Ce l’ha fatta. Dopo dieci puntate e nove diverse esibizioni, più o meno riuscite ma sempre caratterizzate da grande voglia di stupire e mettersi in gioco, Fiordaliso ha vinto una serata di Tale e Quale Show. La prima del torneo in tre tappe che eleggerà il campione tra i campioni, torneo al quale la cantante è stata ammessa solo grazie al forfait di Kaspar Capparoni, impossibilitato a proseguire nella gara. Il pubblico l’aveva, infatti, eliminata.
Tale e Quale Show 3: prima Fiordaliso, secondo Giò Di Tonno
Una prova che potremmo definire mastodontica, viste le dimensioni alle quali gommapiuma e trucco hanno portato la gracile Fiordaliso per trasformarla in Aretha Franklin: un lavoro talmente ‘corposo’ che la cantante ha voluto accanto a sé per l’esibizione finale tutti i truccatori del programma, mentre il loro lavoro si scioglieva sul suo volto facendola sembrare appena uscita dal film Il professore matto.
Una bella serata di spettacolo e di celebrazione dei volti storici della musica italiana ed internazionale: a parte l’ottima Shakira proposta da Silvia Salemi, tutti gli altri imitati questa sera provenivano da un tempo passato che il programma ha voluto ricordare, in una serata già interamente dedicata alla raccolta fondi per la Sardegna. Un’iniziativa solidale della quale però Carlo Conti si è giustificato qualche volta di troppo, quasi a sedare eventuali polemiche sulla messa in onda del suo show canterino in una giornata di lutto nazionale. Una mossa comunque condivisibile, che ha unito l’utile al dilettevole, anche se del tutto incoerente con le precedenti decisioni di sospendere la messa in onda di programma come l’Eredità, sempre di Carlo Conti, e Affari Tuoi (Insinna, a proposito, è stato il quarto giurato).
La mancanza di Riccardo Fogli e Chiara Noschese, concorrenti eliminati la scorsa puntata, non si è fatta sentire mentre avremmo sentito quella di Capparoni, se non si fosse palesato almeno come ospite d’onore tra i concorrenti (fuori gara). Tutti molto bravi e truccatissimi per dare vita ad imitazioni complicate e nel complesso riuscite, in particolare quella del vincitore della terza edizione, Attilio Fontana, con la sua prima prova internazionale nella quale ha perfettamente imitato il vecchio Sting, e quella di Giò Di Tonno, che ha commosso la giuria con il suo ricordo di Pierangelo Bertoli classificandosi secondo.
Come sempre divertenti e alla mano Fabrizio Fizzi con il suo Tony Dallara e Amadeus con la sua riproposizione di Giorgio Gaber; prima prova al maschile invece per Clizia Fornasier che, dopo tante e particolarissime voci femminili, ha interpretato l’idolo di sua madre e sua nonna, Mal. Alzi la mano, poi, chi, nell’ascoltare Serena Autieri che dava vita a Lara Fabian e al suo Adagio, non ha pensato automaticamente ad Elhaida Dani, che con quel brano si è conquistata la vittoria a The Voice. Poco credibile, infine, la voce di Venditti proposta da Paolo Conticini, mentre l’aspetto si avvicinava pericolosamente; insoddisfacente, come purtroppo quasi sempre, la performance di Roberta Lanfranchi, che ha dato vita ad un’improbabile Raffaella Carrà.
Con la quadrupla imitazione di Gabriele Cirilli, che ha fatto rivivere gli Abba, è stata portata a casa un’ennesima mission impossible. La prossima settimana l’amico di Tatiana dovrà ripetere l’esperimento (riuscito!) con Albano e Romina imitando contemporaneamente Wess e Dori Ghezzi. Ma l’attesa è tutta per Amadeus: già ridiamo, affettuosamente, per la prossima ‘performance’. Il conduttore si trasformerà in Amanda Lear!
1. Elena ha scritto:
23 novembre 2013 alle 11:41