Il momento che più lo diverte è quello “della cantina, quando hai perso tutto e sei con i tuoi amici“. Perché è da lì che si riparte con nuovi progetti, spinti dall’adrenalina. Francesco Facchinetti ci è passato più volte, lui che ha conosciuto grandi successi ma anche momenti di fallimento professionale. Ospite di Reputescion, su La7, l’artista si è raccontato ad Andrea Scanzi e ha ripercorso alcuni tratti significativi della sua carriera, a partire dall’insuccesso di Rai Boh, il suo programma chiuso dopo una sola puntata.
“E’ stato un programma di sperimentazione, abbiamo provato a fare qualcosa di nuovo. Avevamo bisogno di più spazio e tempo. Non non ci è stato dato… La poca fiducia da parte dalla rete è stata la cosa più spiacevole di quello che è accaduto“
ha raccontato Facchinetti, ricordando però che lo show fece molto discutere sui social network. E riferendosi all’esperienza di Star Academy, talent chiuso anzitempo e senza la proclamazione del vincitore, ha commentato: “senza criticare chi ha fatto molto meno ascolti di me, posso dire che io non ero a fuoco e che il programma non era a fuoco“. Ora Francesco fa l’imprenditore e il talent scout, e non è detto che nel suo futuro ci sia necessariamente la tv. Anche perché il suo contratto con la Rai è scaduto. Al riguardo, l’artista ha spiegato:
“Il mio rapporto con la Rai, che è durato sette anni, è terminato. In questo momento sono libero e non ho più l’angoscia di dover fare per forza tv“. Facchinetti ha anche raccontato di aver suggerito a Giorgio Gori l’acquisto di Un minuto per vincere (“Savino lo fa molto bene“) e su The Voice – programma che, secondo indiscrezioni, potrebbe essergli affidato (ma a noi di DM non risulta affatto) – ha detto: “credo che abbia bisogno di mutare per il mercato italiano (…) però è un programma che farei ben volentieri“.
Su La3, Francesco ha anche detto la sua sulle edizioni di XFactor in onda su Sky, evidenziandone la differenza rispetto a quelle da lui condotte sul servizio pubblico. “Penso che questo XFactor non sia quello che andava su Rai2. Il nostro era un programma da Rai, il loro è un programma anglosassone” ha detto l’artista, rivelando di aver rifiutato la proposta di conduzione da parte di Sky, per non tradire l’azienda di Viale Mazzini che lo ha allevato. “Quel tipo di programma non sarei stato in grado di condurlo” ha aggiunto.
Ora nuovi progetti attendono l’artista, che tuttavia non ha voluto anticipare nulla sul suo futuro. Sia esso davanti alle telecamere o altrove, sembra che anche stavolta il “momento della cantina” abbia funzionato.
1. Ale ha scritto:
29 ottobre 2013 alle 08:42