25
maggio

CARLA GOZZI A DM: “RESTO FEDELE A REAL TIME. I NOSTRI POLITICI RAPPRESENTANO MALE L’ITALIA A LIVELLO DI STILE”

Carla Gozzi

Se incontrandovi per strada vi dovesse salutare incrociando gli indici cominciate a darvi un’occhiata. Probabilmente i vostri pantaloni a pinocchietto e la camicia hawaiana con cui li avete abbinati hanno provocato una crisi di panico a Carla Gozzi, costretta a bocciarvi con il suo noto gesto di disapprovazione. Ora la più nota style coaching d’Italia è di nuovo sugli schermi di Real Time, ogni mercoledì alle 21.10, con la sesta stagione di Ma Come Ti Vesti?, show diventato ormai un cult in cui è affiancata dal fido Enzo Miccio.

Più passano gli anni e più i casi di look improbabili di Ma Come Ti Vesti? diventano estremi. Qual è stata la difficoltà maggiore di questa edizione?

Quest’anno Enzo ed io ci siamo dovuti confrontare con persone, soprattutto donne, che avevano già un proprio, discutibilissimo, stile. In passato abbiamo lavorato su signore un po’ remissive, che avrebbero dovuto curarsi solo un po’ di più. In questa edizione invece abbiamo provato a rimettere sul binario del buongusto gente che per anni ha commesso tanti errori in fatto di stile.

Per spingere una persona ad un cambiamento, dopo tanti anni, bisogna essere anche un po’ psicologi?

Certo, lo stile parla di noi, descrive come siamo fatti, chi frequentiamo, il mondo che ci piace. Per far si che le nostre trasformazioni di look abbiano successo dobbiamo capire chi abbiamo di fronte, dobbiamo trovare persone che siano convinte del loro cambiamento e che possano  mantenere il loro nuovo stile nel tempo.

Avete avuto notizie di partecipanti di Ma Come Ti Vesti? che dopo i vostri consigli sono ricaduti nel baratro del cattivo gusto?

Per ora no. Noi rimaniamo spesso in contatto con i “nostri ospiti” che continuano a chiederci consigli, anche a distanza di anni. Ci mandano lettere soprattutto quando devono partecipare ad alcuni eventi ed hanno il timore di “ricadere” sugli errori del passato.

Invece vi è mai capitato che una puntata andasse “a buca” per un “caso” troppo disperato? Avete mai gettato la spugna?

 

Gettare la spugna? Mai! Devono passare sul mio cadavere prima di convincermi che non sia possibile migliorare il proprio look. Certo, abbiamo avuto “casi” ostici, di persone abbastanza reticenti, ma alla fine tutti si sono sbloccati. L’importante è convincere le persone a mettersi in gioco, a lasciarsi andare perché in fondo è una bellissima esperienza. A chi capita tutti i giorni di avere a propria disposizione degli stylist e un team eccezionale che curi il proprio look?

Parliamo di moda in generale. E’ la prima estate col Governo tecnico e con la crisi. Cosa consigli di indossare per contrastare il rigore e l’austerità di questo periodo?

Purtroppo nei momenti di difficoltà economica tendiamo ad utilizzare colori scuri e poco vivaci. Per quest’estate però, per reazione, sono in arrivo tanti bei colori, per sfidare la crisi. La storia in questi casi è ciclica, come accade nell’immediato dopoguerra, quando ci fu una vera e propria esplosione di stili e colori, anche oggi assistiamo ad una vivacità nella moda, il colore sarà  l’antidoto per uccidere questo momento difficile e ridarci il sorriso.

Un colore che ti senti di consigliare?

Ormai siamo in primavera inoltrata, finora ho consigliato il mauve, il color malva, fra il lilla e il lavanda, e il tiffany, cioè l’acqua marina. Per l’estate invece consiglio di giocare con colori forti, il rosso lacca, che è tornato di gran moda, e poi il giallo limone, il turchese e il bouganville, un fucsia davvero molto ricercato. C’è solo l’imbarazzo della scelta!

Perché in una stagione diverse case di moda decidono di puntare più su alcuni toni che su altri?

Devi sapere che dietro c’è un meccanismo tanto affascinante quanto complesso. Esistono dei veri e propri istituti di ricerca che monitorano le persone e i loro abiti in luoghi affollati, come aeroporti e metropolitane, il cosiddetto street-style. Le ricerche si effettuano in genere in paesi dove le economie reggono ancora bene. In questo periodo ad esempio si monitorano la Cina e altri paesi asiatici e pare che la tendenza colore sia orientata verso il rosa, soprattutto nelle varianti del fucsia.

Parlavamo di Governo tecnico. Oggi abbiamo tre Ministri donna molto autorevoli, Fornero, Severino e Cancellieri. Come giudichi i loro look? Troppo austeri?

E’ un grande rammarico vedere membri del Governo, sia di questo che di quelli del passato,  che rappresentano male l’Italia a livello di stile. Il nostro è il paese della moda, il made in Italy viene esaltato in tutto il mondo e i nostri politici spesso non sono all’altezza. Rispetto alle donne citate credo che un Ministro possa essere stiloso senza però compromettere la propria credibilità. C’è un dress-code per tutte le occasioni, ci sono modi di portare la giacca a seconda dei casi, ci sono colori che possono valorizzare più di altri. Almeno dovrebbero conoscere l’abc dello stile!

Andiamo all’estero. Che ne pensi del look di Angela Merkel, una delle donne più potenti d’Europa, e come immagini il futuro dell’ex Prèmiere Dame Carla Bruni?

