRANDO PACITTO)

BRACCIALETTI ROSSI – VIDEO INTERVISTA A DAVIDE (MIRKO TROVATO)

BRACCIALETTI ROSSI – VIDEO INTERVISTA A ROCCO (LORENZO GUIDI)

BRACCIALETTI ROSSI – VIDEO INTERVISTA A TONI (PIO LUIGI PISCICELLI)

BRACCIALETTI ROSSI – LA RECENSIONE

BRACCIALETTI ROSSI – I PROTAGONISTI

BRACCIALETTI ROSSI – LA COLONNA SONORA

BRACCIALETTI ROSSI -  TUTTI GLI ARTICOLI DEDICATI ALLA FICTION

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4 Commenti dei lettori »

1. Fiore ha scritto:

2 febbraio 2014 alle 21:42

“Vincere facile ” nn direi proprio!! il tema è molto difficile e delicato! a mio avviso è stato trattato molto bene, in modo nn banale e melenso



2. nas ha scritto:

3 febbraio 2014 alle 00:48

a me la cagneria dei ragazzi mi ha atterrito eccome



3. Bedrie ha scritto:

5 marzo 2015 alle 22:30

Braccialetti rossi? Siiiiii i miei preferiti vi amo braccialetti



4. Lella ha scritto:

7 novembre 2016 alle 07:23

Bisognerebbe avere il coraggio di interrompere serie, che seppur con tante incongruenze e assurdità, hanno riscosso un grande successo, piuttosto che perseverare con trame sempre più assurde, caratterizzate da lungaggini e tempi morti che rendono il tutto molto noioso e soporifero. Dopo le precedenti serie, inoltre, mi sarei aspettata un salto qualitativo nella recitazione dei protagonisti che è ancora molto dilettantistica.



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