22
ottobre

MIRIAM LEONE A DM: IL SUCCESSO DELLA TV DI GUARDI E’ NELLA CASALINGHITA’ CHE C’E’ IN OGNUNO DI NOI. ANTONELLA CLERICI BUON MODELLO DI DONNA

Miriam Leone

Miriam Leone

Viso dolce, ma occhi accesi e vispi. Movenze delicate ma carattere da gladiatore. Siciliana doc e reginetta della bellezza italiana nel 2008, è una delle poche Miss Italia ad aver spalancato le porte che le sono state aperte dal concorso, fiondandosi a capofitto nel mondo dello showbiz. Ed ora, dopo soli 4 anni, Miriam Leone è una conduttrice apprezzata e, soprattutto, amata dal pubblico. Si racconta su queste pagine, durante una pausa del nuovo show di Rai 2, Wikitaly, che presenta insieme ad Enrico Bertolino.

Allora Miriam, dietro quel visino dolce, si nasconde un carattere spigoloso?

Il carattere è una cosa bella, positiva. Ti fa lottare per i tuoi ideali, i tuoi desideri, per i tuoi sogni. Altrimenti stai a poltrire sul divano.

Tu per cosa hai lottato?

Innanzitutto per conoscermi. La lotta più difficile è quella con se stessi per eliminare limiti, barriere e sovrastrutture che magari utilizzi per accontentare gli altri ma che non fanno realizzare se stessi…

Ci sono la velina bionda e la velina mora. Le rosse sono delle emarginate?

Io sono cresciuta con le novelle di Verga, da buona catanese. E c’era una novella di Rosso Malpelo che, poveretto, veniva maltrattato per via dei suoi capelli rossi. Si pensava che il color rosso fosse il colore del demonio. Spero che oggi non sia più cosi, che non si ammazzino più i gatti neri. Non siamo nel medioevo!

Ora sei impegnata televisivamente a Roma con Guardì e a Milano con Wikitaly. Roma o Milano?

Non posso scegliere.

Devi scegliere…

Se potessi avere un pezzo di Acireale, col mare, sarei la persona più felice del mondo.

Possibile che siate tutti paraculi?!?

Si lo siamo.

Hai un consenso importante. Non un caso unico ma decisamente raro. Qual è la ricetta?

Dovresti chiederlo ai tuoi lettori, sempre stupendi. So che mi hanno difeso anche quando sono stata attaccata. Io sono arrivata dietro lo schermo dopo essermi formata davanti; non sono arrivata a lavorare troppo giovane e, dunque, ho un’esperienza di vita vera. Ho fatto le cose che fanno tutti: l’università, i viaggi, le uscite… E porto tutto questo in tv senza mettermi il costume di scena. Cerco sempre di lasciare una parte di me a chi mi guarda.

Ci sono delle rinunce che hai dovuto fare per la tua carriera?

Il mare, la laurea (purtroppo non ce l’ho fatta a laurearmi ma sono contenta perchè il mio percorso universitario è stato un’esperienza bellissima), e poi un pochino la famiglia e il sonno. Dormo poco ma ce la faccio ancora.

Se non ci fosse stata Miss Italia che strada avresti tentato per raggiungere il mondo dello spettacolo?

Questa è una domanda da sliding doors. Non avrei saputo da dove cominciare, per chi viene dalla provincia le occasioni sono poche. Avrei continuato in una radio locale, mi sarei laureata, o avrei messo in un cassetto i miei sogni e mi sarei accontentata di una vita normale che sarebbe bella. Me ne sono accorta dopo aver lasciato la Sicilia. Ma noi siamo messo al mondo anche per viaggiare ed ora sogno di finire la mia vita con un aranceto, i fiori di zagara, il mare davanti. Non a caso il mio libro preferito è l’Odissea; è la parabola dell’esistenza.

Cosa rimane da fare prima di tornare nell’aranceto?

