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ottobre

ROSARIO CARELLO A DM: PARLO DI FEDE ANCHE AI NON CREDENTI. BENEDETTO XVI PAPA MEDIATICO, USA IL LINGUAGGIO DEL TALK SHOW

Rosario Carello

Ogni settimana lo vediamo parlare di fede rivolgendosi a tutti. Non credenti compresi. Rosario Carello è il volto più rappresentativo dell’informazione religiosa di Rai1. Dal 2008 conduce A Sua Immagine, il programma d’approfondimento culturale in onda il sabato pomeriggio alle 17.10 e la domenica mattina dalle 10.30. La sua è una vocazione e una sfida allo stesso tempo: in un contesto socio-mediatico che trascura la spiritualità, Rosario riesce a portare in tv la testimonianza cristiana e il racconto dei grandi eventi ecclesiali. Il riscontro di pubblico è positivo e crescente, ma – come il giornalista ha raccontato a DM – non si tratta di un ‘miracolo’. Il segreto, infatti, sta in buona parte nell’approccio utilizzato dal suo programma.

Abbiamo cercato un modo popolare per raccontare la fede, che nel nostro Paese è un fatto rilevante per tante persone. Il sabato pomeriggio, ad esempio, presentiamo le storie quotidiane di chi, grazie al Vangelo, ha fatto qualcosa di importante. La gente, anche se non sembra, ha dei motivi per pregare e per farsi delle domande di fede. Questi interrogativi nessun programma li pone e noi invece lo facciamo, con un successo che ci dà ragione: negli ultimi quattro anni abbiamo raddoppiato gli ascolti.

Da chi è composto il vostro pubblico?

Per la stragrande maggioranza è fatto da persone che credono, ma abbiamo anche una componente di telespettatori non credenti, che si dividono equamente in due categorie: da un lato ci sono quelli in ricerca, dall’altro c’è chi vuole conoscere il fatto religioso non ancora per fede, ma per cultura.

Oggi anche molti programmi di divulgazione parlano di spiritualità, miracoli ed esoterismo. Come giudichi il loro approccio all’argomento?

Io non critico il lavoro di nessuno, in tv c’è spazio per tutti. Da giornalista dico che, in generale, bisogna raccontare i fatti per quello che sono, non piegarli al proprio interesse. La fede è un incontro col soprannaturale, quindi se c’è un miracolo è giusto documentarlo. Ma se vengono messi in luce solo alcuni aspetti e tralasciati altri, si mortifica il protagonista del miracolo e lo si usa in modo strumentale.

Con A Sua Immagine hai racconto degli importati eventi di fede, come la beatificazione di Giovanni Paolo II. Come li hai vissuti, da giornalista e credente?

Il mio primo impegno è quello di rendere al telespettatore la grandezza di quegli eventi, mi piace pensare che egli possa viverli intensamente, come accade di solito con una partita di calcio. Se c’è la beatificazione del Papa, la gente a casa deve ’sentirla’ vicina, come se vi assistesse in Piazza San Pietro. Il mio compito è quello di far arrivare e comprendere il messaggio. Da credente, poi, mi rendo conto che sono testimone diretto di fatti straordinari e questo è un grandissimo privilegio.

Di recente il Vaticano è finito nella bufera per la fuoriuscita di documenti riservati del Papa. Nella risoluzione del caso, credi che la Santa Sede si sia comportata adeguatamente dal punto di vista comunicativo?

Penso che Padre Lombardi (portavoce vaticano, ndDM) stia facendo bene un lavoro difficilissimo. Negli ultimi anni nessuna Istituzione ha vissuto la sorte capitata al Papa, quella di un tradimento perpetrato dalle persone a lui più vicine. Quando avviene un dramma del genere c’è poco fare gli spin doctor. In questa vicenda, Bendetto XVI ci ha comunicato un grande insegnamento, non a parole ma con la sua dignità. Egli è stato ferito nell’intimo, ma ha reagito in modo signorile, chiedendo che la giustizia facesse il suo corso.

Papa Ratzinger ha una personalità più riservata rispetto al suo predecessore e potrebbe sembrare meno empatico di lui. Questo aspetto ha influito sul tuo modo di raccontare l’attuale pontificato?

Con Giovanni Paolo II bastava un’immagine per raccontare un evento. Tutti, ad esempio, ricordano quando egli si mise a roteare il bastone, come un ‘nonno’ affettuoso tra i giovani. Oggi, invece, abbiamo un Papa che parla meno con le immagini e più con i suoi scritti, con le domande e le risposte. Noi di A Sua Immagine lo sappiamo bene perché nel 2011 abbiamo ospitato un evento esclusivo, nel quale i telespettatori del mondo hanno rivolto delle domande a Benedetto XVI. Una cosa simile è accaduta lo scorso giugno all’Incontro Mondiale delle Famiglie, in diretta su Rai1, e anche in altre occasioni. Non si era mai visto un Papa così mediatico.

