11
febbraio

SANREMO 2013: LO SPY FESTIVAL

Silvio Berlusconi

E noi che pensavamo fosse ossessionato dalle donne. E, invece, no. L’ossessione di Silvio Berlusconi si è concentrata su Sanremo 2013. Parliamo del Festival, ovviamente. Perchè se si fosse trattato di un santo, un attacco così frontale avrebbe rischiato di fargli perdere i voti dei cattolici in meno tempo di una seduta di bunga bunga. Se non fosse che i cattolici, adesso, sono occupati a pensare alle dimissioni del Papa. Berlusconi è terrorizzato dalla piega “culturale” che sta prendendo questo Festival, dove la figura della donna ha un ruolo diverso per davvero, i cantanti non sono quelli da “amore fa rima con cuore” e il conduttore è quello amico di Saviano.

E’ durante la puntata di Uno Mattina che Berlusconi lancia un nuovo attacco contro il Festival della canzone italiana, dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi. Il Cavaliere accusa la Rai di non aver voluto posticipare il Festival di un paio di settimane per permettere lo svolgimento della campagna elettorale, già gravata dall’odiosa legge sulla par condicio, che non gli permette di partecipare a tutte le trasmissioni cui vorrebbe presenziare. A causa di questa odiosa legge non potrà infatti partecipare alla Melevisione, a Geo&Geo e nemmeno a Uomini e Donne che glielo farebbe vedere lui ai tronisti come si corteggiano le donne. E, se avete pensato che volesse andare alla puntata degli over, siete degli ingenui.

Comunque, se il Festival dovesse diventare la Festa dell’Unità il 50% degli italiani non pagherebbe il canone. Il Cavaliere, tra un accenno allo spread di cui non dobbiamo preoccuparci e un altro ai condoni, butta lì l’ennesima provocazione, da imbonitore delle piazze piuttosto che da rappresentante di una coalizione in una campagna elettorale. L’evento prospettato d’altronde è irrealizzabile. Ormai, in ogni caso, la Festa dell’Unità è la Festa del Pd, quindi niente scuse. Andate a pagare il canone che già c’è la sopratassa.

E così dopo Anna Oxa, che aveva ipotizzato influenze della Madre Russia nella scelta dei cantanti, arriva anche Berlusconi a confermare l’esistenza di una minaccia rossa. E si, è possibile che Angela dei Ricchi e Poveri sia Mata Hari. E se spy festival deve essere, spy festival sia. Berlusconi vuole fare James Bond.

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4 Commenti dei lettori »

1. MisterGrr ha scritto:

11 febbraio 2013 alle 21:04

che palle!!!!



2. aleb ha scritto:

11 febbraio 2013 alle 21:33

Silvio, stai tranquillo: Benedetto XVI ha sabotato il festival dimettendosi ;) ! Comunque, faccio notare che “la Festa dell’Unità è la Festa del Pd” non è del tutto vero perchè le attuali feste del Pd non sono neanche paragonabili a quelle storiche dell’Unità a causa della crisi ideologica della sinistra: d’altronde, un Pd che vota YES allo smantellamento dell’articolo 18 ad opera di Monti dopo aver manifestato (con scenate isteriche collettive di massa) per anni contro Berlusconi, è ovvio che i “vecchi compagni” si sentano smarriti e quindi disertino le nuove feste del Pd. Fidatevi: io vivo in una terra rossa, anche se “di confine”, e so di cosa parlo…



3. amazing1972 ha scritto:

11 febbraio 2013 alle 22:05

da domani tutti parleranno del festival e le dimissioni del papa saranno già storia vecchia!



4. Markos ha scritto:

12 febbraio 2013 alle 08:46

ahah articolo spassoso!



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