Torna a trovarci a distanza di un anno, alla vigilia della premiere di una nuova edizione delle sue Invasioni Barbariche. E se lo scorso anno si dichiarava stanca della tv, adesso ci spiega il vero motivo di quella stanchezza che l’aveva colpita. Ma Daria Bignardi, stavolta, si racconta e ci racconta qualcosa in più di sè, stupendoci in più di un’occasione.
Cara Daria, come mai rilasci solo interviste via email? Poca fiducia nel web o, più in generale, nel giornalismo?
Ma no anzi, ho domandato io se potevamo fare qualcosa sul web, soltanto che in questi giorni sono blindata a vedere i filmati e scrivere le interviste e se rispondo via mail posso farlo anche di notte o al mattino presto. Ora ad esempio sono le sette del mattino, ed è sabato. Preferivi che ti telefonassi?
Cosa rende bravo un giornalista?
Verificare tutto, scrivere bene, avere orecchio, essere corretto ed empatico.
Chi si avvicina al tipo di giornalismo che ti piace?
I giornalisti autori, come Emmanuel Carrere, o William Langewiesche. Il più bravo di tutti è morto, era Christopher Hitchens.
In tv ce n’è qualcuno?
Tantissimi: da Floris a Mentana a Lerner a Gabanelli ad Annunziata a Gruber a Tiziana Panella a Maggioni a Vianello a Formigli a Santoro a Sciarelli a Bianca Berlinguer… a un sacco di altri… anche Vespa, nel suo genere, la tv la sa fare. Fare bene la tv non è una scampagnata.
Tornano Le Invasioni. Stanca di riproporLe ancora una volta?
Per niente, anzi. L’anno scorso mi sentivo a pezzi poi ho scoperto che avevo avuto la mononucleosi, per quello ero uno straccio le prime puntate. Poi mi sono ripresa.
E’ un programma sempre diverso perché ‘riempito’ da parole e argomenti diversi a seconda degli ospiti?
Bravo.
Qual è la miglior puntata che pensi di aver realizzato?
Ho una memoria che fa schifo.. Però l’ultima dell’anno scorso mi è sembrata buona. C’era Bosusco, il fricchettone rapito in India, l’abbiamo beccato al volo a Mapensa mentre scendeva dall’aereo, poi Baricco, le gemelle Kessler, Michele Serra e Geppi. Un bel mix, no?
Quando, invece, Daria Bignardi non si è piaciuta?
Praticamente sempre. Non ricordo di essermi mai piaciuta se mi è capitato di rivedermi. Quando lo faccio mi metto a urlare: “Voce da gallina… Mostrooo… Che cavolo diciii?”
Bevi birra?
D’estate al mare bevo la Ichnusa.
Pensi che il pubblico abbia capito come sei?
Qualcuno sì, qualcuno no.
C’è un ospite ‘impossibile’ che vorresti intervistare a Le Invasioni?
Non so mai cosa rispondere a questa domanda. C’è di sicuro ma ora non mi viene in mente.
A proposito, gli ospiti della prima puntata chi saranno?
Matteo Renzi, Tiziano Ferro, Joe Bastianich, Bruno Barbieri e Carlo Cracco. E un nuovo scrittore che non avete mai visto: si chiama Lorenzo Amurri, è tetraplegico, ha scritto un libro bellissimo che s’intitola Apnea. E poi c’è Geppi che fa un monologo all’inizio della puntata: l’Agenda di Geppi.
Sognatrice o razionale?
Razionale e sognatrice.
Nella vita di tutti i giorni Daria Bignardi è come la si vede in tv?
Esteriormente no. Non mi trucco, mai messo i tacchi in vita mia, mi vesto male. Dentro credo di sì, abbastanza.
Hai pubblicato ‘L’acustica perfetta’. A te, cosa piacerebbe ‘ascoltare’?
Mi piacciono i suoni marini: onde, vento, gabbiani. Intendevi quello?
Lo sai che hai pubblicato su Twitter una foto del tuo gatto ma nello sfondo c’è una lettera a te indirizzata con tanto di indirizzo di casa tua?
Eh sì me l’hanno fatto notare, ma non mi sembra una tragedia. Non sono uno dei Beatles.
C’è un posto a Milano dove ti ‘rifugi’ quando vuoi staccare?
Il cinema.
Completa queste frasi:
Mercoledì, prima della diretta…
mando un sms a Mentana e gli chiedo di ricordare i miei ospiti.
La mattina mi alzo e…
faccio gli esercizi di fisioterapia per la spalla. Ho una tendopatia trascurata che sta peggiorando.
Non posso proprio rinunciare a…
coccolare i miei figli come se avessero sei mesi
Quanto mi secca che…
sia finito The Newsroom. Non trovo più una serie che mi entusiasmi.
Ah, se Berlusconi fosse…
in vacanza
Quando voglio che nessuno mi trovi…
spengo il telefono
Mi guardo allo specchio e…
Boh. Dipende dai giorni.
Per chiudere, fatti una domanda. E datti una risposta.
Domanda: “Che ore sono?” Risposta :” Le sette e mezza, sta facendo giorno”.
Ah, ti piace Marzullo?
Marzullo non lo vedo da parecchio, non lo so.
1. Cisky ha scritto:
22 gennaio 2013 alle 12:23