Mi manca l’atarassia, la saggezza e una certa età in cui una donna appende la gonna al chiodo e sta serena.

Sei una delle poche Miss Italia ad aver fatto una carriera importante. Ringrazi il concorso o ringrazi te stessa per essere riuscita a sfruttare la vittoria?

Tutte e due. Ringrazio il concorso perchè ti apre le porte. Ma è come se ti mettessero in mano un biglietto del treno: la valigia devi fartela tu, portando con te tutto ciò che può servirti durante il viaggio. Sarò grata a Miss Italia fino alla fine della mia vita.

Il primo contatto importante con chi l’hai avuto?

Il giorno successivo all’elezione sono andata al Tg1. E’ la prima volta che lo racconto. Non era mai accaduto prima che il Tg1 chiedesse a Patrizia Mirigliani di avere Miss Italia in studio. Siamo partiti in un pulimino io, l’ufficio stampa, un assistente e cinque giornalisti che mi riempirono di domande. Arriviamo a Milano, prendiamo l’aereo ma, arrivati a Fiumicino, scopro che mi hanno perso la valigia. Arrivo, quindi, senza le mie cose a Saxa Rubra e mi intervistò la Busi, nell’edizione delle 20, e mi fece una domanda sul corpo delle donne. Risposi testualmente: “Uso il mio corpo con la testa”.

Ma quale è stata la volta in cui hai detto: “cavolo mi sto giocando una bella opportunità”?

1-2 giugno 2009, prima puntata di Unomattina Estate. Quella notte ho pensato di scappare o farmi rapire per evitare la diretta. L’unica notte insonne negli ultimi 4 anni della mia vita, passata con batticuore e panico.

Come ci sei arrivata? Ti sei proposta o ti hanno chiamata?

Non mi sono proposta perchè le televendite di me stessa non so farle. Mi chiama Maria Pia Ammirati ad aprile, due mesi prima dell’inizio di Uno mattina, e mi chiede un incontro. Avevo fatto una buona impressione durante le mie ospitate a Unomattina, ero intervenuta rispettando i tempi e con un certo ritmo. Il caso volle che lei fosse in studio entrambe le volte che fui ospite e da lì si è ricordata. All’epoca ricordo che Patrizia Mirigliani, quando venne a sapere dell’interessamento della Ammirati, saltò dalla sedia. Io nello sconforto dicevo: “ma siete sicuri?”. E loro: “Si, si proviamo”. Quindi da metà maggio ho cominciato a fare vita di redazione, e da lì è nato un amore pazzesco verso quel tipo di vita. Anche per quanto riguarda Wikitaly, ad esempio, arrivo a Milano il martedi presto per stare con gli autori.

E Guardi?

Un altro momento importante è stato proprio quando venne Guardi ad UnoMattina Estate. In quell’occasione, mentre lui raccontava una cosa senza smettere di parlare, dovevo lanciare un filmato e gli autori fremevano affinchè lo facessi. Io allora ho aspettato che lui prendesse fiato e, quando lui ha respirato,  ho lanciato il filmato. A quel punto quando rientrammo in studio Guardì disse: “signorina lei ha osato interrompermi non lavorerà mai con me, mai!”. Io pensai: “è la fine”. E invece lui rimase colpito da questa cosa e mi chiamò per Mattina in Famiglia.

Hai influito il fascino da donna siciliana?

In quel caso ha influito il mio coraggio, la mia scelta di dare ritmo al programma. La televisione è musica: il filmato deve durare un minuto, le pause vanno fatte in un determinato momento, e c’è un tempo come uno spartito. Lui rimase colpito dal fatto che questa ragazzetta era riuscita a lanciare il filmato malgrado lui stesse parlando.

I rapporti tra te e Tiberio sono come quelli tra Magalli e la Volpe?

No, devo fare finta di non sapere. (ride, ndDM)

Che effetto fa trasmettere dal mitico studio 1?

