L’obiettivo sarà mettere al centro le sette note. Le note spese, invece, si adegueranno ai tempi che corrono. Stavolta, anche il Festival di Sanremo dovrà fare i conti con gli effetti della implacabile “spending review“, e così la kermesse di Rai1 andrà in onda con un budget inferiore rispetto a quello degli anni precedenti. Qualche taglio, dunque, ci sarà, anche se i compensi dei principali protagonisti dello show saranno comunque a quattro o cinque zeri. Mica cotiche, insomma.
Stando alle indiscrezioni riportate da Il Giornale, il conduttore e direttore artistico del Festival 2013, Fabio Fazio, dovrebbe percepire un cachet di circa 600mila euro. Con ogni probabilità, ad essi si dovrebbero poi aggiungere gli introiti degli sponsor. Luciana Littizzetto, che salirà sul palco dell’Ariston in qualità di co-presentatrice, dovrebbe invece guadagnare una cifra attorno ai 350mila euro. Chachet di tutto rispetto, che sommati si aggirano attorno al milione di euro, ma inferiori rispetto a quelli dispensati nelle edizioni passate della kermesse. Non ne avrà a male il buon Fazio, che è attualmente uno dei personaggi Rai più pagati (quasi 2 milioni di euro l’anno, pare).
Lo scorso anno, il conduttore Gianni Morandi incassò un cachet di 800mila euro, più 500mila di telepromozioni. La sua spalla, il comico ed attore Rocco Papaleo, guadagnò 150mila euro (come Luca e Paolo nell’edizione precedente), mentre la modella Ivana Mrazova percepì “solo” 30mila euro per la sua presenza all’Ariston. Nel 2011, il cachet della coppia Belen Rodriguez – Elisabetta Canalis ammontò a 160mila euro a testa, ma la lunga storia del Festival annovera casi di ‘vallette’ ben più pagate. Con conseguenti polemiche.
Nel 2007, ad esempio, fece discutere il cachet percepito da Michelle Hunziker, intorno al milione di euro. Tra i conduttori più pagati degli ultimi anni c’è invece Paolo Bonolis, col suo stipendio a sei zeri (euro più, euro meno).
C’è poi il capitolo ospiti, che ha sempre richiamato l’attenzione delle cronache e degli analisti col pallottoliere alla mano. Per quanto riguarda l’edizione 2013 della kermesse, pare confermata la linea di sobrietà, con le sue scelte spiazzanti e forse un po’ di nicchia.
1. osservatore ha scritto:
6 febbraio 2013 alle 10:59