Dunque, quello di Ratzinger è anche un linguaggio ‘televisivo’…

Se ci pensi il talk show è fatto proprio da domande e risposte, quindi stiamo in qualche modo dentro ad un linguaggio e ad un genere televisivo.

Il compianto vaticanista Rai Giuseppe De Carli scrisse un libro nel quale intervistava venti Cardinali sul futuro della Chiesa. Non ti piacerebbe riprendere quell’idea e trasformarla in un format tv?

Sicuramente sì, ma non lo farei a Roma né in uno studio televisivo. La gente, infatti, pensa spesso che i Cardinali vivano nei salotti, quando invece, in molti casi, sono impegnati in posti difficilissimi del mondo. Quindi mi piacerebbe sentire un Cardinale cinese nella sua città, o uno africano che sta in mezzo ai malati di Aids, ma anche un italiano… Questo genere di interviste, se tolto dalla finzione televisiva e calato nella realtà vissuta quotidianamente, potrebbe essere una bella idea.

Nel futuro continuerai a raccontare la fede in tv? Che progetti hai?

Io sono un giornalista e il racconto degli eventi è la cosa più mi interessa. Credo che oggi ci siano anche dei nuovi modi per farlo, e la nostra generazioni di cronisti dovrà avere il coraggio di sperimentarli.



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26 Commenti dei lettori »

1. Giuseppe ha scritto:

7 ottobre 2012 alle 17:56

Ho seguito spesso le sue trasmissioni, specie nella parte finale in attesa dei programmi successivi. Non so perchè, ma ho sempre avuto l’impressione che farà carriera.



2. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:

7 ottobre 2012 alle 18:48

Dio quante parole vuote



3. tania ha scritto:

7 ottobre 2012 alle 18:54

Quante minchiate!



4. Luna ha scritto:

7 ottobre 2012 alle 19:01

Meno male che io non lo guardo mai…non vorrei sciroccarmi come Brosio, la Koll, Selene…pussa via…
Chissà se vorrà fare carriera come la collega Bianchetti, insieme presenteranno la cronaca nera su Rai Due. Dal Vaticano alla cronaca nera, la giusta evoluzione. :D



5. dert86 ha scritto:

7 ottobre 2012 alle 19:14

cioè ma parla sul seriooo??
No ditemi che non è vero,il papa parla come se fosse in un talk show? ma quello del medioevo forse intende?



6. Marco Leardi ha scritto:

7 ottobre 2012 alle 20:00

@White. Le parole vuote sono quelle che si ascoltano in tv da pseudo intellettuali e predicatori di sorta. Carello ottimo giornalista, riesce a parlare di fede senza fare la lezioncina di catechismo.
Leggo commenti con pregiudizi: ecco il vero medioevo.



7. david ha scritto:

7 ottobre 2012 alle 20:29

beh, alla fine dipende dai punti di vista. per alcuni è da medioevo l’argomento fede, per altri è da medioevo il comportamento di chi ritiene vuote le parole di Carello. in fin dei conti si può credere in ogni sorta di cosa, e visto che c’è gente in giro che supporta beppe grillo, non vedo cosa faccia di male questo giornalista e chi rappresenta



8. dert86 ha scritto:

7 ottobre 2012 alle 20:30

@marco Leardi ti pare che una tv pubblica debba ancora affidare dei programmi alla religione(qualunque essa sia)???
SIAMO NATI LAICI,CRESCIAMO LAICI E MORIREMO LAICI!!



9. Davide Maggio ha scritto:

7 ottobre 2012 alle 20:33

dert86: oppure si potrebbe dar spazio a più religioni con le dovute proporzioni.



10. Mattia Buonocore ha scritto:

7 ottobre 2012 alle 20:38

@dert86 il primo motivo meramente commerciale è che fa ascolti, ma cmq la tv parla di gossip, moda, cronaca e non può parlare di religione?



11. tania ha scritto:

7 ottobre 2012 alle 20:46

DM : ben detto!Da valdese devo aspettare Protestantesimo in orari allucinanti



12. Davide Maggio ha scritto:

7 ottobre 2012 alle 20:50

tania: e comunque secondo il tuo modo di fare, anche i cattolici possono parlare di minchiate quando si tratta della religione valdese?



13. tania ha scritto:

7 ottobre 2012 alle 21:55

Io penso che tutti possono parlare di minchiate,ma sentirle solo da una parte religiosa a me disturba parecchio



14. tania ha scritto:

7 ottobre 2012 alle 21:56

E comunque essere valdesi e’ una confessione,la religione e’ quella cristiana



15. Marco Leardi ha scritto:

7 ottobre 2012 alle 22:24

@tania. Probabilmente sbagli a considerare delle minchiate quelle che sono convinzioni culturali (e di fede) del tutto legittime.



16. tania ha scritto:

7 ottobre 2012 alle 22:42

caro Marco le minchiate a cui mi riferivo erano le opinioni di Rosario Carello e non parlavo della fede cattolica.



