Ha lasciato La7 nel periodo in cui la rete, non ancora sotto l’effetto Mentana, cominciava a muovere i primi passi, a fare sul serio. Piero Chiambretti diede un volto alla seconda serata del settimo canale generalista con Markette, programma che l’ha (ri)lanciato nella tv che conta. Un matrimonio, quello con la rete del terzo polo, terminato in maniera tutt’altro che consensuale:
“Mi hanno cacciato, ancora non ho capito perchè – dichiara all’Ansa durante la presentazione a Torino del suo locale Sfashion Cafè – L’ad Stella mi disse che il mio programma era troppo caro, che era per fighetti, un programma insostenibile. Io dissi umilmente ‘ok’. Ma poi di tutti quelli che costavano molto, sono andato via solo io, non Lerner nè Crozza o Bignardi. Tutti tranne me furono pagati e difesi“.
Da lì il passaggio a Italia 1 alla guida di Chiambretti Night – Solo per numeri uno, il cui successo gli consentì nella stagione 2010/2011 lo sbarco sull’ammiraglia. A Canale 5, però, la ciambella non riuscì col buco (il programma registrò numeri talvolta inferiori all’edizione in onda su Italia 1), ma l’esperienza a Mediaset la considera comunque positiva, salvo ammettere un certo debole per mamma Rai:
“Sono arrivato in un periodo di transizione e ho potuto fare quello che mi piaceva. E’ stato un momento felice sul piano creativo, e senza nessuna censura [...] E’ il mio primo amore (la Rai, ndDM). Non è affatto escluso che ci torni. Ho difficoltà a trovare un progetto. Ho lavorato con tutti e tutti vorrebbero una tv vincente, ma non sempre ci si riesce, perchè non hanno i mezzi e gli elementi che concorrono al successo di un prodotto. Quindi rimanere alla finestra mi sembra una grandissima idea”.
Intanto, annuncia che dall’8 giugno all’1 luglio sarà in onda su Radio 2 con Chiambrettopoli, dedicato agli Europei di calcio. Un’avventura, quella in radio, che potrebbe bissare qualora il piccolo schermo decidesse di voltargli le spalle:
“Se non dovesse esserci la tv, si potrebbe fare un’altra scommessa: un programma sempre su Radio 2, alle 13.45 tutti i giorni per un’ora e mezza”.
1. Giusy ha scritto:
25 maggio 2012 alle 20:16