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gennaio

GLI ANNI SPEZZATI – IL GIUDICE: ALESSANDRO PREZIOSI VESTE I PANNI DI MARIO SOSSI

Alessandro Preziosi - Gli Anni Spezzati - Il Giudice

Questa sera e domani in prima serata su Rai1 andrà in onda Gli Anni SpezzatiIl Giudice, seconda miniserie della trilogia diretta da Graziano Diana, ambientata negli anni 70. Dopo aver visto la scorsa settimana Emilio Solfrizzi nei panni del Commissario Luigi Calabresi, questa volta toccherà ad Alessandro Preziosi vestire i panni del Giudice Mario Sossi, procuratore del Tribunale di Genova, sequestrato nel 1974 dalle Brigate Rosse. La sua storia si lega a quella del Procuratore Generale e suo fedele amico, Francesco Coco, interpretato da Ennio Fantastichini, che sacrificherà la propria vita pur di non consentire allo Stato di cedere al ricatto terroristico.

La storia di due amici che, in quegli ormai lontani anni settanta, hanno vissuto una tragica vicenda su posizioni solo apparentemente contrapposte: Coco e Sossi si sarebbero comportati allo stesso modo se i ruoli del difensore della legge e della vittima del sequestro delle Brigate Rosse si fossero invertiti. I due magistrati hanno affrontato la tragedia del terrorismo senza dimenticarsi di quello che erano: due servitori dello Stato, due amici, e due padri di famiglia. Nel cast della miniserie, che porta la firma del soggetto e della sceneggiatura di Diana, Stefano Marcocci e Domenico Tommasetti, troviamo Stefania Rocca nel ruolo di Grazia, la moglie del Giudice Sossi, Alessio Vassallo nel ruolo di un giovane collaboratore, e Anna Safroncik nella parte di un giovane Magistrato.

Gli Anni Spezzati – Il Giudice – Trama

Mario Sossi è uno dei Procuratori più competenti e brillanti del Tribunale di Genova. Il suo unico “torto” è quello di aver condotto le indagini e sostenuto la pubblica accusa nel processo alla brigata XXII Ottobre, una formazione dell’ultra sinistra genovese autrice di un barbaro delitto, ottenendo il massimo della pena per gli imputati. Da quel momento si scatena contro di lui una violenta campagna d’odio fatta di slogan urlati e scritti sui muri, in cui il giudice viene minacciato di morte. Il grado di allerta preoccupa i suoi più stretti collaboratori: il Procuratore Generale e suo fedele amico, Francesco Coco; il suo giovane allievo, Roberto Nigro, e naturalmente la moglie Grazia. Sossi però continua dritto per la sua strada e decide di non modificare le proprie abitudini. Non sa che Franceschini, Curcio e la Cagol, i tre fondatori del nuovo gruppo terroristico Brigate Rosse, stanno organizzando il suo sequestro.

Gli Anni Spezzati – Il Giudice – Foto

È la sera del 18 Aprile 1974 quando Sossi cade nell’agguato dei terroristi. Il magistrato viene rapito e rinchiuso in una villetta-carcere a Tortona. Partono immediatamente le indagini, rivolte verso i gruppi sovversivi di sinistra che operano in Liguria, senza approdare a nulla di concreto. Mentre Sossi durante la prigionia subisce un processo sommario per la presunta persecuzione della classe operaia che gli viene imputata dai brigatisti, in Procura Roberto e Claudia Maestrali, un giovane magistrato che si è appena unito al pool, lavorano fianco a fianco per trovare i responsabili del sequestro. Con un ultimo comunicato, i brigatisti pongono come condizione per il rilascio dell’ostaggio la scarcerazione degli otto condannati della brigata XXII Ottobre. Il governo respinge senza esitazioni quella richiesta. Roberto e Claudia tentano di convincere i colleghi a gestire la delicata situazione nel modo migliore per far liberare l’amico e collega, ma il loro potere è molto limitato.

Grazia, la moglie di Sossi, dopo accorati appelli caduti nel vuoto, presenta un ricorso alla Corte d’Appello per ottenere la scarcerazione dei brigatisti in cambio della libertà del marito. Nonostante il parere negativo di Coco, lacerato tra l’amicizia per l’amico e la consapevolezza che cedere al ricatto terroristico può minare l’integrità delle istituzioni, la Corte d’Appello dà il via libera alla scarcerazione provvisoria degli 8 brigatisti in cambio di quella di Sossi, a patto che l’uomo sia rilasciato in condizioni d’integrità fisica. Sossi viene rilasciato. L’uomo può finalmente riabbracciare la famiglia e i colleghi. I medici che lo visitano gli prescrivono una prognosi di 20 giorni accertando le sue precarie condizioni di salute. Quanto basta a Coco per annullare il patto con i brigatisti e non scarcerare i loro compagni. L’uomo è consapevole delle possibili conseguenze del suo gesto, ma è pronto a pagarne il prezzo. Sossi e Coco hanno nel frattempo un incontro chiarificatore, il giudice ha compreso le ragioni dell’anziano collega anche se hanno messo a rischio la sua stessa vita.

Gli inquirenti intanto chiudono il cerchio intorno ai brigatisti decapitando i vertici dell’organizzazione: Franceschini e Curcio vengono arrestati, mentre la Cagol rimane vittima di uno scontro a fuoco. I terroristi però si riorganizzano e individuano il prossimo obiettivo: Francesco Coco. Il magistrato viene ucciso, e con lui i membri della sua scorta. Il Paese perde così uno dei suoi uomini più valorosi, ma l’eroico sacrificio di Coco consente allo Stato di non cedere al ricatto terroristico e di rispondere con fermezza a chi voleva abbattere i principi della democrazia.

[GLI ANNI SPEZZATI – IL COMMISSARIO]



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1 Commento dei lettori »

1. Michele ha scritto:

13 gennaio 2014 alle 18:18

Una vera e propria sfida….. TRA POVERACCI: su Rai 1 la seconda parte de ”Gli anni spezzati” e su Canale 5 la seconda puntata de ”Il peccato e la vergogna”; se un turista straniero in visita in Italia decidesse questa sera di non uscire e guardare la tv del nostro paese si renderebbe conto dello stato pietoso in cui versa la fiction italiana odierna…



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