Brutte notizie per il ‘benef-attore’ Edoardo Costa. Il giudice della terza sezione penale di Milano, Marina Zelante, lo ha infatti condannato a 3 anni di reclusione, disponendo anche un risarcimento di settemila euro per le tre parti civili che si erano costituite. Secondo il Tribunale, l’ex modello e protagonista di alcune popolari fiction si sarebbe appropriato indebitamente di circa 310mila euro dei 650mila donati a una Onlus da lui stesso presieduta per aiutare i bambini dei Paesi poveri. La sentenza è stata emessa con rito abbreviato.
Le indagini svolte dalla magistratura avevano preso il via da alcuni servizi televisivi trasmessi da Striscia la Notizia e da Italian Job, nei quali si cercava di capire se tutte le somme raccolte per beneficenza fossero effettivamente arrivate alle persone bisognose. All’emergere di alcune contraddizioni, i giudici avevano deciso di vederci chiaro, raccogliendo maggiori informazioni sull’operato della Onlus Ciack (Construction Intelligent Association Kids), fondata nel 2002 da Costa e accusata di essersi appropriata indebitamente di una parte delle donazioni ricevute.
Per Costa, il Pubblico Ministero Bruna Albertini aveva chiesto 4 anni di carcere e 1800 euro di multa. Oggi il giudice ha deciso per la condanna a 3 anni, letta la quale i legali dell’ex protagonista di Vivere e Un posto al sole hanno annunciato che faranno ricorso in Appello. La condanna, dunque, non è definitiva.
La vicenda non si chiude perciò con la sentenza emessa oggi ma prosegue in tribunale in attesa del secondo grado di giudizio. Il caso Costa fa discutere non soltanto per la celebrità dell’imputato ma anche per il fatto che, come in altre particolari circostanze, la Giustizia abbia agito a seguito di alcune denunce partite dalla tv.
1. MisterGrr ha scritto:
12 luglio 2012 alle 17:30