Canale 5 apre la nuova stagione televisiva affidandosi a due regine indiscusse della fiction italiana come Sabrina Ferilli e Virna Lisi. Entrambe sono le protagoniste di Baciamo le mani – Palermo-New York 1958, fiction a marchio Ares diretta da Eros Puglielli, in onda da questa sera alle 21.10. La casa di produzione di Alberto Tarallo sembra aver sposato in pieno la celebre frase pronunciata dal principe di Salina ne Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa: “Tutto cambia affinché nulla cambi”.
La serie in 8 puntate riprende, infatti – pur variando location e protagoniste – soggetti, trame, e filoni già ampiamente sfruttati in altre produzioni Ares. Del resto le fiction di Tarallo o si amano o si detestano. Ma una cosa è certa: vuoi per passione o per il gusto di deriderle (citofonare Pupetta – Il Coraggio e la Passione), non lasciano mai indifferente il pubblico.
Anche in Baciamo le mani, ambientato agli inizi degli anni ‘60 tra la Sicilia e l’America, vedremo – c’è da scommetterci – la quinta essenza del melodramma, una fiera degli eccessi, dove tutti i sentimenti e gli stati d’animo vengono abbondantemente esteriorizzati. Il bene contro il male, i buoni contro i cattivi, in un trionfo di teatralità ormai familiare ai cultori del genere.
Baciamo le mani – le foto
Baciamo le Mani – la trama
Baciamo le Mani racconta la storia di Ida, interpretata da Sabrina Ferilli, e di Agnese, cui dà il volto Virna Lisi, due donne coraggiose, che, in modi piuttosto diversi, cercano di contrapporsi al potere mafioso. In Sicilia Ida, insieme al figlio Salvatore (Christian Roberto), è costretta a scappare da don Cesare Romeo (Luigi Maria Burruano), un boss locale che, dopo averle ucciso il marito, vuole eliminare anche lei. In America, invece, Agnese, vedova con quattro figli oramai adulti, è la proprietaria di una redditizia macelleria sulla quale ha messo gli occhi Gillo Draghi (Burt Young), influente padrino della Little Italy.
Ed è proprio a New York, dove Ida fugge con il piccolo Salvatore desiderosa di una nuova vita, che i destini delle due donne si incrociano. Ida sposa Pasquale (Massimo Bellinzoni), il figlio maggiore di Agnese, ma fin da subito le due donne entrano in conflitto: dalla genuinità dei sentimenti di Ida per il nuovo marito alla gestione degli affari e il modo giusto di fronteggiare la mafia, Ida e Agnese hanno opinioni e modi di affrontare le cose completamente opposti. Ida crede nella legge e nella giustizia e, dopo tanti tormenti, è riuscita ad ottenere la condanna di don Cesare e vorrebbe denunciare ogni sopruso di don Gillo nella comunità di Little Italy.
Agnese, invece, ritiene che, per proteggere i suoi figli e ciò che ha costruito in tanti anni di lavoro, non si possa affidare alla giustizia, ma debba fidarsi solo di se stessa e degli amici più stretti, perciò, anche se non intende piegarsi alle richieste di Gillo Draghi, vuole agire a modo suo. Tuttavia, la mafia colpirà duramente Agnese in ciò che le è più caro, e quando don Grillo eliminerà senza pietà i suoi figli maschi uno dopo l’altro, le due nemiche diventeranno alleate e, insieme, si batteranno affinché più nessuno a Little Italy debba chinare la testa e baciare le mani in segno di rispetto e sudditanza al potere mafioso.
Ferilli e Lisi di nuovo insieme dopo Le Ali della Vita
Non è la prima volta che Sabrina Ferilli e Virna Lisi recitano insieme. Tredici anni fa furono le protagoniste della fortunatissima miniserie Le Ali della Vita. La fiction, in onda il 21 e 23 marzo del 2000, venne seguita nel suo primo appuntamento da 6.842.000 telespettatori con uno share del 23.97%. La seconda puntata portò invece a casa un ascolto record di 9.640.000 col 36.66% di share. Il film tv ebbe nella serata finale un picco di ascolti in valori assoluti di 11.654.000 spettatori alle 22,47 e in valori percentuali del 57,53% alle 23.01. Un successo senza precedenti per Canale5, replicato anche dalla seconda stagione della miniserie, dal titolo Le Ali della Vita 2, che trasmessa il 26 e 28 novembre del 2001 ottenne, nelle due puntate, una media di circa 8 milioni di spettatori e del 30% di share. Numeri decisamente importanti che difficilmente potranno essere replicati in un contesto televisivo profondamente mutato come quello attuale. Va detto però che le fiction Ares già in passato hanno rivelato non poche sorprese sul fronte Auditel.
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1. gè95 ha scritto:
2 settembre 2013 alle 20:38