Pazzesco. Quando arrivo alle 5.30 del mattino, frastornata, e vedo la scritta “Rai Radio Televisione Italiana” è sempre un’emozione.

Come mai una tv un po’ datata, come quella di Guardì, ottiene consensi maggiori rispetto alle novità?

Noi abbiamo sempre questa grande fame di novità che è umana. Ma l’essere umano è bipolare: vogliamo le novità, l’inglese, internet ma abbiamo anche voglia della mamma e della moglie a casa che ci fa trovare il pasto caldo. Nei programmi di Guardì c’è proprio questa componente umana di casalinghità che c’è in ognuno di noi quando arriva a casa e si mette in pantofole.

Non solo conduttrice ma anche osservatrice della tv…

Si, guardo molto televisione. Guardo tutto, faccio zapping, è uno dei miei interessi. La tv è uno specchio a volte deformato, a volte no, della realtà.

Cosa guardi in tv?

Guardo I Simpson, Blob. Per il resto lavoro su quattro produzioni diverse e non mi posso affezzionare alle serie. L’ultima alla quale mi sono appassionata è la prima stagione di Tutti Pazzi per Amore. Sul fronte varietà mi piace moltissimo Wikitaly (ride, ndDM), poi Le iene ma anche Pechino Express che, pur non essendo un varietà, ha qualcosa di innovativo, fotografia da documentario, ritmo.

Cosa porta una conduttrice “tradizionale” a provare un’esperienza come quella di Wikitaly?

E’ una scelta che ho fatto con entusiasmo per sperimentare registri diversi. E’ un programma comico ma anche satirico, ed Enrico (Bertolino, ndDM) ha un’intelligenza sopraffina, dice sempre la battuta giusta al momento giusto. Ogni cosa che prendo la riporto da un’altra parte, non esiste una scuola per questo mestiere, la scuola è il palco. Quante più cose diverse riesci a fare, ovviamente nelle tue corde, più ne esci formata e più hai il baricentro di quello che sei.

Sei religiosa?

Sì.

Credi magari che ci sia qualcosa di superiore?

Non mi aspetto una ricompensa per quello che sto facendo oggi, vivo per la vita non per la vita ultraterenna. Cerco di essere corretta nel presente, il dopo è un mistero e non si sa quel che accadrà.

Una come te non dovrebbe avere nemici.

Come dicevo, l’essere umano è bipolare, fatto di luci e ombre, è naturale che tutti stiano sul gozzo a qualcuno.

Hai litigato ultimamente con qualcuno?

No, io cerco di evitare il litigio sul lavoro. Faccio un passo indietro e sto al mio posto. Quando arrivo in un posto nuovo rispetto le professionalità che trovo, il mio ruolo non è quello del mozzo, ma quasi. Bisogna essere non dimostrare di essere.

Normalmente chi cresce così quando (e se) raggiunge il potere qualche sassolino dalla scarpa se lo toglie…

No, non mi interessa la vendetta. Le persone pensano che sia un atteggiamento da snob, ma per me è una necessità, sono fatta così. Se ho una persona davanti che mi sta maledicendo io cambio strada.

La Rai ha cambiato dirigenza, tu hai sentito la differenza?

Io sono in una fascia che è simile da anni, quindi da questo punto di vista no. Ma è vero che la televisione un pochino sta cambiando, abbiamo avuto anni con troppi lustrini, abiti troppo corti, succinti. C’è una televisione che cerca di orientarsi verso una sobrietà che è la parola dell’anno.

La tv però deve essere evasione…

Anch’io la penso così, però la leggerezza e l’intrattenimento non possono dare cattivi esempi. Non è un vestito corto il problema ma è una certa tipologia di linguaggio, di immagine, di bombardamento. Io ho 27 anni e voglio avere il diritto da invecchiare da donna, voglio dei modelli che mi facciano invecchiare, non voglio modelli di plastica.

Chi in tv è portatore di buoni modelli?