17. Marco Leardi ha scritto:

7 ottobre 2012 alle 23:51

cara tania. Certo, sono opinioni e come tali si posso condividere o meno, ma in questo caso sarebbe bene argomentare il proprio dissenso.
Io, ti dico, ho trovato molto interessante dialogare con un professionista che al giorno d’oggi parla di fede in tv (in questo senso è quasi una mosca bianca, eppure è molto seguito).



18. tania ha scritto:

8 ottobre 2012 alle 00:12

Caro Marco hai risposto tu per me,non condivido le sue opinioni poi non metto in dubbio che sia stata per te una conversazione piacevole.



19. tania ha scritto:

8 ottobre 2012 alle 00:30

Diciamo che a me non piacciono quelle interviste edulcorate senza giudicare appieno delle situazioni.Sul caso del corvo?si e’ giusto che sia stato condannato ma io mi sarei soffermata anche sul commentare cio’ che e’ venuto fuori dalle carte.Tutto cio’ che riguarda la banca vaticana,i dissapori nemmeno tanto velati che si celano sotto il cupolone e altro ancora.Mi spiace ma le sue risposte non mi convincono.



20. dert86 ha scritto:

8 ottobre 2012 alle 05:59

sarebbe fantastico avere una tv laica che non parli di religioni,è il sogno dell’umanità!



21. Marco Leardi ha scritto:

8 ottobre 2012 alle 08:43

@tania. Interviste edulcorate?!?
D’accordo sul Corvo: non guardiamo al dito ma alla luna. E’ pur vero che i giochi di potere esistono ovunque, Vaticano compreso, dunque certe rivelazioni non mi scandalizzano.
Carello descrive la situazione mettendone in evidenza il lato umano, cioè quello del dolore arrecato al Papa. Del resto, Benedetto XVI ha vissuto con grande dignità questa vicenda, e veramente ha dato lezione ai credenti e alla Storia. Forse in molti dimenticano che il primo a condannare le debolezze umane della Chiesa fu proprio lui! Monumentale, al riguardo, resta la sua riflessione alla Via Crucis del 2005 (ma solo per citarne una).

@dert86. Visto l’andazzo non escluso che si avveri il tuo sogno. Io resto convinto che l’uomo senza spiritualità sia un animale, e della peggior specie.



22. Michele ha scritto:

8 ottobre 2012 alle 09:49

Una trasmissione del genere in una tv pubblica di uno stato LAICO non dovrebbe neanche andare in onda (oppure dovrebbe andare in onda a notte fonda come protestantesimo) ma si sa la Chiesa Cattolica SPA è da sempre l’azionista di maggioranza della Rai è dunque questo è lo scotto da pagare insieme alla presenza di Suor Lorena la più amata dai vaticani (e la più odiata dagli italiani) PER FORTUNA IN RAI CI SONO ANCHE PERSONE LIBERE COME LA LITTIZZETTO CHE INVECE DEL VATICANO HANNO SEMPRE DENUNCIATO VERGOGNE E SOPRUSI (COME LE TORTURE RISERVATE IN CARCERE A PAOLO GABRIELE COSTRETTO A STARE CON LA LUCE ACCESA TUTTO IL GIORNO) FUORI LA PIU’ GRANDE SPA DEL MONDO (LA CHIESA CATTOLICA DI NOSFERATU XVI) DALLA RAI!!!!!!!!!!!!!!!



23. Nina ha scritto:

8 ottobre 2012 alle 10:28

Ma capisce qualcosa questo qui? L’attuale papa è il contrario di ciò che si può definire mediatico.



24. tania ha scritto:

8 ottobre 2012 alle 11:13

Infatti poteva mettere in evidenza anche l’altro lato,non ci sarebbe stato nulla di male.Da un giornalista come lui mi aspetto una completezza di opinioni.Le rivelazioni sul vaticano non scandalizzano neanche me ma questo non cambia la mia opinione su un intervista ripeto edulcorata che non mette in risalto il lato negativo del cuore del cattolicesimo e te lo dice chi critica costantemente i lati negativi del protestantesimo che e’ la mia confessione.



25. dert86 ha scritto:

8 ottobre 2012 alle 13:22

@marco Leardi ma che stai dicendo,scusami?
Da sempre le diverse religioni hanno diviso uomini,culture,ammazzato milioni di persone solo per differenze di credo.
Ma scherziamo?
EVVIVA LA LIBERTA’,L’UMANITA’,L’UGUALIANZA,LA LAICITA’.
Basta al “fasullismo” cattolico e tanto altro..



26. Marco Leardi ha scritto:

8 ottobre 2012 alle 16:39

@dert86. Quelle di cui parli sono degenerazioni della religione. La storia del Cristianesimo ha in sé esempi di uomini liberi e santi, e il mondo sarebbe molto pericoloso senza le verità morali della fede. Secondo il tuo ragionamento oggi dovremmo vivere in felicità, pace e ricchezza, visto che molti si sono convinti di poter fare a meno di Dio. In verità i nuovi dei adorati dalle masse sono il relativismo, il nichilismo, l’egoismo che porta a considerare tutto lecito, che pone l’ultimo orizzonte in se stessi: bel progresso.



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