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febbraio

PIF A DM: CON IL TESTIMONE FACCIO DOMANDE CHE NELLA VITA NON PORREI MAI. IL PD DOVREBBE AMMETTERE DI NON AVER CAPITO NIENTE, SOGNAVO RENZI PRESIDENTE CON I GRILLINI IN PARLAMENTO

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Il mondo e le sue sfaccettature viste dall’occhio di una telecamera, con lo sguardo attento e disincantato di Pif. La ‘formula segreta’ de Il Testimone è sempre quella: far sorridere e riflettere mostrando al pubblico alcune storie di vita vissuta che hanno come protagonisti personaggi famosi o gente comune. Da lunedì prossimo, 4 marzo, il programma di Pierfrancesco Diliberto tornerà in onda su Mtv alle 22.50 con sedici nuovi appuntamenti. Alla vigilia del debutto, abbiamo intervistato l’ex iena, che dopo cinque stagioni non ha perso la voglia di indagare la realtà a modo suo.

Qual è il motore di tutto?

E’ la curiosità. Quando giro Il Testimone faccio delle domande che nella vita non porrei mai, perché in realtà sono un tipo abbastanza timido. La telecamera però mi permette di superare l’imbarazzo, secondo un meccanismo molto noto nel mondo dello spettacolo.

Nei sedici appuntamenti in programma verranno affrontati vari argomenti. Tra tutti, ne hai uno particolarmente a cuore?

In ogni edizione ho sempre realizzato una puntata sulla mafia perché è una cosa che mi tocca particolarmente, essendo io palermitano. Raccontare in tv le storie di chi non paga il pizzo o si ribella alla criminalità organizzata è anche un modo per far capire che queste persone non sono sole e che i mafiosi sono al centro dell’attenzione. Poi, se tra un’edizione e l’altra mi capita di leggere un articolo interessante o di vedere un servizio curioso al tg, anche questo può diventare uno stimolo… Non c’è un ordine preciso nella scelta degli argomenti.

Hai debuttato come Iena ed ora fai il Testimone su Mtv. C’è continuità tra le due esperienze?

A Le Iene mi ero stancato di fare le candid, dopo tanti anni non mi divertivano più. Però non avrei potuto fare Il Testimone se non avessi intrapreso quell’esperienza, che mi ha insegnato ad affrontare la realtà in un determinato modo, cioè riprendendo e raccontando tutto quello che succede, anche ‘dietro le quinte’.

Quanto conta il retroscena?

Molto, perché ha una conseguenza sul rapporto che si crea tra intervistatore ed intervistato. Ti faccio un esempio: durante un’intervista a Matteo Renzi mi è capitato che si danneggiasse la cassetta della registrazione… Io non ho tagliato quella parte ma anzi l’ho mostrata, documentando il mio disagio ma anche il feeling che si era creato con Renzi, il quale iniziò a prendermi in giro. Non dico che la tv si debba fare così sempre e comunque, però, se si vuole raccontare la realtà, credo che questo sia un modo più giusto per farlo.

A proposito di Renzi: cosa pensi del risultato delle recenti elezioni?

La dirigenza del Pd dovrebbe dire: “scusate non abbiamo capito niente, ce ne andiamo”. Con tutti i punti a vantaggio che avevano non era possibile perdere… E’ evidente che così non funziona. Il mio sogno sarebbe stato vedere un vero tsunami in politica, con Renzi Presidente del Consiglio e i grillini in Parlamento.

La tua esperienza professionale a Le Iene e poi ad Mtv ti accomuna in qualche modo a Fabio Volo, anche se siete due personaggi apparentemente diversi. Almeno in ambito pubblico…

(sorride, ndDM) Io non credo a chi dice di distinguere il personaggio pubblico dalla vita privata, perché in realtà sono convinto che il personaggio pubblico rispecchi sempre una parte di te. E’ un meccanismo che involontariamente scatta per tutti. Quello che vedete al Testimone sono io, e così accade anche per Fabio… Poi ovvio che uno si comporta diversamente se è a casa da solo o su un palco davanti a 20mila persone.

Sappiamo che hai anche realizzato un film di prossima uscita: di cosa parla? E quando lo vedremo nelle sale?

E’ una storia tragica ma con sfumature comiche, in cui parlo della mafia in Sicilia filtrata con gli occhi di un bambino. Io stesso farò parte del cast, assieme a Cristiana Capotondi, Ninni Bruschetta e Claudio Gioè. Anche Teresa Mannino ha recitato una piccola parte, ma purtroppo è stata tagliata in fase di montaggio. Il film è finito, mancano alcuni dettagli tecnici e stiamo decidendo quando farlo uscire.

Il tuo debutto nel mondo del cinema lo vedi come un punto di arrivo o come un’esperienza circoscritta?

Da sempre il mio sogno è stato quello di fare regista cinematografico, poi ho fatto tv ed è andata bene. Nel futuro? L’ideale sarebbe fare un programma televisivo tra un film e l’altro. La tv e il cinema hanno due linguaggi diversi, una è più immediata l’altro ha tempi di realizzazione che sembrano un’eternità!

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1 Commento dei lettori »

1. titi ha scritto:

27 febbraio 2013 alle 22:00

Mi manca TRL su MTV …. il testimone ottimo prodotto per MTV



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