Una donna come Antonella Clerici, che è autoirca e non vuole apparire diversa da quello che è. Ed infatti ha un seguito pazzesco. Il nome di un uomo mi viene più difficile dirtelo. Ora lavoro con Terence Hill, ha un seguito allucinante, girare con lui significa avere sul set almeno 100 persone, curiosi che stanno dietro le macchina da presa per vederlo. Lui è un attore che rimane se stesso, ha carisma e la gente ha piacere a farlo entrare in casa sua.

E tu chi non faresti entrare in casa tua?

Ah… E’ difficile. Non è che conosco tutti i personaggi.

Stai girando con Terence Hill Un passo da cielo 2. Un’altra prova da attrice…

Faccio un personaggio da commedia, una stilista che non ha avuto fortuna a Milano e torna al paese, inziando a lavorare in una stalla. Ma è una goffa,  sempre fuori luogo, inadeguata. E’ un senso di inadeguazzetta che mi ha intenerito, tutti cerchiamo di fare il meglio ma un senso di inadeguatezza lo si prova sempre.

Tu ti senti sempre adeguata?

Dipende, cerco sempre di essere sempre essere educata.

Qual è l’ultima cosa alla quale pensi prima di spegnere la luce del comodino?

La mia famiglia lontana, che spero di sentire il giorno dopo.

E’ la prima risposta banale di questa intervista…

In realtà penso quanto sia scontato per me avere un letto. E penso a come facciano a dormire alcune persone che un letto non ce l’hanno. Io ringrazio il materasso che, come cantava Arbore, è il meglio che c’è.

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7 Commenti dei lettori »

1. Peppe93 ha scritto:

22 ottobre 2012 alle 13:15

Da questa intervista si capisce benissimo che questa ragazza di strada ne farà tantissima. Davvero dimostra una maturità incredibile. Per quanto riguarda il lavoro la trovo brava in qualsisasi cosa. Vai Miriam!!!!!



2. Ettore C. ha scritto:

22 ottobre 2012 alle 13:17

Una delle poche giovani donne dello spettacolo non solo bella ma anche dotata di cervello, classe e talento.



3. MisterGrr ha scritto:

22 ottobre 2012 alle 13:23

Ha trovato la sua strada. Altro che certe che si fingono attrici o cantanti per nulla.



4. matteo quaglia ha scritto:

22 ottobre 2012 alle 13:50

miriam e’ una bravissima ( oltre che bellissima ) persona si sa giostrare in diversi campi e si merita ampiamente tutto il successo che sta avendo



5. marcko ha scritto:

22 ottobre 2012 alle 14:43

è brava, preparata rassicurante e simpatica, e già trovarne una con tutte queste caratteristiche non è facile,
se a questo aggiungiamo ke è bellissima e ha vinto miss italia praticamente non ha concorrenza…



6. Trottola ha scritto:

23 ottobre 2012 alle 02:11

Senza parole. Come si fa a non amarla? Le auguro davvero una bellissima carriera



7. DavideFi ha scritto:

23 ottobre 2012 alle 08:50

Bravissima, soprattutto a sopportare l’antipaticissimo Tiberio Timperi, che ora, comincio seriamente ad augurarmi che sparisca da quel programma.
Io non sono la Leone, e se ci fate caso, a “Mattina in famiglia”, Timperi ha litigato con:
- Barbara D’Urso (ed. 1996-97);
- Simonetta Martone (ed. 1997-98);
- Adriana Volpe (è riuscito a litigarci dal 2002 al 2009, complimenti!);
- qualche frizzatina alla Leone la fa.
Solo con la Capua è andato d’accordo. Mi danno fastidio di lui le sue battutine antipatiche: sabato mattina scorso lo stavo seguendo e ha trattato male un ospite mentre parlavano della Costa Concordia, è come Costanzo: vuole che si risponda per forza quello che vuole lui.
Se è così infastidito dalle levatacce, se ne vada, allora. Senza rancore (almeno da parte mia).



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