3
maggio

LUCA CAPUANO A DM: “HO SEMPRE CREDUTO NEL SUCCESSO DE LE TRE ROSE DI EVA MA TEMEVO ERRORI DI COLLOCAZIONE”

Luca Capuano

Le telespettatrici di Canale 5 hanno imparato a conoscerlo nel ruolo di Adriano Riva, eroe romantico di Centovetrine dal passato oscuro. Ma ora Luca Capuano ha voltato pagina: archiviato il capitolo soap, è giunto il momento di intraprendere nuove sfide professionali, a cominciare da Le Tre Rose di Eva, fortunata fiction Mediaset nella quale l’attore dà il volto ad Edoardo Monforte. Un personaggio controverso, quest’ultimo, con il quale Luca, napoletano dal “sangue caliente”, ammette di avere più di un punto in comune.

Soddisfatto del riscontro de Le Tre Rose di Eva?

Molto, d’altronde ho sempre creduto in questo progetto. Devo ammettere, però, che temevo la programmazione perché è facile incappare in errori con tutta l’offerta che c’è oggi in tv. Questa è una storia particolare e rischiava di non farsi apprezzare da subito.

Come ti sei trovato ad interpretare un cattivo?

Edoardo, il mio personaggio, non è il classico cattivo che rientra in determinati stereotipi. E’ il sangue caldo della famiglia, l’impulsivo, più che cattivo direi menefreghista. Lo definisco esplosivo perché sorprenderà di continuo. Man mano si scoprirà, poi, che dietro questi suoi comportamenti ci sono delle motivazioni tali da giustificarlo.

Quanto ti senti vicino a lui e quanto distante?

In questo suo “dualismo” mi sento vicino. Nonostante io sia una persona razionale, ho dei momenti di impulsività: le mie origini napoletane fanno sì che sia un “sangue caldo” anch’io. Nella fiction, per ovvie ragioni, si aggiungono delle reazioni estreme che io non ho. Edoardo avrà altresì un momento di redenzione grazie all’amore, ma durerà poco.  Consiglio ai telespettatori di tenerlo d’occhio perché cambierà il destino degli eventi della serie.

Il debutto a Le Tre Rose di Eva ha coinciso con l’addio a Centovetrine. Come mai hai deciso di abbandonare la soap?

Dovevo restare tre anni, la buona risposta del pubblico nei confronti del personaggio ha fatto sì che io rimanessi un altro anno prima di lasciare definitivamente. Ogni cosa ha un suo percorso e il mio a Centovetrine era giunto al termine. Adriano aveva fatto veramente tutto. Cosa volevi fargli fare di più?

Sulla tua decisione ha inciso la possibile chiusura della soap?

No, anche perchè ho girato le ultime scene a luglio dell’anno scorso, prima che circolassero le voci sulla chiusura.

Non temevi di incontrare difficoltà nel trovare nuovi ruoli?

Io sono fatalista e, dunque, non avevo nessuna paura. Ho valutato bene i pro e i contro e alla fine mi sono detto: “Questo è il peggio che deve accadere? Bene! Sono pronto ad affrontarlo”.  Inoltre, penso che se deve finire la mia carriera d’attore è meglio che succeda adesso e non tra qualche anno. Però la fortuna mi ha assistito: subito dopo aver lasciato la soap, ho iniziato Le Tre Rose di Eva. Per questo devo dire grazie alla casa di produzione, Mediavivere, e a Mediaset che mi ha dato fiducia malgrado spesso ci sia una diversa considerazione per chi proviene da una soap, come se appartenessimo ad un’altra categoria di attori.  E invece proprio grazie alla palestra fatta con Centovetrine ho potuto affrontare al meglio questa nuova avventura.

Cosa ha significato per te raggiungere la notorietà a “tarda età”?

Mi sono sempre reputato abbastanza fortunato. Non sono un fenomeno come quei personaggi che dall’oggi al domani sono proiettati sulla cresta dell’onda; personaggi che, secondo me, lasciano il tempo che trovano. Credo che senza una gavetta alle spalle difficilmente si riesca a sostenere il successo. Inoltre, se guardiamo a Luca Zingaretti, che ha raggiunto la notorietà superati i quarant’anni, credo – a trentacinque anni – di potermi ritenere ancora giovane per costruire una carriera duratura.

