Il termine Zen non si riferisce all’insieme di scuole buddhiste giapponesi, ma è il cognome di origine veneziana dell’ispettore Aurelio, protagonista giustappunto de Le inchieste de l’ispettore Zen. Attenzione però, se leggendo il titolo vi sembrerà di ritrovarvi di fronte all’ennesimo detective della tv, vi sbagliate di grosso. Basta, infatti, seguire i primi minuti della nuova serie di Canale 5 per rendersi immediatamente conto che la fiction in questione ha ben poco da spartire con altre fiction nostrane, e non solo quelle di stampo investigativo.
La cura della fotografia, un sapiente intreccio tra storie verticali e orizzontali, la dinamicità della regia e la caratterizzazione dei personaggi, fanno trasparire da subito la natura internazionale del progetto. La serie è, infatti, prodotta dalla BBC in collaborazione con la ZTF tedesca e con la RTI del gruppo Mediaset. Protagonista delle vicende, nei panni di Aurelio Zen, è un più che convincente Rufus Sewell, in grado di regalare all’ispettore quel giusto mix di fascino e ironia, e un’ambiguità tale che al termine del primo episodio ancora non ci permette di inquadrarlo perfettamente. Al suo fianco l’amico ispettore, Gilberto, interpretato da Francesco Quinn (a cui la serie è stata dedicata in seguito alla prematura scomparsa), e la bella Tania Moretti, cui dà il volto Caterina Murino, quasi sconosciuta al pubblico televisivo italiano, ma da tempo apprezzata dai più lungimiranti produttori stranieri.
Come nei romanzi di Michael Dibdin, da cui la serie è tratta, la storia si svolge a Roma. Una Capitale irriconoscibile, nella quale l’immagine da cartolina si arricchisce di ambientazioni cupe e cariche di mistero. E’ qui che si muovono intrighi politici e sette segrete, la cui evoluzione animerà i due restanti episodi. Un prodotto dunque più curato e ricercato rispetto alla media delle fiction Mediaset, che proprio per questo motivo potrebbe non trovare il pieno consenso del pubblico di Canale 5, abituato a prodotti dallo stile narrativo ma anche visivo, decisamente più elementare, come dimostrato dal successo della recente e a dir poco dozzinale miniserie Pupetta – Il coraggio e la passione.
In attesa di capire quale sarà il responso dei telespettatori, vediamo insieme le anticipazioni del secondo appuntamento in onda sempre su Canale 5, domenica 14 luglio alle 21.30.
Nel secondo film tv intitolato La Cripta, il noto personaggio Umberto Ruspanti è trovato morto sotto un ponte vicino al Tevere. La sua morte sembra avere tutte le caratteristiche di un suicidio. In realtà c’è chi nutre dubbi in proposito e richiede i servizi dell’ispettore Zen per investigare a fondo. L’ispettore Zen però è un cane sciolto e si forma ben presto una sua opinione al di là delle pressioni: Ruspanti è stato spinto giù dal ponte. Il signor Garruso, amico e avvocato di Ruspanti, lo informa che il suo assistito teneva una cassetta di sicurezza ed era in procinto di vendere informazioni a qualcuno. Zen è quindi avvertito che potrebbe essere coinvolta un’organizzazione criminale segreta, di cui però nessuno sembra voler parlare, tranne Arianna, una escort amica della vittima. Nel frattempo, la vita privata di Zen è sempre piu’ complicata. Tania Moretti ha deciso di lasciare il marito e trovare un proprio appartamento e sembra anche flirtare con uno degli altri detective colleghi di Zen, perché’? La moglie di Zen chiede il divorzio mentre una p.m. molto attraente ha chiaramente messo gli occhi su di lui.
1. Luigi ha scritto:
7 luglio 2013 alle 23:32