Si sa: se assistiamo ad un temporaneo e terribile blocco di idee, è sempre bene scavare fra i meandri di un passato neanche troppo lontano per riproporre i programmi vincenti che sono riusciti a guadagnarsi a lungo l’attenzione e la stima del pubblico. E così, la Tv di Stato è pronta a coccolarci con delle vecchie conoscenze, aspettandosi un’accoglienza calorosa e sentita come quella che separa due vecchi amici dopo anni di silenzi e incomprensioni. Ecco tornare Per Tutta la Vita, lo storico e melenso programma condotto da Fabrizio Frizzi insieme a Natasha Stefanenko, riesumata da un cassetto dimenticato e in disuso da ormai troppo tempo. I tempi sono cambiati: dieci anni fa non c’erano gli agguerriti network di oggi, non c’era la crisi e, soprattutto, il matrimonio era un’istituzione così avulsa come oggi.
Riuscirà lo show a ritrovare la formula vincente malgrado le avversità che il mondo odierno può riservare? Intanto, uno dei cavalli da corsa più temibili e forti della Tv generalista, Ti Lascio una canzone, è ufficiale che riposerà nella stalla per un’intera stagione, facendo compagnia ad altre vecchie glorie come Ballando con le Stelle e I Migliori Anni stremate e spremute fino all’ultima goccia. A colmare il vuoto improvviso, ci potrebbe pensare un altro trionfale ritorno, salutato già come evento del sabato sera ormai intrappolato nello stomachevole labirinto del talent show. Parliamo di Raffaella Carrà e della sua nuova creatura pronta a vedere la luce – forse – nel prossimo gennaio e dal probabile titolo “Auditorium”, come annunciato da Giancarlo Leone, direttore di Rai Intrattenimento.
Ancora non basta. Altre stelle brillanti al tempo della lira e del rassicurante sorriso di Mike Bongiorno sono pronte a tornare alla ribalta. E che dire del misterioso progetto reloaded che Leone sta preparando per la prima serata di Raidue? E’ certo che si tratti di una vecchia conoscenza, di un marchio storico della seconda rete Rai: che sia per caso Furore, la trasmissione canterina e briosa condotta da Alessandro Greco? Oppure della nuova edizione di Odeon.Tutto fa spettacolo già visto nel 2004? O una riproposizione dello storico Portobello il cui ritorno si vocifera ormai da tempo?
Non ci è dato di sapere. Il riesumato progetto pronto ad occupare le nuove serate di Rai Due è ancora in cantiere.
Fra le vecchie conoscenze, una ritrosia nello sperimentare strade nuove e impervie, arriva finalmente una novità già annunciata per la prossima garanzia. Parliamo di The Voice, il temibile concorrente di X Factor e campione d’ascolti in Usa il cui meccanismo prevede che le prime 6 o 7 puntate siano registrate, con buona pace del pubblico che non potrà interagire interattivamente e in presa diretta con i propri beniamini. La via fin troppo prudente e metodica imboccata da Mamma Rai è stantia e monotona. D’accordo che il passato riserva alcuni punti di forza che il panorama televisivo di oggi ignora, ma è davvero necessario un passo indietro così netto e radicale? Perché non sfruttare quelle stesse idee inquadrandole in progetti nuovi e originali, evitando di scimmiottare il già visto e il retrò?
1. pig ha scritto:
19 settembre 2012 alle 22:58