La Merkel è totalmente concentrata sui suoi problemi e su quelli dell’Europa ed è ben evidente che del look non gliene possa “fregar di meno”. Immagino che in questi anni abbia soppresso qualsiasi figura di stylist che le sia gravitata intorno. La sua fisicità poi non l’aiuta moltissimo, ci sarebbero dei piccoli segreti per valorizzarla, ma evidentemente non ne ha gran voglia. Per Carlà invece siamo tutti preoccupati perché temiamo che si rimetta a suonare! Sicuramente dovrà reinventarsi, prima era la Prèmiere Dame, era un po’ dietro le quinte, ara di appoggio al “Grande Lui”. Ora che Sarkozy ricomincerà a fare il libero professionista sarà lei a dover trovare il modo per tornare alla ribalta.

Invece secondo te, chi rappresenta un faro dello stile? Un’icona che oggi non sbaglia un look?

Sicuramente Rania Di Giordania, sempre perfetta in tutte le occasioni con capi che la valorizzano. Poi abbiamo la nuova Pirncipessa, Kate Middleton, anche lei sempre impeccabile. Purtroppo però sono solo due casi. In questi ambiti importanti i casi felici si contano sulle dita di una mano.  

Hai creato una tua scuola di stile. Ci spieghi cos’è la Carla’s Academy?

Tutto è nato quando il mio blog è stato letteralmente preso d’assalto da alcune fan  scatenate che volevano sempre dei consigli di stile. Vista la mole di richieste mi son detta, facciamo un’operazione saggia, cominciamo a distribuire buongusto, dress code e regole di stile in tutta Italia. Così è nata la Carla’s Academy, un’accademia itinerante con varie sezioni all’interno. Ce n’è una molto carina, la Carla’s Kids Time, dedicata alle ragazzine fra gli 8 e i 12 anni, per evitare che in futuro commettano dei “crimini di stile”.

Voi personaggi di Real Time siete contesissimi. E se arrivasse una proposta da un’altra rete lasceresti il canale?

Io sto bene dove sto. Parliamoci chiaro, non c’è un’altra tv che mi dia modo di fare il mio mestiere e di farlo in modo naturale. Io non sono un personaggio televisivo, non sono una show woman, una conduttrice tradizionale. Non esiste un’altra rete che possa darmi una possibilità simile e per questo resto fedele a Real Time.

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9 Commenti dei lettori »

1. amazing1972 ha scritto:

25 maggio 2012 alle 13:10

incredibile cosa sia riuscita a fare real time,dall’alto del suo 1% di share. ha creato tendenza e lanciato personaggi,cosa che non riesce alle generaliste. qualcuno,a rai e mediaset, dovrebbe chiedersi come mai



2. comare ha scritto:

25 maggio 2012 alle 13:27

@amazing1972 verissimo quello che dici…
Real Time pesca personaggi validi, carismatici e talentuosi. Li scopre, li lancia e li valorizza. Semplicemente piacciono e piace quello che propongono, si vede che alla base c’è un lavoro intelligente e all’avanguardia. Le tv generaliste vanno avanti da anni con gli stessi personaggi spinti dagli agenti potenti o dai protettori politici…per non parlare della maggior parte dei dirigenti, sistemati sule poltrone a seconda del partito. E siccome la gente non è scema e si sta svegliando FINALMENTE, sta cominciando ad apprezzare le differenze… la televisione è televisione e basta e dovrebbe essere fatta da chi la sa fare.
W Real Time. :D



3. comare ha scritto:

25 maggio 2012 alle 13:28

Comunque volevo dire a Carlà che è davvero adorabile, anche se io mi vesto malissimo e soprattutto non ho soldi da spendere per il look… :)



4. MisterGrr ha scritto:

25 maggio 2012 alle 14:16

Io adoro il fatto che questa donna dà la sensazione di essere completamente fuori dal mondo, Carla Gozzi sposami <3



5. Nina ha scritto:

25 maggio 2012 alle 15:16

Carla è fantastica. Riesce ad essere simpatica anche quando usa quei ridicoli termini, dress code e via dicendo. Mi piacerebbe chiederle cosa ne pensa delle signorine famose che vanno a fare shopping in shorts con il pullover legato in vita.



6. cla ha scritto:

25 maggio 2012 alle 16:53

a me non sta per niene simpatica poi ha quei capelli osceni!



7. Nina ha scritto:

25 maggio 2012 alle 17:35

Guarda che ha 55 anni e li porta benissimo quei capelli!



8. La Zanzara ha scritto:

25 maggio 2012 alle 18:58

Intervista molto profonda e illuminante. Francamente ero scettica in merito a questi programmi ma devo dire che aiutano molto a vivere in questa società. Alle volte uno si ferma alla profondità delle cose e ignora che la superficie ti permette di entrare in sinergia con il tuo tempo e di costruire legami di varia natura. L’immagine è un biglietto da visita e ti racconta più di cento parole. La prima impressione è decisiva e ti consente di farti largo nel mondo del lavoro o nelle relazioni interpersonali. Sono seria! Complimenti agli autorie a chi lo conduce.A suo modo è un programma di servizio! Io continuo a seguire il mio gusto ma comprendo chi prende spunto da questo programma. L’unico rischio è di apparire goffi perchè la classe non si tramanda per via orale.



9. cla ha scritto:

25 maggio 2012 alle 19:51

Nina per te..a me non piace!



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