Beh, già che c’erano, Luca e Paolo potevano parlare di Sanremino anche la nuova edizione di Scherzi a Parte. Avevano anche Gianni Morandi a calcare il palco dello studio 20 di Cologno Monzese. Meglio di così!
L’idea di una sana iniezione di varietà per lo storico formato di Fatma Ruffini era interessante. Ma se è vero che il varietà sembra essere l’unico antidoto per l’infertile tubo catodico nostrano, è altrettanto vero che una ‘assunzione non controllata’ fa si che si possa correre il rischio di un effetto boomerang; soprattutto se, come nel caso specifico, il varietà non è servito, come avrebbe dovuto, a far cambiar d’abito a Scherzi a Parte, ma ne ha cambiato proprio la sostanza, mantenendo però inalterato il titolo dello show.
Che senso ha, infatti, chiamare uno show ‘Scherzi a parte’ quando lo scherzo sembra diventato elemento di contorno ad una sorta di two men show di Luca e Paolo, probabilmente desiderosi – legittimamente – di dare una svolta al loro percorso artistico?
A questo punto poteva optarsi per una variazione sul tema. Anzi, sul titolo: da Scherzi a parte a Scherzi da parte.
1. Gabriele90 ha scritto:
2 aprile 2012 alle 23:21