Se diciamo “La Bionda e la Rossa“, vi vengono in mente:
1. Due qualità di birra
2. Marilyn Monroe e Rita Hayworth
3. Emma e Noemi
Se avete risposto 1), magari un bicchiere d’acqua ogni tanto bevetelo e moderate l’uso di alcolici. Se avete risposto 2), non vogliamo stare lì a impicciarci delle vostre carte d’identità, ma… siete vintage. Se invece avete risposto 3), siete degni lettori di DM. Parliamo infatti delle due cantanti che allo “stato di talent” hanno cancellato la voce “concorrente” e modificato una con quella di direttore artistico, l’altra con quella di coach. Una nella dodicesima stagione di Amici, il talent che l’ha vista trionfare nel 2010, l’altra nella prima di The Voice su Rai2, dopo aver partecipato, sulla stessa rete, alla seconda edizione di XFactor nel 2008. Una si confronta con Miguel Bosè. L’altra con Piero Pelù, Raffaella Carrà e Riccardo Cocciante.
Abbiamo deciso di metterle a confronto. A parole. La prima è umiltà. La pronunciano entrambe, con sincerità, ma la esternano in maniera differente. Emma con la declinazione di tutti i luoghi comuni del mondo. Più uno. Noemi mostrando una certa insicurezza. Lu core. E’ la parola di Emma. L’ha pronunciata più volte lei di un cardiochirurgo. La grinta. La hanno entrambe. Quella di Noemi è più interiore, quella di Emma è di diaframma e, stando ai decibel, la cantante salentina è grintosissima. Stando ai movimenti, pure. Il mentore. Se parlate male di Emma a Maria De Filippi è possibile che la vostra testa resti schiacciata nella busta di C’è posta per te. Se parlate di Noemi a Morgan. Noemi chi? Il look. Non bisogna essere posseduti dallo spirito di Coco Chanel per notare che entrambe stanno alla moda come Lapo Elkann al congiuntivo. Il gossip. Finché Noemi non si fidanzerà con Alessandro Pess e finché lui non la tradirà con la Carrà, la parola è tutta di Emma. Suo malgrado.
Il pubblico. Il rapporto tra Emma e i suoi fan ha caratteristiche comuni con quello che i fedeli hanno con il Papa. Quello di Noemi risulta invece più ancorato al razionale. Sanremo. Nella stessa edizione, Emma è arrivata prima. Noemi terza. Insomma, due percorsi artistici simili, due ragazze con caratteri forti e decisi. Con l’inizio del Serale di Amici e quello delle Battles di The Voice, le vedremo concretamente al lavoro e potremmo aggiungere un’altra parola. Anzi tre per Noemi. Capacità di “allenare”. E quattro per Emma. Capacità di dirigere artisticamente.
E voi, al momento, chi preferite?
1. Candy ha scritto:
30 marzo 2013 alle 15:47