Grey's Anatomy 9
Donne molto vicine a davidemaggio.it usano questa serie come metro di valutazione per uscire con gli uomini. E’ vero, si tratta solo di medici, storie d’amore, miracoli e tragedie tra anestesie e laparoscopie, ma se, a conti fatti, guardare Derek (Patrick Dempsey) in tv sembra più appagante di cenare con uno dal vivo, un motivo ci sarà. Nessun uomo guarderà mai una donna come lui guarda Meredith (Ellen Pompeo). Anche se pure lo sguardo di Mark Sloane (Eric Dane) non è che lo danno via con i saldi. Tutta questa premessa per dare un consiglio agli uomini.
Evitate di chiedere a una donna di uscire stasera, lunedì 14 gennaio, perché, alle 21:00, Fox Life manda in onda la prima puntata della nona stagione di Grey’s Anatomy, il medical drama ideato da Shonda Rhimes (Private Practice, Scandal) che ha brillantemente superato qualsiasi crisi del sistema sanitario televisivo. Dunque, sì, siamo arrivati alla stagione numero 9. Con Grey’s Anatomy, tra repliche mandate in onda su Fox Life, quelle su Italia 1 e i passaggi su La7, si rischia sempre di fare un po’ di confusione. Molto spesso al posto del numero di stagione, ci si orienta in base ai morti, visto che più o meno ogni stagione si lascia dietro un cadavere o almeno uno che è stato lì lì per…
Quindi se l’ultimo morto che ricordate è il medico che nessuno aveva riconosciuto (meglio non fare nomi!), per prima cosa datevi una mossa perché siete davvero antichi, per seconda smettete di leggere perché siamo arrivati al punto in cui vi raccontiamo
dove eravamo rimasti con l’ottava stagione, includendo anche
i tre minuti tagliati da La7, quelli in cui c’è stato il cross over con Lost. Sono tutti morti. No, scherziamo. Immaginate che competizione per Jack con tutti quei medici sull’isola! Che poi con il fatto che lui e Derek hanno lo stesso cognome… vuoi vedere che…
Comunque, un aereo caduto c’è per davvero. Ed è quello su cui viaggiavano i medici del Seattle Grace. Eh sì, perché, ormai, sono tutti medici. Dopo nove stagioni, era pure ora che Meredith & friends smettessero di essere specializzandi. Le conseguenze della caduta dell’aereo saranno drammatiche per alcuni personaggi e illuminanti per altri. Chi di loro adesso lascerà davvero il Seattle Grace? Come reagiranno i personaggi all’ennesimo trauma e all’ennesima morte di uno di loro? E soprattutto, sarà Lexie (Chyler Leigh), per la quale abbiamo già pianto durante l’ultima puntata, l’unica vittima del disastro aereo o dovremo avere a portata di mano altri kleenex? Intanto in ospedale arriveranno altri tirocinanti, pronti a creare nuove dinamiche e nuove storie che ci terranno incollati al televisore.
Perché sì, è vero, gli ingredienti di Grey’s Anatomy sono gli stessi di tanti altri medical drama, ma, nonostante la longevità e qualche ’sciagura di troppo’, la serie non è mai caduta nelle banalità da soap opera, quella delle cose non dette, dei misunderstanding, degli equivoci, delle vendette. E soprattutto dei retropensieri, male incurabile delle sceneggiature seriali. I personaggi dialogano, proprio nel senso che si dicono cose e si scambiano pensieri, emozioni e paure. I protagonisti mostrano fragilità e insicurezze, ma mantengono anche quella piccole dose di cinismo che li fa sembrare reali e non personaggi di Beautiful attaccati allo stesso stereotipo da 8 milioni di puntate.
Quindi, che siate “derekiane”, “sloaniane” o uomini a cui una donna ha dato buca…. auguriamo a tutti voi una buona visione con la nona stagione di Grey’s Anatomy!
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1. marcko ha scritto:
14 gennaio 2013 alle 23:33