Non si prova frustrazione nel vedersi sorpassato da questi cosiddetti “fenomeni”?

Assolutamente si. Ma allo stesso tempo ho sempre pregato affinché facessi un percorso di crescita che non portasse a quei successi improvvisi. Sono soddisfatto di aver intrapreso un percorso giusto passo dopo passo senza provare quell’angoscia data dal non ottenere risultati nell’immediato. La mia determinazione mi diceva che avrei raggiunto i traguardi che desideravo, e che ancora desidero, perché sapevo di aver imboccato la direzione giusta.

Cosa desideri?

Vorrei potermi affermare veramente, al di là della popolarità che ti può dare una lunga serie. Mi piacerebbe avere la possibilità di sperimentare tanti ruoli e tanti generi. E’ un obiettivo che, in fin dei conti, non raggiungerò mai perché in questo mestiere il vero obiettivo è avere nuovi obiettivi.

C’è qualcosa di cui ti sei pentito?

No, altrimenti non mi troverai dove sono adesso. Ogni cosa mi ha fatto fare un passo in avanti e mi è servita.

Quando hai sentito che eri arrivato ad un punto di svolta?

Quando c’è stata la risposta del pubblico di Centovetrine che ha fatto sì che un personaggio partito in sordina diventasse molto popolare.

Vorresti smarcarti dal ruolo di sex symbol?

Credo che col tempo sia inevitabile che ciò avvenga. Quando mi dicono “Ma ti dobbiamo vedere sempre in mutande o dentro un letto?”, col sorriso sulle labbra rispondo “Amici miei purtroppo se non mi faccio crescere la pancia sarà inevitabile che sfruttino un aspetto presentabile e mi facciano recitare in scene particolari”. Nel caso de Le Tre Rose di Eva, però, devo dire che questo personaggio è talmente sfaccettato che si va oltre l’aspetto fisico.

Hai dichiarato che a breve ti sposerai con Carlotta (Lo Greco, ndr)

Il matrimonio ci sarà, ma non è una cosa prevista nell’immediato.

Oltre al figlio che già avete,  so che ti piacerebbe adottare un bambino.

Sì, ci sono tanti bambini che avrebbero bisogno di essere assistiti e, se si ha la possibilità e la fortuna di formare una famiglia numerosa, si dovrebbe adottare. Oggi ci si blocca di fronte al fatto che un figlio adottato non sia sangue del proprio sangue ma non è quello che cambia le cose. Allo stesso tempo non concepisco l’accanimento di chi vuole a tutti i costi dei figli; per loro, magari il Signore ha deciso che devono adottare.



Articoli che potrebbero interessarti


Un'Insolita Vendemmia - Roberto Alpi nudo
DANIELE CARNACINA (PRODUTTORE CREATIVO DI CENTOVETRINE) A DM: ABBIAMO ECCEDUTO CON LE SCENE SEXY. PORTO AL CINEMA GLI ATTORI DELLA SOAP


Daniela Fazzolari, intervista
DANIELA FAZZOLARI A DM: AVEVO LASCIATO CENTOVETRINE PER CONCENTRARMI SU ME STESSA


Jgor Barbazza, intervista
JGOR BARBAZZA A DM: CENTOVETRINE TORNA IN PRIMA SERATA, SPERIAMO DI RISUPERARE GLI OBIETTIVI


marianna de micheli, intervista
MARIANNA DE MICHELI A DM: LA NOTORIETA’ TOUT COURT NON MI INTERESSA. VIVO CON SERENITA’ LA SITUAZIONE DI CENTOVETRINE

2 Commenti dei lettori »

1. Gey ha scritto:

10 maggio 2012 alle 23:50

Capuano interpreta un altro personaggio camaleontico.
Edoardo sembra il vero protagonista di “Le tre rose di Eva”.



2. sara ha scritto:

15 maggio 2012 alle 11:14

veramente bravo, oltre che bello!



RSS feed per i commenti di questo post

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.